Questo capitolo contiene violenza e sangue. Si prega di leggere a propria discrezione!
_____Aurora spalancò gli occhi, il lato della testa premette contro le ampie spalle di una figura. La sua vista era offuscata, il collo e il busto racchiusi in una pura agonia. Una coperta era stata avvolta strettamente intorno a lei, mentre era stretta al petto della figura. Gemette, tentando di muovere il capo, ma una mano solida le tenne ferma la testa, attenta a non rivelarsi. Il suo corpo era dolorante e la testa sembrava sul punto di bruciare, ma il battito del cuore costante della figura leniva la sua testa palpitante. Scivolò di nuovo nell'incoscienza lasciando che la cadenza rilassante del passo della figura la cullasse nel sonno.
"E se torna, vieni a trovarmi."
Aurora gemette, costringendo i suoi occhi ad aprirsi di nuovo. Le parole di Harry sussurrano dolcemente nei suoi muscoli doloranti, stuzzicandola con una forza invisibile che quasi la sollevò in piedi, ma la pesantezza nella sua gola la costrinse a tornare alla realtà. Si sentiva la gola come se avesse ingoiato carta vetrata, cruda e secca. Le sue mani si alzarono per accarezzarle delicatamente il collo fasciato, il freddo del colletto che affondava nella pelle sensibile. Fece una smorfia per il dolore ai polsi, alzando le mani per vedere i lividi scuri delle catene e delle corde impresse sulla sua pelle. Piccole chiazze di puntini rossi si allineavano frastagliati lungo il suo avambraccio, svanendo vicino al gomito. Un leggero bussare alla porta la svegliò, alzandosi lentamente a sedere proprio mentre la porta si apriva.
Nel suo stordimento, quasi si aspettava che fosse Hermione. Era sempre lì per curare le sue ferite e confortarla nel momento del bisogno. Il suo stomaco si abbassò quando Neville entrò, i dolci occhi marroni saettarono per la stanza prima di atterrare su di lei. Mormorò un saluto, chiudendosi silenziosamente dietro la porta buia e camminando verso di lei. Aveva in mano un vassoio di fiale, bende e cibo. I suoi occhi percorsero nervosamente i suoi lividi mentre posava il vassoio sul comodino più vicino.
"Come ti senti?" i due si scambiarono uno sguardo mentre Neville fece una risatina nervosa "Forse non era la domanda migliore... ehm, ecco." si voltò velocemente per prendere delle bende e una ciotola di ceramica. Neville sorrise timidamente al miscuglio verde scuro prima di posarlo vicino al bordo del letto, vicino al suo braccio. Si sistemò lentamente, sussultando per i dolori che le attraversavano il corpo e le braccia. Neville le lanciò uno sguardo preoccupato, avvicinandosi un po' al letto mentre lei si strofinava delicatamente i segni di lividi sui polsi.
"Che cos'è?" ha chiesto, alzando un sopracciglio al liquido verde scuro. Sembrava qualcosa uscito dalle vicine paludi di Noblesse. Neville sorrise leggermente, massaggiandosi la nuca e spostando uno sgabello per sedersi accanto al letto.
"Solo una medicina per guarire le tue ferite." Aurora guardò velocemente il ragazzo nervoso le cui guance erano arrossate di colore "Promesso! L'ho fatta io!"
"Come se questo dovrebbe farmi sentire meglio.." mormorò, amaramente. Non riusciva a nascondere il suo disgusto per il ristoratore e l'espressione sul suo viso le diceva chiaramente che anche lui lo sapeva. Le parole di Hermione vagavano nella sua mente come una dolce ninna nanna.
"Non puoi essere arrabbiata con lui, Aurora. Sta solo facendo il suo lavoro come noi facciamo il nostro... non odiare il servo, odia il padrone."
Aurora sospirò, lasciando che le sue spalle si abbassassero leggermente mentre guardava il viso abbattuto di Neville. Notò le piccole cicatrici che erano sbiadite nella sua pelle morbida e avorio intorno al mento e il modo in cui i suoi capelli castani tentavano di arricciarsi alle estremità. Le sue dita grattavano nervosamente la ciotola di ceramica, i suoi occhi guizzavano avanti e indietro tra i polsi di lei e il suo intruglio. Alla fine emise un altro sospiro, alzando il braccio verso di lui. Hermione aveva ragione, odia il padrone, non il servo.
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Euphoria//TRADUZIONE//Draco Malfoy, 18+
Fanfiction"Cosa è una Xaela?" le parole le sembravano estranee mentre la madre si accucciava, occupandosi dei bottoni del cappotto della bambina. Le sue parole furono messe a tacere, i suoi occhi fissarono la coppia imminente. "Le Xaela sono donne che rinunci...