Questo capitolo contiene menzioni di sangue. Si prega di leggere a propria discrezione!
_____
(A/N: per l'atmosfera, ascolta Song of the Ancients / Devola di Square Enix Music)
Giorno 12
Draco non è mai arrivato.
-~-
Giorno 14
Draco non è mai arrivato.
-~-
Giorno 16
Draco non verrà mai.
-~-
Giorno 19
"Oh, ora hai perso ogni speranza in Malfoy, hm?" Cedric arrotolò una ciocca dei suoi capelli intorno al dito. Era seduto accanto a lei sulla sedia di legno, una gamba incrociata sull'altra e appoggiava un braccio sul tavolo. Fissò distrattamente davanti a sé, le gambe divaricate davanti a lei, rivolte verso il corridoio scarsamente illuminato. Non sopportava più le catene perché non combatteva più contro la tortura. Era esausta, affaticata e prosciugata. Riusciva a malapena a sentire gli ultimi resti del suo stesso sangue che scorrevano dentro di lei, gli echi dei suoi precedenti predecessori che cantavano ad alta voce nei suoi timpani.
"Giù in cenere
Onde di desolazione
Non c'è nessun posto sicuro in cui nascondersi."
Le mise il ricciolo dietro l'orecchio, inclinando la testa di lei per guardarla in faccia. Sorrise, tracciando con la punta del dito il contorno del suo viso magro. Girò attentamente intorno alla sua cavità oculare piena di vuoto che era stata coperta da uno straccio insanguinato avvolto intorno alla testa.
"Non ti salverà."
Cedric aveva cantato quelle parole con fervore dal primo giorno in cui era arrivata. Erano state radicate nel profondo dei suoi pori al punto che udì quelle parole anche nel sonno. Le sue labbra screpolate si aprirono, ripetendo roboticamente ciò che le aveva insegnato "Non mi salverà"
"Questa è la mia ragazza." sussurrò Cedric, sporgendosi per premere le labbra sulla sua fronte. Si staccò, alzandosi in piedi e allungando le braccia in alto sopra la testa. Lo osservò camminare verso il corridoio, ansimando in un respiro che le provocò onde d'urto di dolore che attraversarono il corpo. Si voltò leggermente, mandandole un sorrisetto prima di scomparire attraverso il corridoio buio.
Aurora sedeva in silenzio, sollevandosi con cautela dal pavimento. Le sue articolazioni e i suoi muscoli urlavano di agonia mentre zoppicava debolmente verso il tavolo. La sua gamba destra si trascinò indietro mentre si sforzava di calpestarla, inciampando immediatamente in avanti mentre il suo peso cedeva. Gemette, afferrando il bordo del tavolo e sollevandosi. Si sedette sullo sgabello, lasciando che il suo corpo si appoggiasse allo schienale indurito della sedia. La sua testa cadde in avanti, appoggiandosi al petto mentre concedeva al sonno di raggiungerla.
Nei suoi sogni, i suoi piedi erano saldamente piantati in un campo di bianchi gigli giapponesi. Il campo continuava tutt'intorno a lei mentre un'ondata di vento la superava, facendo svolazzare selvaggiamente i suoi capelli e petali intorno a lei. Mentre il campo dei fiori svolazzava oltre la sua vista, intorno a lei apparvero figure scure incappucciate. I loro volti e corpi erano completamente coperti, in piedi in silenzio.
"Ipsi fame vos, parum unum" una voce echeggiò forte nel suo cervello. La lingua le era estranea, la voce distorta tra l'umano e qualcosa di sinistro. Le figure continuarono a fissarla prima che una si facesse avanti, camminando verso di lei senza calpestare i delicati fiori sottostanti. Si fermò davanti a lei, in piedi all'altezza dei suoi occhi prima di alzarsi e toccarle la fronte con un dito scheletrico "Ipsi fame vos, parum unum." -Ti fanno morire di fame, piccolina. Si ripeté.

STAI LEGGENDO
Euphoria//TRADUZIONE//Draco Malfoy, 18+
Fanfiction"Cosa è una Xaela?" le parole le sembravano estranee mentre la madre si accucciava, occupandosi dei bottoni del cappotto della bambina. Le sue parole furono messe a tacere, i suoi occhi fissarono la coppia imminente. "Le Xaela sono donne che rinunci...