Dedicato a tutti coloro che hanno amato Aurora e Draco e hanno avuto il cuore spezzato per la loro separazione.
Una debole, lontana brezza aleggiava nell'aria mormorando dolci affermazioni all'orecchio di Draco. Il maschio aprì lentamente gli occhi, scacciando il sonno profondo che lo aveva assalito. Gemette, sedendosi lentamente e asciugandosi gli occhi con il retro della manica. Sembrava che dormisse da mesi. Si guardò intorno, distogliendo la vista confusa per vedere che era ancora nella sua classe.
"Cazzo..." mormorò, sedendosi completamente eretto al suo posto e cercando gli occhiali intorno alla scrivania. Li sistemò sul ponte del naso, guardando verso il grande orologio che era sistemato sopra la porta.
18:30.
La sua ultima lezione era finita all'incirca verso le 14:00, le carte dei suoi alunni erano ancora sparpagliate sulla sua scrivania. Doveva finire di valutare i compiti, quindi iniziare a redigere le lezioni per domani e la settimana successiva. E in qualche modo cenare, o forse l'avrebbe saltata per stasera. Come aveva fatto negli ultimi due giorni.
Draco inclinò la testa di lato, sentendola scoppiare, prima di allungare le braccia sopra la testa. Se avesse finito i compiti entro la prossima ora, gli sarebbe rimasto abbastanza tempo per iniziare la lezione per il giorno dopo. A quel punto, sarebbe stato abbastanza tardi per tornare a casa e avrebbe fatto la stessa identica routine l'indomani.
Roboticamente, iniziò a classificare i fogli uno per uno. Contrassegnando eventuali errori con il rosso, evidenziando le sezioni valide con il giallo e commentando con il verde. Altra brezza soffiava attraverso la finestra socchiusa, facendo volare alcuni fogli verso la porta aperta.
"Oh, Malfoy, sei ancora qui."
Draco alzò lo sguardo, mentre qualcuno accendeva l'interruttore della luce. Luci luminose e fluorescenti vorticarono per la stanza accecandolo praticamente per alcuni secondi.
"Malfoy è sensibile alla luce. Meglio non stare al sole con lui." disse una voce familiare, ridacchiando. Draco sospirò, alzandosi e aggiustandosi gli occhiali prima di guardare verso la porta. Il collega e amico, Theodore Nott, stava nello stipite della porta leggermente appoggiato alle travi di legno. Sorrise compiaciuto, inclinando la testa di lato mentre ciocche di capelli corvini gli cadevano sulla fronte. Un orecchino rosso brillava tra i suoi capelli.
"Vaffanculo, Nott." Draco sogghignò, camminando verso il maschio.
"Whoa, qualcuno si è svegliato con i pantaloni troppo stretti. Poi, ripeto, non credo che dormire alla tua scrivania sia molto comodo." Theo sbuffò, sorridendo in risposta. Draco alzò gli occhi al cielo, iniziando a chinarsi per raccogliere le carte, ma si fermò nel vedere qualcuno che gliele teneva in mano.
Seguì la mano delicata fino alla spalla. Lunghi capelli castani ondulati come le onde dell'oceano le scorrevano senza sforzo sulle spalle sottili mentre alzava lentamente lo sguardo per incontrare gli occhi della femmina sconosciuta "Malfoy, questa è la professoressa Preston. È lei che sostituirà Blaise."
"Puoi chiamarmi Aurora." la femmina sorrise, offrendogli le carte cadute "Penso che questi siano tuoi."
"Giusto... grazie." disse Draco piano, allungandosi in avanti per afferrarli. Le dita della donna sfiorarono le sue, inviando una scarica elettrica attraverso il suo braccio. Anche lei sussultò, ridendo piano mentre si prendeva le mani e le posava in grembo.
"Chiedo scusa." Draco la guardò, vedendo le sue guance arrossire di un rosa chiaro per l'imbarazzo. Le sue sfumature marrone scuro erano tenui, e illuminavano le leggere occhiaie sottostanti che aveva. Notò una debole cicatrice sotto l'occhio sinistro e un orecchino di cristallo simile a quello che indossava Theo.
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Euphoria//TRADUZIONE//Draco Malfoy, 18+
Fanfiction"Cosa è una Xaela?" le parole le sembravano estranee mentre la madre si accucciava, occupandosi dei bottoni del cappotto della bambina. Le sue parole furono messe a tacere, i suoi occhi fissarono la coppia imminente. "Le Xaela sono donne che rinunci...