Trentasei - L'inizio della fine

275 16 1
                                    

L'allenamento non era stato per niente facile.

Né Draco né Theo ci sono andati piano con lei. Theo sembrava trovare divertente ogni volta che cadeva rumorosamente sul sedere. Ogni volta le sue labbra si alzavano in un sogghigno come per sminuirla, provocandola per spingere più forte. E lo fece, finché alla fine fu il suo turno di far volare Theo.

Aurora sussultò, lo sguardo sgranato all'impatto che il corpo di Theo aveva avuto nel muro dietro di lui. Sembrava che si fosse formato un piccolo cratere, con il cemento che si sgretolava dal muro danneggiato. Sbatté le palpebre un paio di volte, ignara dell'applauso alle sue spalle, finché una grossa mano non si posò sulla parte bassa della sua schiena, strappandola dal suo stordimento. Guardandosi indietro, notò Draco che le stava sorridendo.

"Molto bene."

Aurora sorrise leggermente, il cuore che batteva per il piccolo complimento. Lo sguardo fisso di Draco si spostò sulle sue labbra, piegandosi leggermente verso il basso mentre lei sentiva il suo cuore iniziare a battere più forte.

"Puttana connivente". La coppia si fermò mentre entrambi si giravano verso Theo. Si stava lentamente allontanando dal muro, borbottando rumorosamente sottovoce. Draco ridacchiò, passando davanti a lei per camminare verso il maschio logoro. Aurora sospirò, voltandosi completamente per guardarli entrambi. Stavano litigando, notò una scintilla negli angoli degli occhi di Draco.

Nell'ultima settimana, la dinamica tra loro tre era cambiata. Non sembravano più padrone e schiavo. Si capivano chiaramente l'uno con l'altro al punto che sentiva che Theo la rispettava persino, a volte.

"Ci sono andato piano con te, capito?! Non essere arrogante e non pensare di essere più forte!" urlò Theo, puntando un dito verso di lei. Lei fece un sorriso quando il velo cominciò a scomparire intorno a loro. La sconcertava ancora che nulla fosse mai stato danneggiato dopo i loro combattimenti. A parte l'ego di Theo nei suoi confronti.

"Sei solo arrabbiato per essere stato picchiato da un ciclope." lo prese in giro Aurora, ridendo del colore che sembrava svanire dal suo viso. Draco dovette impedirgli di avanzare verso di lei, tuttavia sembrava compiaciuto delle battute scherzose tra loro.

Un'ondata di stanchezza la investì improvvisamente, costringendola a sedersi sul bordo del letto vicino. Draco si avvicinò immediatamente a lei mentre posava una mano sulla sua testa pulsante.

"Un altro mal di testa?" chiese, un pizzico di preoccupazione nelle sue parole. Lei annuì, debolmente, le punte delle dita che giravano contro il dolore che si era irradiato alle tempie. Le emicranie erano costantemente peggiorate ad ogni sessione di allenamento; diventando più forti quanto più a lungo usava la sua magia. Un lampo di dolore le attraversò la fronte, e chiuse immediatamente l'occhio ritraendosi dal dolore.

"Tieni." si costrinse ad aprire gli occhi, vedendo Draco che le teneva un bicchiere d'acqua vicino al viso. Aurora sorrise debolmente, prendendo il bicchiere e mandando giù il liquido fresco. L'acqua gelida le calmò la gola in fiamme, spazzando via lentamente il dolore che le attraversava la testa.

"Grazie." sussurrò Aurora, sentendo Draco grugnire una risposta. Si era allontanato, prendendo posto sulla grande poltrona di pelle di fronte a lei. Theo si era sistemato di fronte a lui, rotolandosi e massaggiandosi la spalla sinistra.

"Penso che tu mi abbia lussato la spalla, Preston." lui si accigliò, guardandola di lato. Lei rise leggermente, grattandosi le unghie contro il cristallo.

"Sarò più gentile con te la prossima volta." lo sguardo di Theo si spostò su di lei, un sorrisetto sulle labbra. La sua lingua guizzò sul suo anello al labbro, come un lupo affamato.

Euphoria//TRADUZIONE//Draco Malfoy, 18+Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora