Ventitre - Theodore

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Questo capitolo contiene menzione della morte. Si prega di leggere a propria discrezione!

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Voci mormorate le giravano intorno, aumentando di volume ogni tanto. Tutto sembrava confuso intorno ai suoi sensi. Le voci erano attutite, l'odore del camino era ammuffito e sentiva un tocco gentile ma freddo contro la sua mano.

"...lasciala andare..."

"Non è morta, Pansy.."

"...sbarazzati di lei!"

"Non la lascio indietro!"

Le parole audaci di Draco le mandarono una scossa attraverso il corpo, le sue dita formicolarono per la nuova vita trovata. Le voci cominciavano a diventare più chiare. Poteva sentire lo spostamento del letto su cui era distesa come se qualcuno si fosse appena allontanato da esso.

"Ti stai comportando come uno sciocco, Draco! Non tornerà! Sono passati due giorni! A questo ritmo, stai solo lasciando che un cadavere in decomposizione faccia puzzare il posto-"

Un grido e un forte rumore di vetri misero a tacere la voce di Pansy. Il successivo scambio di parole fu attutito, ma sembrava che la femmina avesse problemi a respirare.

"Fuori dalla mia vista." Draco sogghignò. Un forte tonfo vibrò contro il pavimento, seguito dai colpi di tosse smunti di Pansy. Poteva sentire Theo ridacchiare vicino. La tosse di Pansy era diminuita, ma ora stava ridendo. Le sue parole erano rozze e secche, come se avesse difficoltà a formarle.

"Ti ha fatto qualcosa, vero? Tu.. non ti sei mai preso cura di nessuno tranne te stesso, quindi perché... perché lei?" ci fu un pesante silenzio che seguì la domanda di Pansy.

"Esci." Draco alla fine ripeté. La sua voce era bassa e minacciosa. Aurora non doveva vedere per poter sentire la rabbia irradiarsi dal suo corpo.

"Sei stato accecato da una sudicia mezzosangue. Prendersi cura di tale spazzatura sarà la tua rovina, Draco. E sta già iniziando-"

"Pansy-" la donna continuò, la sua voce che si alzava di volume.

"Lei sarà la tua morte. E lascia che ti dica un'altra cosa. Sono l'unica che ti conosce meglio. So che non sei capace di provare alcun tipo di cura per nessuno tranne te stesso. Preferiresti distruggila piuttosto che amarla. Ed è quello che farai-"

"Pansy-" Draco intervenne di nuovo, la sua voce un po' più alta di prima ma lei continuò, ignorando il suo secondo avvertimento.

"E io sono l'unica che ti capirà mai! Posso essere l'unica di cui avrai mai bisogno!" ci fu un altro tintinnio seguito da un altro degli strilli di Pansy. Il rumore di una catena che cadeva sul pavimento di legno echeggiò nella stanza.

"Sei sollevata dai tuoi doveri Parkinson. Ora levati dal cazzo."

"Cosa... non puoi farlo! Ho buttato via la mia stirpe per te! Sono la tua Xaela!"

"Theo" ci fu una lotta, un misto di Pansy e dei grugniti di Theo mentre la porta si spalancava prima di chiudersi sbattendo.

"Fanculo, era ora che ti sbarazzassi di lei" mormorò Theo, battendo le mani. I suoi passi si fecero più forti e più vicini a lei "Devo dire però... non tendi a perdere la calma, Malfoy. È un po' ehm... sorprendente vederti arrabbiato per una Xaela." poteva sentire Draco emettere un sospiro rigido mentre Theo ridacchiava piano.

"Non ho intenzione di superare i miei limiti, ma sembra davvero che tu abbia un debole per Preston" le dita di Theo le scostarono una ciocca di capelli dal viso "E forse è per questo che... aspetta, che diavolo-"

Euphoria//TRADUZIONE//Draco Malfoy, 18+Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora