Questo capitolo contiene contenuti grafici, violenza, sangue e lievi accenni alla tortura. Si prega di leggere a propria discrezione!
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"Cosa ti ha fatto perdere così tanto tempo?" Harry sorrise, allontanando le ciocche vaganti dal suo viso. Lei sussultò al suo tocco, spostando rapidamente la sua mano da parte. Alzò un sopracciglio, ridacchiando alla sua reazione improvvisa.
"Per favore, non toccarmi."
"Non essere così Aurora. Ti è piaciuto quando ti ho toccata l'ultima volta"
"Questo è stato prima che decidessi di uccidermi" lei strinse gli occhi verso di lui, guardando le sue labbra sollevarsi in un sorrisetto.
"Me lo stai ancora tenendo sopra la testa? E onestamente, Aurora, non avevo intenzione di ucciderti. Perché se lo avessi voluto-" il suo sorrisetto si approfondì "avresti sofferto molto peggio."
Aurora serrò la mascella, rifiutandosi di mostrargli la sua paura. Ridacchiò, alzando le spalle e passandosi una mano tra i riccioli scuri. Fece qualche passo verso di lei, entrando in uno dei raggi del sole e costringendola a tornare indietro. Adesso poteva vedere chiaramente il suo abbigliamento. E le ha solo fatto rivoltare ancora di più lo stomaco.
Harry indossava una giacca scura e cremisi. Il tessuto sembrava velluto e conteneva rifiniture dorate intorno ai polsi e al rivestimento dei bordi. La sua giacca era ornata di spille d'oro, simili a quelle date agli eroi di guerra. Qualcosa in questo vestito faceva sembrare Harry ancora più scoraggiante e intimidatorio. Come un vero comandante. Si sistemò la cravatta cremisi intorno al collo, tirandola leggermente.
"Ma basta chiacchiere, suppongo che dovrei chiederti perché sei qui."
"Sono sicura che sai già perché." le labbra di Harry si contrassero, un accenno di rabbia attraversò i suoi occhi ma scomparve mentre ridacchiava.
"Sì, ma mi piacerebbe sentirlo da te. Sai che le tue parole mi fanno un certo effetto" Aurora serrò ancora di più la mascella, sentendo i suoi denti digrignare l'uno contro l'altro per l'irritazione. Il maschio sorrise soddisfatto, spingendo le mani in fondo alle tasche. Emise un lento sospiro, rimpiangendo le parole che le uscirono dalle labbra.
"Mi piacerebbe vedere Cedric."
"Per che cosa?"
"Ho solo bisogno di parlargli"
"E se dicessi di no?" sorrise, notando la visibile frustrazione sul suo viso. Fece un passo avanti, diventando una macchia sfocata solo per apparire dietro di lei. Lei ansimò, voltandosi, ma lui era più veloce, molto più veloce. La spinse, costringendo il suo corpo in avanti mentre cadeva, di lato, pesantemente contro il pavimento di marmo. Lei piagnucolò, la sua spalla già carica di dolore mentre la stringeva forte.
"Come faccio a sapere che non cercherai di ucciderlo?"
"Non voglio-" sbottò, il respiro la lasciò mentre sentiva un rapido calcio contro lo stomaco. Il suo corpo scivolò sul lato più lontano, la schiena che urtò contro un pilastro bianco. Gemette di dolore, tossendo il sangue che le aveva riempito la bocca. Un braccio avvolto intorno allo stomaco contuso, guardando attraverso le ciocche di capelli randagi per vedere Harry accucciato di fronte a lei. Il suo sorrisetto era ancora lì, ma ora c'era un luccichio di assoluta crudeltà che si accendeva nella coda degli occhi.
"E che mi dici di Malfoy?" le sue dita le sfiorarono la guancia, asciugandole il sangue dall'angolo delle labbra. Passarono oltre la sua guancia per afferrarle i capelli dietro la testa, costringendola a piagnucolare.
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Euphoria//TRADUZIONE//Draco Malfoy, 18+
Fanfiction"Cosa è una Xaela?" le parole le sembravano estranee mentre la madre si accucciava, occupandosi dei bottoni del cappotto della bambina. Le sue parole furono messe a tacere, i suoi occhi fissarono la coppia imminente. "Le Xaela sono donne che rinunci...