Euphoria//TRADUZIONE//Draco Malfoy, 18+

Ventisei - Lacrime salate

Passarono alcuni giorni. Il dolore di Draco era diminuito, ma la sua irritazione era sempre più alta. Nemmeno Theo era al sicuro dalle sue parole taglienti e dal suo atteggiamento breve. Neville aveva lavorato duramente per cercare di trovare un rimedio alle ferite di Draco mentre lei e Theo si erano alternati a vegliare sul leader. Tuttavia, Neville aveva deciso di vegliare su Draco quel giorno.

"Sei sicuro che Draco non si arrabbierà?" chiese Aurora, guardando di nuovo verso Theo che era pigramente sdraiato sulla poltrona di pelle. I suoi piedi erano appoggiati sul tavolino di vetro, una mano appoggiata sul bracciolo della sedia mentre un globo di magia nera vorticava delicatamente sopra le sue dita.

"Malfoy ha cose più importanti di cui preoccuparsi che qualcosa del genere" annuì lentamente, guardando fuori dalla grande finestra curva verso il quartiere. I raggi del sole dipingono delicatamente l'orizzonte, risvegliando tutti dal loro torpore. Theo aveva proposto di farla vivere nella stanza di Pansy a tempo indeterminato. Le sue dita toccarono il colletto scuro intorno al suo collo, lanciando un'occhiata alla catena e alle sue macchioline d'oro sparse dappertutto "Inoltre, sembri essere una calamita per i guai. Quindi sono sicuro che tenerti al guinzaglio più corto non lo offenderebbe."

Sospirò alle sue parole, voltandosi dalla finestra per scrutare il suo nuovo spazio vitale. Era troppo grande e sontuoso per i suoi gusti, ma almeno non puzzava di muffa o di fogna come la sua vecchia stanza. Il morbido tappeto rosso le solleticava le dita dei piedi mentre si avvicinava al letto, alzando una mano per far scorrere le dita sul morbido materiale del piumino bianco. Sembravano nuvole.

"Vuoi fare irruzione nel tuo nuovo letto?" Aurora si immobilizzò, sentendo il petto di Theo direttamente contro la sua schiena. Poteva sentire il suo respiro caldo sfiorarle l'orecchio, le sue labbra che a malapena le toccavano la pelle. Le dita corsero lungo il suo braccio teso, tracciando spirali contro le sue vene prima di posarsi sulla parte superiore della sua mano. L'altra mano di lui si era alzata per tirarle i capelli di lato, scoprendole il collo. Le sue labbra sfiorarono la sua spalla, scivolando lentamente fino al lato della sua gola. Il suo corpo rabbrividì sotto le sue labbra calde mentre chiudeva gli occhi.

"B-basta..."

"Dici basta, ma davvero vuoi che mi fermi?" ringhiò cupamente contro la sua pelle. Le sue labbra succhiarono un'area proprio sopra il suo colletto prima che lei si costringesse ad allontanarsi da lui, girandosi e spingendolo via. La sua mano si sollevò per afferrarsi il lato del collo, guardando un sorrisetto sulle labbra di Theo. I suoi capelli oscuravano leggermente una parte dei suoi occhi, ma lei poteva vedere chiaramente la lussuria che cresceva nelle sue tonalità scure. Fece un respiro affannoso, il cuore che batteva forte quasi quanto i suoi passi che si avvicinavano. Fece un passo indietro, la parte posteriore delle sue ginocchia urtò contro il letto.

"Dovresti.. soprattutto quando sai che sono la Xaela di Draco" lei sbottò. Theo si fermò, alzando un sopracciglio e fissandola in silenzio. Sospirò, infilando le mani nelle tasche dei pantaloni neri. L'aura intimidatoria che aveva trasudato era completamente sparita mentre le mandava un sorriso ironico. I suoi rapidi cambiamenti emotivi stavano cominciando a darle un colpo di frusta.

"Non posso competere con questo"

Poi sentirono bussare alla porta.

I due si voltarono verso la porta mentre si apriva lentamente, rivelando una femmina. Era la stessa Xaela di quando era venuta per la prima volta nelle stanze di Draco. Quella con cui aveva visto Theo in giro. I suoi capelli rossi erano stati tagliati corti in modo irregolare, diverse lunghezze di capelli che sporgono dal suo caschetto corto. Le sue braccia erano ricoperte di lividi, il fondo del suo vestito era lacero e strappato. I suoi occhi verde smeraldo guardarono tra lei e Theo, abbassando immediatamente la testa.