Capitolo LII

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Mi svegliai di soprassalto sopra un cumulo di cianfrusaglie. Guardandomi intorno vidi solamente altri mucchi di cose vecchie e spazzatura, sembrava di essere in una vecchia discarica. Sentii delle voci avvicinarsi, quindi mi alzai e trovai un buon posto dove nascondersi. Erano tre uomini, vestiti di stracci e con vecchie barre di ferro come armi. Ricordavano gli alieni nomadi di Star Wars che guardavo da piccola.  Ero talmente concentrata che non mi accorsi che dietro di me si stava avvicinando qualcuno e quando me ne resi conto era troppo tardi. Uno di quei tipi mi aveva legato le caviglie insieme e mi stava trascinando come un sacco di patate sulla sabbia. Subito materializzai un coltello con una grande lama affilata e iniziai a cercare di tagliare la corda. Non feci in tempo. Quando giungemmo dagli altri alieni questi estrassero una specie di teaser gigante e iniziarono a darmi scosse sui fianchi. Grazie ai miei riflessi, però, riuscii ad afferrarne uno in tempo e a far cadere i due più vicini a me. Riuscii a rialzarmi e inseguii gli altri che stavano scappando. Materializzai di nuovo l'arma che avevo fatto sparire poco prima e mi lanciai su di loro. Riuscii ad afferrarne solo uno. Lo colpii col manico sulla testa facendolo svenire e continuai l'inseguimento. Era riuscito a svoltare dietro un angolo. Stavo per saltargli addosso quando vidi una ragazza con lunghi capelli neri malmenarlo. Finito di sistemare quello si piegò e raccolse una bottiglia ormai quasi vuota. Aveva la pelle ambrata e non era molto alta. Era vestita con un paio di pantaloni scuri una canottiera spessa, con delle placche protettive e una cintura con molte armi allacciate sopra. Si voltò verso di me. Aveva l'aria da sbronza. Buttò giù l'ultimo sorso e lanciò la bottiglia lontano da lei. "Fantastico! Sono 1-4-2, piacere di fare la tua conoscenza straniera. Immagino che quello fosse l'ultimo." Lasciai che il coltello si dissolvesse nuovamente e mi avvicinai a lei. "Sì, era l'ultimo, o almeno spero." Mi guardai nuovamente attorno e con aria confusa dissi "Potrei sapere dove mi trovo?" Lei mi imitò. Poi rispose "Ti trovi su Sakaar bellezza, dove finiscono tutte le cose smarrite nell'universo." Ora ricordavo! Hela, il Bifrost, Loki. Ora ricordavo tutto. Allungai il braccio. "Io sono Heather White, non mi Sono presentata. Ora che dovremmo fare?" "Dalle domande che mi hai fatto sembra che tu sia appena arrivata. Io sono una cacciatrice, trovo i guerrieri per il Gran Maestro, colui che gestisce questo grande circo." Mentre parlava si era incamminata. Non sapendo cosa fare la seguii. Arrivammo davanti ad una navicella stranissima. Sembrava un catorcio ma non era messa poi così male. "Non mi sembri una possibile campionessa quindi ti porterò alla dimora del Maestro per farti registrare." La guardai confusa mentre mi mettevo a sedere dietro di lei. "Io devo tornare a casa. Non posso restare qui." Lei fece una piccola risata prima di mettere in moto. "Dite tutti così all'inizio." Effettivamente non sapevo cosa fare. Volevo tornare a casa ma non sapevo nemmeno da dove partire. Dovevo trovare Loki e Thor, ma come potevo se non riuscivo nemmeno a capire dove mi trovavo? Dovevo pensare a me stessa ora, per essere utile agli altri in vicino futuro. Lei partì a tutta velocità guidando malissimo, era palesemente ubriaca. Stavamo sfrecciando tra altre navi quando 1-4-2 inchiodò facendomi cadere. Mi rialzai pulendo i vestiti da qualsiasi cosa ci fosse stata su quel pavimento. "Bingo." Disse sotto voce. Scese sopra un cumulo di spazzatura. Io ne approfittai per andare a vomitare. Non ero mai stata male per un volo ma non ero mai stata sulla navicella di una ubriacona. Mentre davo di stomaco sentii la nave muoversi parecchio ma non riuscii a darle importanza. "Ti senti bene?" Annuii pulendomi la bocca. Salii nuovamente sulla nave, questa volta molto più indietro sdraiandomi per terra. "Non vuoi vedere il bottino?" Rifiutai con un gesto della mano mentre tenevo gli occhi chiusi. Dopo qualche minuti la nave si fermò nuovamente. "Siamo arrivate straniera." Mi alzai lentamente e barcollai un poco. "Entra pure, io devo consegnare il carico e poi ti raggiungerò." Entrai da un'entrata esagonale e proseguii per un lungo corridoio. C'erano parecchie porte. Arrivai di fronte a quello che sembrava un ascensore e mi fermai. Pochi minuti dopo anche 1-4-2 arrivò. "Ecco fatto. Ora ti porterò nel mio alloggio per farti sistemare mentre ti rimedio un colloquio." Nel frattempo eravamo entrate nell'ascensore. La sua casa era due piani sopra rispetto a quello dove ero entrata io. Casa sua era alla fine del corridoio. Entrammo e una puzza di alcol e cibo avariato mi riempì le narici. Cercai di nascondere il disgusto. Era un semplice monolocale. C'erano una branda, un bancone e un'altra porta, probabilmente il bagno. "Rimani qui, tornerò tra poco." Rimasi ad aspettarla seduta sull'unico punto pulito del bancone per almeno due ore. Il mio cellulare era morto e l'orologio che portavo al polso si era rotto definitivamente quando quel farabutto mi aveva fatta cadere a terra. Finalmente 1-4-2 tornò a prendermi. "Ha detto di avere poco tempo, ma ha accettato comunque." Non sapevo se essere felice. La seguii comunque. Con l'ascensore raggiungemmo un piano veramente molto in alto, riuscivo a vedere tutti gli altri palazzi e quella che ricordava una baraccopoli. Entrammo in una grossa sala molto lunga e con persone sdraiate su divanetti e sul pavimento. Sul fondo del salone c'era un piccolo altarino con un trono. Su di esso sedeva un uomo con la pelle scura come quella della mia amica, i capelli bianchi e una striscia blu che partiva dal labbro inferiore fino alla fine del mento. Indossava una vistosissima tunica dorata e rossa. Parlai con lui per qualche minuto. Era un tipo veramente strano e molto estroverso. Passò la maggior parte del tempo a fare apprezzamenti sul mio fisico e sulla bravura della mia compagna. Fortunatamente rimasi poco, era così estenuante che stavo perdendo la pazienza. Tornammo in camera senza proferire parola. Non avevo ottenuto un alloggio quindi 1-4-2 decise di lasciarmi rimanere a condizione che l'avrei aiutata con il lavoro. Disse anche che l'indomani ci sarebbe stata una delle gare del torneo dei campioni. Non avevo la più pallida idea di cosa stesse parlando ma accettai il suo invito ad andarlo a vedere. Prima di dormire decisi di porle un'ultima domanda. "Tu hai detto che tutto ciò che viene smarrito nell'universo arriva qui, giusto?" Lei annuì "Esattamente così." "Senza eccezione?" "Io credo che sia senza eccezione. Ma una regola non è tale se non ha la sua eccezione giusto?" Annuii anche io e mi voltai dall'altra parte. Ora che mi ero sistemata dovevo trovare i due principi prima che qualcuno danneggiasse le loro chiappe reali.

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Ciao a tutti! Come va? Finalmente sono riuscita a stabilizzare un po' la frequenza delle pubblicazioni. Nei capitoli precedenti mi sono scordata di chiedere la cosa più importante: vi sta piacendo la nuova serie in streaming su Disney+ Loki? Io la sto adorando, fino ad ora l'episodio di ieri è il mio preferito. Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti se vi va, alla prossima!

The apartment  // Loki LaufeysonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora