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Pov's Ciro
Esco di casa sbattendo la porta in maniera brusca, dato che mio padre mi ha appena detto che non è arrivato un carico di droga. Sto letteralmente impazzendo con questa droga, e mio padre che mi da anche questo lavoro, anche peggio.
Ho bisogno di distrarmi.
Ho bisogno di svagare il cervello.
Salgo sul mio SH bianco e mi dirigo sotto casa di Edoardo ovvero il mio migliore amico.
Si è così...
Io e Edoardo ci conosciamo già da prima di entrare in carcere, abbiamo vissuto l'infanzia insieme ne abbiamo passate tante ma siamo ancora legati.
Arrivo sotto casa sua e busso al citofono insistentemente, sono nervoso devo calmarmi.
"Chi è?" Risponde lui
"Edoà scinn, so Ciro" rispondo io.
"Vabbuò aspiettm" dice lui attaccando subito dopo.
Dopo 5 minuti che sembrano un'eternità, vedo finalmente il cancello aprirsi, dove esce Edoardo.
"Si asciut finalment, pnsav ca t ir addurmut" dico sorridendogli e dandogli una pacca sulla spalla amichevolmente.
"Eh o sacc scusm, sorm m fa perdr o tiemp" dice lui ricambiando la pacca.
"Saglij ja" dico
"Staij nrvus?" Dice Edoardo confuso
"Eh" dico nervoso
"E quann maij tu eh?" Ride Edoardo
"Nun pazzià cu me, è semp po' fatt ra drog, ca nun arriv maij" dico
Mentre salgo sul motorino
"Adda passà Cirú ja tranquill, mo c jamm a rilassà no?" Dice Edoardo salendo dietro di lui guardando con un sorriso malizioso.
"Già sent l'addor e ch'ella cos" dico respirando l'aria come se fosse la cocaina.
Partono a tutta velocità per i vicoli di Napoli fino ad arrivare in una piazza di spaccio gestita da un amico di Ciro.
Scendono dal motorino e gli amici di Ciro si salutano tutti con una pacca sulla spalla.
"Allo? Addo stà o paravis?" Dico ridendo
"Aiccann Cirú" dice l'amico mostrando la droga pronta ad essere sniffata.
Prendo la bustina in mano la apro e inspiro a pieni polmoni.
Mi fa impazzire.
"Addor e libertà" dico beandomi di questo odore.
"A vulimm assaggià? Dice l'amico a Ciro e Edoardo.
"Ua e ciò dic pur" dice Edoardo ridendo.
Tutti e tre si siedono sulle sedie attorno a un tavolino.
Ciro prende una banconota da 50 euro, spezza la droga in polverina e la tira in sú tutto d'un fiato, lo stesso fanno Edoardo e l'amico.
"Questa si che è vita" dico mettendomi con la schiena vicino al muro.
Adesso sto bene,
prima sentivo come se mi stesse scoppiando il cervello, ma adesso sono molto più calmo e pacato è come se la droga mi avesse amalgamato i neuroni.
Sto provando solamente piacere.
"Ciro c n'amma ij" dice Edoardo alzandosi di scatto dalla sedia.
"Oh e pkke tutt sta agitazion?" Dico alzandomi anche io.
"Patm se ngazzat, m vo a cas mo mo"
Dice agitandosi
"Vabbuo jammuncenn" dico
Salutiamo e andiamo via.

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