Arianna Caputo è una ragazza di 17 anni che vive a Napoli precisamente nei quartieri spagnoli. Convive con sua madre, suo papà e la sorella. Ama tantissimo la moda, infatti da grande vorrebbe diventare una stilista e viaggiare tanto. È piena di sola...
Pov's Arianna Mi sveglio con il braccio di Ciro avvolto nel mio bacino, la sua gamba sulla mia e la sua testa nell'incavo del mio collo. Mi tolgo dalla sua presa con difficoltà, dato che mi stringeva. Gli do un bacio in fronte. Mi sono ricordata che stamattina devo andare a Napoli con Elena. Oddio si. Vado nella sua camera e la sveglio. "Elena" la scuoto delicatamente "Piccré famm rurmí ja" dice nel sonno. "Ma non dobbiamo andare a Napoli a fare shopping?" Chiedo Con uno scatto si alza "Jammuncenn" ride Rido anche io di mia volta. Vado in bagno faccio una doccia. Esco dalla doccia e mi vesto con un top bianco e un pantalone arancione.

Pettino e piastro i miei capelli mori lunghi, metto le solite snickers e scendo giù. "Buongiorno don Salvatore" dico "We piccré buongiorno, dove vai vestita così bella?" Dice sorridendo. "Non vi ricordate che voi avete dato il permesso a me e Elena di andare a Napoli?" Dico. "Giusto eh, vabbuò divertitevi" sorride. "Grazie" esito a dire. Esce e se ne va "Piccré" mi sento chiamare da dietro. "Elena" sorrido. "C n iamm?" Dice "Si" sorrido Apre la porta d'ingresso, e ci avviciniamo vicino ad un motorino. "Oddio ma è tuo?" Chiedo sorpresa. "M la prestat fratm" dice Annuisco Elena sale davanti e io dietro, preme il motore e partiamo allontanandoci dai quartieri di Scampia.
Pov's Ciro Mi sveglio con gli occhi assonnati, tasto il letto ma Elena non c'è. Mi alzo e vado giù in cucina. "Pà" dico "Oh Cirú buongiorn" dice mio padre. "Aro sta Arianna?" Chiedo. "E iut a fa shopping cu Elena a Napoli"dice "MA C SFACCIMM STAIJ RICENN?" Inizio ad innervosirmi. "Cirú o prmess c l'agg rat ij" dice Lo guardo con uno sguardo omicida, prima di correre in bagno e telefonarla. "Pronto" "Aro staij?" "Sono a Napoli con Elena" "Mo veng" "No Ciro, per una volta fammi vivere la mia vita" "O cazz a vita toij" dico per poi attaccare Vado in bagno, mi lavo, mi vesto per poi scendere con il mio motorino.
Pov's Arianna Non lo sopporto più. Questa sua protettività, mi fa arrabbiare Cazzo ho una vita! Non sono la sua marionetta. Sono stata chiusa in casa sua per quasi un mese, e adesso pretende pure che io debba eseguire i suoi ordini. Ma è davvero fuori di testa. "Elena, Ciro sta arrivando" dico preoccupata "Ma perché?Nun stamm facenn nient e mal" si arrabbia "Non so credimi, adesso cosa facciamo?" Chiedo triste. Elena si avvicina a me mi prende il viso tra le sue dita. "Noi shopping andiamo a farlo ugualmente, non fa niente di quello che può fare Ciro, va bene? Dice Mi fa sorridere È così carina. "Va bene" rigo il sorriso sulle mie labbra. "Mo jammuncenn" mi prende per braccetto e camminiamo per le strade di Napoli fino ad arrivare in un negozio. Entriamo all'interno e inizio a vedere un po' di vestiti fin quando non vedo uno bellissimo.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Mi avvicino e accarezzo la stoffa morbida. "O vuò prua? Mi domanda Elena. "Si" sorrido Vado nel camerino, mi spoglio e indosso questo vestito. Esco dal camerino e mi guardo allo specchio "Madò amo m si bell" mi dice Elena "Grazie Elena" sorrido. "To piglij?" Domanda "Non lo so, non ho molti soldi" dico. "To regal ij, vabbuò?" Mi dice. "No Elena non ti scomod-" non finisco di parlare che mi precede. "Zitt" mi dice Sorrido. Niente sta diventando una seconda mamma per me. "Madonna grazie ti voglio bene" mi avvicino e l'abbraccio. "Pur ij piccré" ricambia. Paghiamo e usciamo. "Allo dat ca mo è tard, c iamm a mangià na pizz vicin o lungomar?" Dice Elena. "Sii ho una fame" dico massaggiando il mio stomaco.
Pov's Ciro Sto girando da tre ore per le strade di Napoli, ma nessuna traccia "Aro cazz staij" impreco sotto voce. L'unica chance è quella di andare vicino al lungomare Mi avvio vicino a Mergellina e scendo. Cammino per tutti i ristoranti, fin quando non la trovo. Mi avvicino a lei. La prendo per il braccio e la faccio alzare. "Tu mo vien cu me" ringhio alzando la voce.
