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Pov's Arianna
Ciro ha avuto un malore a causa mia.
Io non sopporto che lo abbiano messo contro di me, e sono anche preoccupata per la sua salute.
Non può morire.
Esco dalla macchina senza nemmeno degnare di uno sguardo.
"ARIANNA ASPIETT A NUIJ" urla Pietro da giù le scale.
Mi giro arrabbiata, scendo le scale e mi avvicino a lui e al padre infuriata
"SE SUCCEDE QUALCOSA A CIRO, IO NON VE LO PERDONERÒ MAI. NEMMENO IN UN ALTRA VITA" dico con voce minacciosa per poi salire di nuovo senza di loro.
Vado vicino ad una dottoressa dove ha un foglio con su scritto tutte le stanze.
"Scusi, mi sa dire dove si trova là stanza di Ciro Ricci?" chiedo nervosa.
"Si, è nella stanza 210" dice
"Ok grazie" dico per poi andare nella sua stanza.
Corro velocissima per i corridoi degli ospedali.
In una stanza ho visto anche un ragazzo simile a Ciro che gli mettevano il lenzuolo addosso e la fidanzata che piangeva.
"No no" messaggio le mie tempie mentre corro
Ciro ci sarà.
Non morirà.
Non posso sopportare di perderlo.
Quando arrivo fuori la sua stanza, entro e lo vedo con una flebo attaccata al braccio che dorme beato.
Mi avvicino a lui cautamente e mi posiziono sulla sedia.
Gli prendo la mano senza la flebo e gliel'accarezzo.
La flebo gli starà facendo male, perché vedo che sta sudando.
"C-ciro" sussurro piangendo.
"C-ciro" sussurro ancora.
"C-ciro per favore rispondimi"
"Mmh" mugugna ancora con gli occhi chiusi.
"Ciro sono Arianna"
"A-a-arianna" dice con difficoltà.
"si sono io" sorrido sempre piangendo
Vedo che apre gli occhi e mi guarda.
"Arianna che ci fai qua?" Chiede con voce rauca stesso dallo sveglimento.
"Appena ho saputo da tuo fratello che hai avuto un malore, sono subito venuta da te" dico preoccupata.
"Quindi saij pur chell che succies primm?" Chiede un po' arrabbiato ma sempre debole.
"Si" dico abbassando la testa.
"O saij ca stev p'ave n'infart?" Chiede con voce rotta dal pianto.
Cosa?
Ciro stava per avere un infarto?
"C-ciro, in che s-senso un i-infarto?"
Chiedo balbettante
"Si Arianna n'infart, p colpa e patm" dice per poi buttare la testa sul cuscino.
"Sei anche arrabbiato con me?" Chiedo triste.
"Non sono arrabbiato" dice solamente.
"E allora perché hai avuto quella reazione brutta che ti ha di poco causato l'infarto?" Dico
"Perché" non finisce di parlare che entrano Don Salvatore e Pietro.
"Ciro" viene Don Salvatore preoccupato verso il figlio.
Poggia una mano sulla faccia di Ciro, ma lui la scanza violentemente.
"Cre mo tutt sta affett? Aropp tutt chell ca tu me vnut a dicr, e tu ir consapevol ca m ngazzav e putev ave na reazion malament. Tu nonostant chest, le fatt o stess. M faij schif" dice Ciro in voce rotta dal pianto.
"Uscire tutti tranne Arianna" dice continuando.
"Ma ciro-"
"Uscite e non fatemi urlare" li fulmina con lo sguardo.
"Arianna m rispiac e tutt cos, ij e vot t priv e ascí pke teng paur ca t succer coccos, par sempre ca o vient t port via addu me. E ij nun voglij chest" dice piangendo.
Salgo sul letto e mi metto vicino a lui.
Gli faccio mettere la testa sul mio petto e vedo che si tranquillizza.
"Tu con me non devi avere mai paura intesi? Ciro io sarò sempre con te nel bene e nel male. Ti amo con tutta me stessa" dico stringendolo a me.
Vedo che continua a piangere mentre sento il suo corpo sempre più attaccato al mio.
"Resta con me e non lasciarmi" dice lui nascondendo la testa nel mio petto.
"No amore mio resto con te".
Entra una dottoressa dall'aria che mi sembra un'oca. Ha la camicia sbottonata si intravede il seno e un cappellino in testa.
"Mi spiace ma deve uscire, e poi io devo mettere la pomata sulla sua faccia, sai non abbiamo bisogno delle persone estranee" dice facendo una faccia antipatica.
Questa oca adesso gli stacco le ali.
Mi alzo dal letto di Ciro mi avvicino a lei.
"Ascolta oca dalle tette di plastica, io stasera rimango con il mio fidanzato nonché il mio futuro marito.Estranea sarai tu che sembri una Barbie rifatta. Svuotati queste tette di silicone e farai più bella figura. Ah e la pomata gliela metto io" dico per poi prendermi la pomata con violenza dalla sua mano.
Mi avvicino a Ciro e incomincio a mettergliela
"Tu m faij asci pazz" dice guardandomi.
"Anche tu non hai idea" dico mentre gliela spalmo
"Comm e itt primm?" Dice d'un tratto.
"Cosa? Chiedo confusa.
"Sono il tuo?"
"Fidanzato si"
"E anche?" Insiste
"si ho detto marito" dico .
"È davvero così?" Chiede insicuro
Gli prendo la faccia tra le mie mani e lo guardo negli occhi.
"Si io voglio che tu sia mio marito" dico
"E io voglio che tu sia mia moglie"
Dice per poi baciarmi.
In tutto questo l'oca sta ancora aspettando che gli dia la pomata.
Per farla rosicare, faccio notare che ci stiamo baciando e che deve andare via.
"Almeno mi dai la pomata?" Dice lei arrabbiata.
Non rispondo per poi continuare a baciarlo.
Vedo che sbuffa e va via.
Ci stacchiamo dal bacio e lo guardo.
"Gelosona mia" dice lui baciandomi il collo.
"Mannacc a miserij ca nun m posso sfurzà, pkke nun o saij c t avess cumbinat" dice Ciro desideroso.
"Dai adesso stenditi" dico mentre rido.
Poso la pomata sul comodino e mi metto vicino a lui.
Appoggio la testa sulla sua, mentre lui ha testa sul petto.
Gli accarezzo i capelli, la faccia e gli faccio i grattini sulle braccia.
"Comm si rilassant" dice in preda al sonno.
Sorrido senza rispondere.
Vedo che dalla porta entrano Don Salvatore e Pietro.
Ciro già si è addormentato.
"Arianna jammuncenn a cas" sussurra Pietro.
"No io resto qua" dico fredda.
"No Arianna devi venire" dice Pietro.
"Pietro no, andate voi. Domani avrò il modo di capire come venire, ma adesso resto con lui" dico sussurrando arrabbiata.
Vedo che sbuffa.
"va bene buonanotte". Dice per poi uscire.
Non rispondo.
Mi posiziono meglio nel letto, lo stringo più forte a me per poi addormentarmi

Tu sei solo tutto|CIRO RICCI🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora