Pov's Ciro
Sono le 8 di sera e sono giù in cucina con mio fratello e mio padre a guardare la TV e di conseguenza preparare la cena.
Il mio pensiero porta subito ad Arianna.
Quando colpisco le mie mani forti verso il suo esile corpo, ho qualcosa che mi colpisce in petto
Come un dolore
Saranno i sensi di colpa.
Ma io sono un camorrista non dovrei provarli.
Magari sarà anche la droga.
"Pà ij vac ngopp aspiett nattim e veng" dico
"Cirú è nun vien a mangià?" Domanda
"Si, t'agg aspiett mo veng" replico.
Salgo le scale e vado in camera.
Sta dormendo
È bellissima
Ha i capelli che gli coprono la faccia, e il vestitino che gli fa scoprire leggermente la gamba.
Sto per sbavare.
Mi avvicino a lei e la sveglio.
"Scitt" la scuoto.
"Mhh" la sento mugolare.
"Nun m fa sfastrià, t'agg itt ca te scetà" gli dico nervoso.
"Agg capit ja" mi avvicino a lei e gli bacio il collo sensualmente.
La sento sussultare.
"Ma cosa cavolo fai?!" Mi chiede irritata.
"Cre nun te piaciut?" Gli domando ridendo
"No affatto" mi dice
"L'agg fatt pkke nun t scetav" gli dico
"Ma perché mi hai svegliata?" Mi domanda
"Vuoi mangiare oppure vuoi morire di fame?" Gli domando a mia volta
"È certo che voglio mangiare" mi dice
"E jammuncenn ja" gli dico.
Scendiamo giù e arriviamo in cucina.
"Buonasera" dice lei con timidezza.
La sua timidezza mi fa impazzire.
"We piccré, comm si bell tutt appost?" Gli domanda Pietro.
Lo fulmino con lo sguardo.
"Pietro" lo chiamo.
Lui si gira guardandomi e io gli faccio il segno del coltello sul collo.
Ride.
Ma cosa ha da ridere?
Io lo faccio davvero.
"C s magn?" Dico.
"A camerier a fatt a pasta che vongol" dice, annuisco.
Ci sediamo a tavola e la cameriera versa gli spaghetti
"Don Salvatò c bella piccrell" dice la cameriera verso Arianna.
Questa cameriera si può prendere il lusso di dire così?!
Da quando mio padre gli ha dato il permesso?
"Comm t chiamm?" Dice ad Arianna accarezzandogli la spalla
"Arianna" sorride.
"È bell pur o nomm" dice ad Arianna
"Grazie" sorride.
"Mo vattenn ja" le dico arrabbiato
"Cirú, jamm ca a fatt sul nu compliment" dice mio padre.
"Scusate sono stata troppo impicciona, me ne vado" dice lei triste.
Arianna la guarda con gli occhi lucidi.
"No no Elena vien ca" dice mio padre
"Ditemi" dice lei tornando indietro.
Io continuo a guardare la scena.
"T rong o permess e accudí a sta bella piccrell, e magari cocc vot putit pur ascí a fa shopping" dice Don Salvatore.
Cosa?!
È impazzito mio padre?
No io questo non lo permetto.
Ne adesso e ne mai.
"Oddio si che bello, grazie don Salvatore" esulta Arianna abbracciando di spontaneità la cameriera.
"Nun è nient piccré" ride mio padre come un ebete.
"vuij nun facit proprij nient" rivolgo lo sguardo a tutti e tre.
"Dai Ciro per favore, ho bisogno di uscire non posso stare sempre qui" mi prega Arianna
"Statt zitt ca aropp ij e te facimm e cunt" gli punto il dito contro
"Cirú è na uaglion, nun a può tne intrappolat semp ca dint" dice mio padre
"No nun esis-" non finisco di parlare che mio padre mi precede.
"Vi do io il permesso, divertitevi ca sit giovan" sorride mio padre.
.....
STAI LEGGENDO
Tu sei solo tutto|CIRO RICCI🌹
RomanceArianna Caputo è una ragazza di 17 anni che vive a Napoli precisamente nei quartieri spagnoli. Convive con sua madre, suo papà e la sorella. Ama tantissimo la moda, infatti da grande vorrebbe diventare una stilista e viaggiare tanto. È piena di sola...