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Pov's Ciro
Mi sveglio con Arianna che mi abbraccia.
Ha la testa nel mio collo e la gamba sopra la mia.
Sorrido a questo contatto.
Gli accarezzo la guancia, per poi baciarla.
Ieri sera gli ho fatto provare piacere, ha capito che mi è dispiaciuto per quello che ho combinato.
Quando lascio spazio al mio orgoglio e lato cattivo, divento completamente una persona diversa.
Lei questo l'ha capito, e spero che mi comprenda quando ho attacchi di gelosia improvvisa.
Mi sono appena ricordato che domani sera c'è il compleanno di mio fratello Pietro, compie 18 anni.
Sono così contento, farò conoscere Arianna alle mie cugine femmine.
Mi stacco dalla sua presa. delicatamente e mi alzo.
Vado a sbattere vicino a una busta
La apro e ci trovo dentro un vestito
Blu corallo
È bellissimo.
Sicuramente l'avrà comprato Arianna quando stava a Napoli con Elena.
"So sicur ca staraij troppa bell cu stu vestit nguoll" dico in sussurro per non svegliarla.
Poso il vestito nella busta e vado in bagno, mi faccio una doccia mi vesto e vado giù in cucina.
"Buongiorno Cirú" dice mio padre
"Buongiorno pà" dico io
"È fa nu servizij" dice
"Ric" insisto a farlo parlare.
"E ij a Secondiglian, nun è arrivat nu caric e drog" dice
"Ma c sfaccimm" ringhio per poi sbattere una mano sul tavolo.
Mi alzo dal tavolo e prima di uscire di casa devo dire una cosa a mio padre.
"Ah na cos, quand Arianna s scet, digli ca s'adda fa truà pront perché la devo portare dai suoi genitori" dico
"Cirú a quantu tiemp è cagnat ideij?" Dice mio padre sorridendo in modo da prendermi in giro
"Tu ringell e bast" dico per poi uscire di casa.
Adesso è il momento di capire perché questa droga non arriva mai



Pov's Arianna
Tasto il letto ma non c'è Ciro.
Che strano, sarà già uscito di casa.
Mi alzo ancora assonnata e vedo una busta a terra e noto che all'interno c'è quel vestito che ho preso a Napoli quando andai con Elena.
È bellissimo
Ogni volta che lo guardo, mi incanto.
Lo poso di nuovo dentro la busta e mi incammino verso il bagno.
Mi butto sotto il getto d'acqua e insapono il mio corpo.
Una volta che esco dalla doccia, mi asciugo e mi metto un top nero che arriva a metà pancia, con delle bretelline molto fini. Un jeans naturale e le snickers. Mi lego i capelli
in una coda alta e metto un po' di profumo.
Scendo giù per fare colazione e trovo Don Salvatore.
"Buongiorno piccré" dice sorridendo
"Buongiorno don Salvatore" dico ricambiando il sorriso.
"A itt Ciro ca quand ven, e scennr cu iss pkke t'adda purtà add e genitor tuoij" dice
Cosa?
Allora non era una cosa solo per farmi passare la rabbia.
Era vero.
Ha mantenuto la promessa.
Non ci posso credere, sono senza parole.
"Ah sì vero" dico non facendo vedere la mia faccia sorpresa.
Vado in cucina e faccio colazione.
Quando finisco vado in bagno, mi lavo i denti e mi trucco.
Prendo la mia borsa, e il telefono.
Sono pronta
È il momento di vedere mia mamma mio padre e mia sorella, insieme a Ciro.
Chissà come reagiranno.
Ho paura di questo.
Mi suona il telefono
"Pronto?"
"Scinn amo"
"Okay arrivo"
stacco e scendo giù.
Apro la porta ed esco.
Lo vedo sulla moto, bellissimo.
È davvero bello.
"Sij pront?" Mi dice sorridendo.
"Sempre" ricambio.
Parte a tutta velocità, arrivando sotto casa dei miei genitori.
"Pozz saglí pur ij?" Domanda
"Come ti senti" dico.
Si alza dalla moto e viene con me
Saliamo le scale e bussiamo alla porta.
Mi apre mia mamma.
"Mamma" urlo per poi abbracciarla.
"Amore mio" mi accarezza la testa.
Quando vede Ciro fa una faccia terrorizzata.
"Che ci fa Ciro qua?" Dice tremante.
"Possiamo entrare?" Dico
"Vieni amore, questa è sempre casa tua" mi accoglie mamma
Andiamo in cucina dove ci sono mio padre e mia sorella.
"Cià vita mij" mi abbraccia mio padre
"Ciao Papà" sorrido.
Vedo che Ciro butta sguardi omicida mio padre.
E mio padre ricambia.
"Cià Ciro" stringe la mano mio padre
"Buongiorn signor Caputo" dice Ciro ricambiando la stretta.
"Allora sedetevi" dice mia mamma
Ci sediamo tutti e iniziamo a parlare.
"Come mai questa visita?" Dice mia madre con una faccia un po' terrorizzata.
Ha ragione non si aspettava la visita di Ciro, nonché il rivale di mio padre.
"Ti sono venuta a trovare perché mi mancavi, e poi io devo dirti una cosa" inizio a farmi salire l'ansia.
Ciro mi stringe la mano sotto il tavolo come per darmi sprono a parlare.
"Dicci" esita mia madre.
"Io e Ciro stiamo insieme"dico

Tu sei solo tutto|CIRO RICCI🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora