Pov's Arianna
Sto in ospedale nella sala d'attesa, mia mamma è in sala operatoria, dato che il taglio è stato profondo.
Sto piangendo, non posso nemmeno immaginare una vita senza mia mamma, anche per mia sorella sarebbe una perdita di vita.
Di una cosa ne sono certa, Ciro con me ha finito per sempre. Ha messo le mani addosso a mia madre cazzo!
La persona che mi ha messo al mondo.
La stava per ammazzare
Non lo perdonerò mai è uno stronzo.
Maledetto il giorno in cui l'ho incontrato.
Non ho parole per le sensazioni che sto provando.
"Caputo?" Urla il dottore
"Sono io" dico alzandomi dalla sedia.
"Signora sua mamma sta bene, l'operazione è andata come speravamo. Un paio di giorni di riposo e si rimetterà presto" accenna un sorriso il dottore.
"Oddio" piango e mi butto fra le braccia del dottore
"Grazie mille siete dei salvatori" dico piangendo.
"È il nostro dovere" si stacca dall'abbraccio sorridendo.
"Quando potrò vederla?" Chiedo
"La chiameremo noi tra poco, la trasportiamo in terapia intensiva e la facciamo venire" dice il medico
"Oddio grazie" stringo la mano del dottore.
Accenna un sorriso e va via.
In questo momento sono felice, davvero.
Mia mamma sta bene.
È viva.
E finalmente posso vederla.
In tutto questo mia sorella è rimasta sempre con la notizia che di mamma non si sapeva nulla.
Meglio chiamarla e rassicurarla
Chiamata tra Michela e Arianna
"Pronto ari?"
"Micky, mamma sta bene è in terapia intensiva e possiamo anche vederla"
"Oddio adesso vengo subito in ospedale"
"Ti aspetto"
Stacco la chiamata
"Signora può venire" dice la dottoressa.
Annuisco e vado
Mentre sto raggiungendo la terapia intensiva, mi sento chiamare da dietro.
"Arianna" dice
Mi giro e vedo mio padre.
"Papà" urlo, gli corro incontro e lo abbraccio.
"Ammor mij" mi da un bacio in testa.
"Aro sta mammt?" Chiede
"Sta nella terapia intensiva papà, possiamo anche vederla" sorrido.
"Jammuncenn, ma Michela aro sta?" Chiede mio padre.
"Papà sta arrivando" dico sorridendo.
"Vabbuò avviammc" dice lui
Annuisco e andiamo.
Entriamo nella sala intensiva e la troviamo che dorme.
Ha il collo fasciato e dei tubi nel braccio.
"Oh mamma come ti ha conciata"dico con tristezza accarezzandogli l'altro braccio senza le flebo.
"Mmh" mugugna nel sonno.
"Arianna, Francesco siete qui?" Dice mamma
"Si mamma ci siamo io e Papà" sorrido.
"Michela dov'è?" Dice con fatica.
"Sta arrivando, tra poco staremo tutti assieme" dico sorridendo.
"Mamma ho avuto tanta paura di perderti" piango.
"Amore adesso sono qui e nessuno può separarci" mi stringe la mano.
"Quel ragazzo non lo devi vedere più Arianna, guarda cosa mi ha fatto" dice tristemente.
Ha ragione, Ciro ormai ha finito con me.
Ha cercato di far morire la mia amata mamma.
Non potevo sopportarlo.
"Mamma tranquilla, sarò lontana da lui" dico con fermezza.
"Mamma" improvvisamente entra Michela.
"Amore mio" dice mia mamma abbracciandola.
"Come ti senti?" Dice .
"Mi fa male il collo amore, però tutto passa quando ci siete voi con me" dice nostra madre abbracciandoci.
"Sono fiera di voi piccole mie" dice per poi darci un bacio in testa.lll
"M si mancat" dice mio padre d'un tratto.
"Anche tu amore, tantissimo" dicono per poi baciarsi.
"Siete la mia famiglia, non lasciatemi mai" dice Michela.
"No amore mio mai, io ci sarò sempre per te" dico io.
"Amore mai tu sei sangue del mio sangue, e anche quello di papà" dice mamma
"E over ammor mij, siete tutto per me" dice mio padre.
Ci abbracciamo tutti e quattro come una vera e propria famiglia.Pov's Ciro.
Sono in tribunale e il giudice mi sta facendo tantissime domande.
Se avessi avuto un mitra gli avrei sparato una pallottola in testa
Sono seduto a gambe divaricate sulla sedia con due manette attaccate ai polsi.
Fanno un male cane, stringono tantissimo.
Con me ci sono Pietro e mio padre, sono dietro di me e non parlano.
"Allora Ricci ci si rivede, temo che la sua mente malata non gli abbia negato di assumere un comportamento scorretto" dice il carabiniere.
"Jat dritt o punt" ringhio
"Moderi i termini. Allora dato che è la seconda volta che ha combinato uno dei suoi vandalismi, la sbatto in carcere ma non sarà l'IPM bensì quello di Poggioreale, li sì che ci sarà la resa dei conti" Dice il giudice
"A me m pass po cazz, so abituat a ascí e trasí" dico con nonchalanche.
"Si va bene ma lei deve stare 1 anno in questo carcere" dice il carabiniere.
Sinceramente adesso ho un po' di preoccupazione.
Insomma sono abituato ai casini, ma i questo carcere non ci sono mai stato. Ho sempre passato gran parte della mia vita nell'IPM.
"Quindi che sia chiaro, nuovo carcere, nuova vita, nuove restrizioni, nuove abitudini" dice il giudice.
"Vabbuò ja mo c'amma fa" dico impaziente.
"La sua impazienza mi incuriosisce" sorride.
Lo guardo con uno sguardo omicida.
"IL SIGNOR CIRO RICCI, ACCUSATO DI RAPINA AD UNA RAGAZZA DI 17 ANNI, MASSACRI E ANCHE ATTI DI VANDALISMO VERSO LA SUA FAMIGLIA, LO DICHIARO IN ARRESTO PER 1 ANNO NEL CARCERE DI POGGIOREALE" urla il giudice battendo con la mazza di legno sul tavolo.
"NO NUN PUTIT FA CHEST A FIGLIJM" urla mio padre.
"Signore non è un' innocenza suo figlio" dice il giudice con calma.
"si ma nuij simm fatt accussij, c'amma fa rispetta" dice mio fratello.
"Ah vero come vi chiamate? Camorristi? Beh si quello siete. IL CONGRESSO FINISCE QUA" dice il giudice per poi battere l'asta di legno sul tavolo.
I carabinieri mi mettono le manette mettendomi le mani dietro la schiena.
"Aspettate nattim" dice mio padre.
Si avvicina a me e mette le mani sulla mia faccia.
"Cirú statt accort la dint" dice mio padre guardandomi negli occhi.
"Comm m so fatt rispettà in da l'IPM, m facc rispettà pur a Poggioreal" dico guardandolo.
"So fier e te" dice per poi abbracciarmi.
Io non mostro emozioni dato che è un mix.
I carabinieri mi strattonano fuori dal tribunale, mentre dietro ho mio fratello e mio padre.
Scendo le scale del tribunale e viene una macchina di carabinieri, con la sirena che suona fortissimo.
Mi caricano all'interno.
Vedo mio padre battere la mano sul finestrino.
Accenno un sorriso per poi fargli l'occhiolino.
"Allora Ricci sei pronto?"sorride il carabiniere.
"Jammuncenn e zitt" ringhio guardandolo male.
Che nervi che mi stanno dando
In tutto questo ho ancora le manette ai polsi.
"Che bella la sua ironia" ride per poi partire.
Durante il viaggio penso ad Arianna.
A tutto il male che gli ho fatto.
E sono sicuro che dopo quello che ho fatto a sua madre, non mi perdonerà più.
Me lo merito sinceramente.
Anche tanto.
La amo e non voglio che nessuno ci lasci, perciò assumo questi comportamenti cattivi.
Non so nemmeno io però perché li metto in atto, non essendo nemmeno consapevole delle conseguenze.
Sono vicino al carcere.
Ha dei muri rossi, con dei ferri sopra di essi.
"Jamm buon" sussurro guardando fuori.
"Ricci gli piacciono i muri del carcere?" Dice ironico il carabiniere.
"Muvitv a m fa scennr" ringhio.
I carabinieri mi aprono la portiera e mi fanno uscire.
Mi caricano sotto il braccio e mi portano all'entrataChe inizino le danze!
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Tu sei solo tutto|CIRO RICCI🌹
RomanceArianna Caputo è una ragazza di 17 anni che vive a Napoli precisamente nei quartieri spagnoli. Convive con sua madre, suo papà e la sorella. Ama tantissimo la moda, infatti da grande vorrebbe diventare una stilista e viaggiare tanto. È piena di sola...