Il ragazzo dagli occhi del mare

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Hermione's pov

Stavo battendo al computer mentre Draco al mio fianco sbuffava mentre cercava di capire come leggere la cartina della città.

Gli lanciai uno sguardo con la coda dell'occhio, confusa.

Non aveva quasi aperto bocca da quando si era risvegliato dopo il salto.
Ed era strano, sin da subito mi ero aspettata che mi avrebbe lanciato continue frecciatine e trovato milioni di modi per insultarmi e invece si limitava ad obbedire e bofonchiare qualcosa ogni tanto.

Anche se era già cambiato da un pezzo, da dopo la guerra più precisamente.

Se ne stava in disparte persino con i compagni della sua casa del Serpeverde, si presentava alle lezioni e poi spariva, aveva smesso anche di giocare a Quidditch.

Quello che era successo l'aveva segnato più di quello che dava a vedere e forse, anche se ce l'avevo con lui, non era il caso di trattarlo male, visto che era anche un ricercato adesso.

- Stai meglio così - mi lasciai sfuggire.

- Come? -

- Dico con i capelli - dissi - Ti stanno meglio così -

Sussultò e mi fissò.

Eh sì non mi ero presa la briga di sistemarli, e lui non aveva con sé il solito gel che usava per appiccicarseli in fronte.
Ma così gli stavano davvero meglio, arruffati, che gli ricadevano sul viso, aveva l'aria del bello e dannato in quel modo.

Sussultai...da quando pensavo che Malfoy era bello?

- Sei in vena di complimenti, Granger? -

Sbuffai riprendendomi dalle mie strambe osservazioni.

- Come no -

Avevo trovato un paio di Motel dalle parti di Brooklyn a poco prezzo, non erano il massimo ma noi non avevamo molti soldi quindi dovevamo arrangiarci.

Mi ero segnata nomi e indirizzi e ora dovevo trovare qualche appartamento.
L'avevo capito subito quando la McGranitt mi aveva convocato, non saremmo stati via una settimana o due, ma molto di più.

Mi alzai dalla mia postazione.

- Vado a prendere qualcosa da bere - dissi.

Malfoy si limitò ad annuire e mi allontanai.
Eravamo ancora in pieno jet leg, se si poteva dire nel nostro caso, e non avevo ancora ben capito quante ore erano effettivamente passate tra qui e Hogwarts e mi stava venendo fame.

Mi avvicinai al bancone e ordinai un cornetto con cappuccino anche se erano ormai le 11 passate.

- Per caso sa se ci sono appartamenti in affitto a poco prezzo? - chiesi alla barista.

- No, non in questa zona almeno - mi rispose - Prova a vedere su i siti immobiliari -

- Ho cercato ma non ho trovato nulla -

- Non saprei come... - iniziò ma una voce alle mie spalle la interruppe.

- Cerchi un appartamento? -

Mi voltai e sussultai, guardando il mio interlocutore dalla testa ai piedi: jeans sbiaditi e strappati alle ginocchia, fianchi stretti, spalle larghe, felpa blu, lineamenti del viso definiti, capelli neri, folti e scompigliati, alto forse 1 e 85/90, e due incredibili occhi verdi che ricordavano i colori del mare.

Inclinò il capo e mi fece un sorriso furbo.

- No, non sei di qui - disse.

Lui aveva decisamente l'accento marcato.

- Da cosa lo vedi? - dissi mettendomi le mani sui fianchi per fronteggiarlo anche se sentivo il viso andare a fuoco.

Doveva essere colpa dei suoi occhi magnetici.

- Dall'accento? Dal fatto che cerchi un appartamento a poco prezzo a New York? - mi chiese, anche se più che una domanda sembrava sarcasmo.

- Ci sto provando! - esclamai.

Lui ridacchiò e scosse il capo.

- Ci provi male... -

- Hermione! Mi chiamo Hermione Granger -

- Hermione è - disse il mio nome lentamente passandomi una mano sul mento con fare pensieroso.

Mi irritava! Aveva qualcosa, forse nello sguardo o meglio nelle sue espressioni che mi mandava in bestia.

Non aveva nulla a che fare con il comportamento delle persone a cui ero abituata.

Il tono canzonatorio poi, quando mi aveva detto che non ci stavo riuscendo affatto...ma chi si credeva di essere?
Io ero intelligente, sveglia e sapevo moltissimi cose, sicuramente più di lui!

- Tu! - esclamai - Chi pensi di essere per trattarmi così? Non sai nulla di me e se ti credi migliore ti sbagli di grosso! -

- Ehi ehi, calma furia - disse ridacchiando - Stavo scherzando -

- Non è divertente - replica offesa, incrociando le braccia sotto al seno.

- Invece si -

Spalancai la bocca per dirgliene quattro ma la sua risata mi interruppe, facendomi venire i brividi.

Sbuffai.
Quel tipo poteva anche essere irritante ma era davvero bello accidenti!

- Ti chiedo scusa - disse quando gli passò la ridarella - Non ho saputo resistere. Somigli alla mia ragazza in qualche modo e non ce l'ho fatta a fare il serio. Comunque mi chiamo Percy e mi sono intromesso nella conversazione perché forse posso aiutarti -

Non sapevo se ero più scioccata del fatto che fosse fidanzato e che aveva provato a flirtare con me, o del fatto che dopotutto quello che aveva detto volesse in realtà aiutarmi, o forse anche dal suo nome che era indubbiamente inglese anche se lui era Americano e lo spruzzava da tutti i pori.

- Aiutarmi...- dissi per niente convinta.

- L'appartamento - disse - Sto mettendo il vecchio appartamento della mia famiglia in affitto. Se può interessarti potremmo metterci d'accordo -

Non potevo perdere un'occasione del genere, avevo bisogno di quel posto, di un posto in cui potevamo stare al sicuro e nel caso difenderci.

- A che piano sta l'appartamento? Potrebbe interessarmi...ah - feci - Siamo in due, io e un..mh...amico -

- L'appartamento ha due camere da letto se non vuoi stare con il tuo amico - disse stringendosi nelle spalle - Allora? -


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