Epilogo

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Tre anni dopo...

Draco's pov

Quando aprirono il portone di Azkaban dovetti resistere all'impulso di chiudere gli occhi per la luce.

Tre anni là dentro non erano stati il massimo e in cella la luce era scarsa ed entrava solo per due ore al giorno, vista la posizione.

Ero stato fortunato, mi ero fatto solo tre anni in prigione, al contrario degli altri Mangiamorte che si dovevano fare l'ergastolo, ma come avevo detto non era stata l'esperienza migliore della mia vita, sicuramente era stato meglio di quando ero con Voldemort, quello si.

- Fuori ragazzino, prima che cambiamo idea - mi disse il guardiano della prigione.

Uscii sospirando e strofinandomi i polsi scorticati.

Oltre alla solitudine, perché non potevamo uscire dalla cella singola, oltre alle porzioni ridotte di cibo e il buio quasi perenne, ci tenevano in catene a mani e piedi là dentro, come se potessimo sfondare la porta pesante e in metallo della cella.

Mi avevano dato tre anni grazie all'influenza della McGranitt a cui dovevo gran parte della mia vita.
Aveva insistito dicendo che ero minorenne quando i miei genitori, o meglio mio padre, mi aveva costretto a diventare un Mangiamorte e non avevo avuto scelta.
Era poi diventata la mia tutrice quando mi avevano condannato e lei, e solo lei, aveva avuto il permesso di venirmi a trovare, una volta al mese, in prigione.

Ovviamente, ogni volta, le avevo chiesto di Hermione.

Già, dopo tre anni in prigione, da solo, non mi era passata nemmeno lontanamente.

Ero ancora innamorato di lei, anche se ero sicuro che era andata avanti in quegli anni.

La professoressa mi dava sempre la stessa risposta: Hermione era arrabbiata con me per averla ingannata  e non era tornata più a scuola, in Inghilterra.
Era rimasta in America e non aveva intenzione di tornare.

La mia domanda ora, era che cosa avrei fatto.
Sicuramente per me non c'era lavoro lì; ero un Mangiamorte, un Malfoy ed ero stato per tre anni ad Azkaban.
E molti erano convinti che chi usciva da lì, usciva da pazzo.

Fortunatamente ero rimasto sano di mente.
Tranne per la cosa di Hermione, ma per quello davo ancora la colpa a Will Solace, per quella parte della mia pazzia.

La McGranitt aveva detto che mi sarebbe venuta a prendere appena fossi uscito e avremmo visto come muoverci da lì in poi, anche se non sapevo come, visto che Azkaban si trovava nel bel mezzo del mare e sarebbe dovuta venire con la scopa, che io non potevo usare visto che per tre anni le catene mi avevano bloccato il flusso di magia e non l'avrei recuperata facilmente.

Sicuramente non mi aspettavo quello!
C'era una nave da guerra sulla sponda dell'isola.

- Ma...che...- feci scioccato.

Perché quella non era una nave che apparteneva al nostro mondo.

- Ehilà sono qui per vedere se sei ferito! - urlò proprio Will Solace a bordo della nave, ridendo.

- TU! - esclamai indicandolo - Non mi faccio fare un bel niente da te -

- Ne avrai bisogno tra poco - disse tutto allegro.

La vidi quando mi ritrovai a terra.

Mi arrivò da dietro, chiaro segno che era appartata da qualche parte, mi afferrò il braccio, lo ruotò, facendomi andare dietro tutto il resto del corpo e mi sbattè sul terreno.

- Degenerato! Idiota! Come hai osato pugnalarmi alle spalle! - mi disse Hermione infuriata.

- Esagerata - risposi - Volevo solo tenerti fuori dai miei casini -

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