...e rischio di morire

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Draco's pov

- Perché? Per quale stramaledetto motivo devi essere così violento? - chiese la ragazza che avevo provato a rimorchiare nel locale.

Mi ero preso un bel pugno in faccia che mi aveva messo KO. L'altra volta che ero stato colpito con un pugno in faccia era stato da parte di Hermione ma oltre ad un leggero dolore non era successo nulla.
Il pugno del fidanzato della ragazza bionda mi aveva steso.
Mi ero risvegliato sul retro del locale, in una stanza riservata al personale e ora mi premevo del ghiaccio su metà del viso, mentre la bionda e il fidanzato discutevano.

- Aveva le sue mani su di te! - esclamò lui.

- Ma va'! - fece lei - L'ho fatto apposta ma non mi aspettavo che lo avresti preso a pugni, da quando hai cominciato a non mantenere la pazienza? -

- Fatti due conti da sola, Annabeth - sbottò lui, poi mi lanciò un'occhiataccia e rabbrividii.

Non mi facevo spaventare facilmente dopo che ero stato parte dei Mangiamorte ma quel tipo, lanciava occhiate pericolose e poi i suoi occhi mi inquietavano.
Anche io li avevo chiari quindi non dipendeva da quello, ma forse dalla tempesta che ci vedevo riflessa o be'...in effetti non è che li avessimo dello stesso colore.

- Scusati! -

- No! -

- Non fare il bambino Testa d'Alghe -

Testa che...?
Li fissai stralunato.

Sospirai.

- Non importa, aveva tutto il diritto visto che ci stavo provando con la ragazza - ammisi.

Odiavo dover ammettere di aver sbagliato e con la Granger lo dimostravo sempre, che non cedevo, ma... no, meglio assecondare quel tizio, visto anche che era il doppio di me, non in altezza ma sicuramente in muscoli.
E no, non volevo un secondo pugno, o anche un terzo.

- Almeno lo hai ammesso - disse il ragazzo - Anche se a questo punto non so se dartele di nuovo -

Sbuffai poggiando il ghiaccio sul tavolo.

- Senti amico, non cerco guai e sinceramente non ci avrei provato se sapevo che era impegnanta, senza offesa ma sicuramente non mi ha mostrato che era fidanzata, tutt'altro - dissi.

Giuro, per una volta non volevo provocare ed essere sincero anche se non era corretto quello che avevo detto su quella ragazza, però era vero che lei ci aveva provato, l'aveva anche ammesso due volte.

E niente, dovevo stare zitto e imparare che lì non stavo a casa mia e che, a quanto pareva, gli americani erano più suscettibili.

Mi presi un altro pugno e prima di sbattere la testa per terra sentii solo...

- Per tutti gli dei Percy! La vuoi piantare! -

                              ***

Hermione's pov

C'era qualcosa che non andava.
Uno era tardi e Malfoy non conosceva ne la città, ne le abitudini dei babbani.
Due...forse avevo fatto un incantesimo di allerta intorno a lui perché non mi fidavo e la mia magia mi aveva avvertito due volte del pericolo.

Non era grave, perché il mio incantesimo l'aveva rilevato lieve ma era due volte in meno di mezz'ora.

Forse era il caso di andarlo a cercare.
Non perché mi importasse ma perché la McGranitt me lo aveva affidato e non era il caso di farlo secco al primo giorno di fuga.

Che razza di miglior studentessa ero altrimenti?

Decisi quindi di abbandonare lo studio dei libri che avevo preso sulla città, in biblioteca e attivai l'incantesimo di localizzazione che avevo lanciato a Malfoy assieme a quello di pericolo e cominciai a seguirlo.

Mi ritrovai in poco tempo in un pub non troppo distante dal Motel in cui alloggiavamo.

Il posto era pieno, c'erano parecchi ragazzi ma anche adulti che probabilmente si concedevano una serata di pausa dal lavoro del giorno.

Mi guardai intorno ma non vedevo Malfoy da nessuna parte.
Controllai la bacchetta che avevo nascosto tra la maglia e il jeans.

Non era possibile che l'incantesimo era sbagliato, l'unica opzione era che quel cretino di Malfoy si era reso conto che glielo avevo messo addosso e se lo era tolto, se per dispetto o altro non ne avevo idea.

O forse era davvero qui ma non lo vedevo per qualche motivo, dovevo tirare fuori la bacchetta senza farmi vedere dei babbani.

Andai verso i bagni e attivai l'incatesimo. La traccia finiva dietro ad una porta con scritto riservato.

Era possibile che ci avessero trovato?
No.
Che Malfoy si fosse messo nei guai con i Babbani?
Si.
Che lui stesso stava tramando qualcosa?
Non era da escludere.

Quindi feci l'unica cosa, non del tutto sensata, che mi passò per la testa.

- Bombarda! - esclamai verso la porta.

Quella esplose alzando polvere e detriti, impedendomi di vedere che cosa c'era oltre la porta.

Sentivo tossire e delle voci e alzai di nuovo la bacchetta per prepararmi a colpire in caso di pericolo ma non ne ebbi il tempo: vidi una figura avvolta nella polvere avanzare, qualcosa di lungo che brillava e subito dopo venni sbattuta contro la parete, persi la presa sulla bacchetta e mi ritrovai con una spada premuta sulla gola.

Alzai gli occhi e ne incrociai un paio che conoscevo e un volto che non mi era sconosciuto.

- Tu! - esclamai.

- Ma che Ade... -

Poi mi lasciò andare, indietreggiando.

- Che ci fai qui ragazza inglese? - mi chiese facendo sparire la spada che aveva in mano.

- Quella era una spada? - chiesi.

- Non dovresti fare troppe domande in un territorio che ti è sconosciuto - disse incrociando le braccia al petto.

Scossi il capo, basita e continuai a fissarlo.

Quello che mi aveva attaccato, che mi aveva puntato la spada alla gola non era altri che Percy, il proprietario dell'appartamento che sarei dovuta andare a vedere il giorno dopo...

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