Draco's pov
Avevo constatato che odiavo non riuscire a metabolizzare le cose, o semplicemente odiavo ricevere determinate notizie appena sveglio e nel mentre capire che cosa mi era successo il giorno prima.
E no, non aveva nulla a che fare con il fatto che avevo baciato Hermione Granger e ci avevo fatto sesso.
Dovevo seriamente farmi due chiacchiere con l'amico di Percy e capire che caspita mi aveva fatto.
Anche se per il momento non era la priorità, almeno non per Hermione, a quanto sembrava.
In casa nostra erano arrivate altre persone e Granger aveva preso il cipiglio da battaglia e cercava di capire quello che aveva scoperto Annabeth e come ci saremmo dovuti comportare da lì in avanti.
E io mi stavo stancando di essere un ricercato.
- Quindi per te dovremmo limitarci ad aspettare - stava dicendo Annabeth fissando il suo ragazzo.
- Perché vorresti andare a caccia? - chiese Percy - Dobbiamo proteggere loro due mica sfidare i loro aguzzini -
La bionda lo fissò e gli mise le mani sulle spalle.
- Che ti succede Percy? Di solito sono io quella che prepara piani difensivi e tu quello che attacca...mi sembri posseduto - disse la fidanzata.
Il tipo con i capelli neri e gli occhi scuri che si era presentato come Nico Di Angelo ridacchiò.
- Dai Annabeth...pensi davvero che non ha niente in mente? Io comincio a preoccuparmi - fece - Da quanto in qua Percy aspetta e basta? -
Lo fissammo, io, la sua ragazza, Hermione, e gli altri due che erano con loro di cui non ricordavo bene i nomi; una ragazza con la carnagione scura e i capelli del colore del cioccolato e un tipetto basso, magro e il sorriso da folle.
Percy guardò me e si avvicinò, mi mise un braccio intorno alle spalle e lo guardai preoccupato.
- Da quanto in qua Chirone gli affida imprese delicate come queste mi chiedo io - borbottò Annabeth con un sospiro.
- Sarà divertente - disse il tipetto folle.
- A te è divertente anche guardare uno squalo che mangia una persona Leo - disse la ragazza.
- Naa quello è più da Percy -
- Sta tranquillo Draco, non permetterò che ti catturino nel mio territorio - mi disse Percy - Ai miei amici ci tengo -
Lo guardai con la coda dell'occhio.
Amici...mi considerava suo amico anche se lo conoscevo da poco, aveva deciso che la mia protezione era la sua priorità ed era strano per me.Ad Hogwarts avevo avuto due ragazzi che erano "miei amici", ma non ero stupido, sapevo che stavano con me perché facevo il forte, perché ero un Malfoy e perché avevo il rispetto di tutti perché il mio cognome faceva il suo effetto.
Ma Percy era diverso: non gli fregava chi ero e anzi mi aveva conosciuto come un ricercato e stava lo stesso dalla mia parte, mi stava aiutando, mi aiutava e mi aveva insegnato qualcosa sulla difesa senza chiedere nulla in cambio.- E poi...se restiamo fermi in un luogo sarà più facile che ci trovino - disse di punto in bianco lasciandomi andare - Cioè insomma, sono già arrivati a New York sarà questione di giorni o ore prima che arrivano a te -
- Aspetta cosa? - si intromise Hermione - Io faccio tutta quella fatica per non farlo prendere e il tuo piano di protezione è quello di usarlo come esca? -
Percy le si avvicinò ad un palmo dal naso e la sovrastò con la sua altezza nettamente maggiore rispetto a quella di Granger.
- Sei preoccupata streghetta? - chiese con fare canzonatorio.
- A chi hai dato...come osi! - esclamò Hermiome estraendo la bacchetta.
Nessuno dei presenti fece una mossa.
La guardai: era furiosa come non l'avevo mai vista, ma erano anche visibili i segni di stanchezza sul suo viso. Cominciavo a pensare che il suo era solo un crollo emotivo e anche se gliene avevo dette di cotte e di crude lei aveva ragione, aveva rinunciato a parecchio per proteggermi e ora Percy gli stava facendo crollare tutto quello che aveva fatto.
Ero scioccato, questo si, ma ero più preoccupato della reazione che stava avendo Hermione.
Lanciò un incantesimo prendendo in pieno Percy ma, invece di lanciarlo dall'altra parte della stanza come sarebbe dovuta andare, lo fece solo barcollare e indietreggiare di un paio di passi.
Lo guardai sgranando gli occhi e notai che Hermione ebbe la mia stessa reazione.
- Ma...cosa... -
Annabeth scosse il capo con un sorriso strano sul viso.
- Visto? I vostri incantesimi non funzionano su di noi - disse Percy allargando le braccia - Se ci attaccano non avranno possibilità, quindi si, Hermione, voglio che il tuo ragazzo faccia da esca perché non voglio guai nel mio territorio -
- Vedi? Chirone ha fatto bene ad affidargli il compito - disse Nico.
- No invece! Percy è un pericolo pubblico, ci farà ammazzare a tutti! - sbottó Annabeth - La riuscita del piano è praticamente al 3% -
Li guardai senza ben sapere cosa pensare...ero davvero sicuro di volermi affidare ad un piano del genere? Uno pieno di lacune così?
Non avevo la certezza che una volta che avessi fatto da esca mi avrebbero davvero salvato.- Allora il piano è questo... -
E Percy cominciò a spiegare per filo e per segno la sua idea, che per me era sempre più folle.
Ma la mia domanda era: le guardie del Ministero ci sarebbero davvero cascate?Alla fine della spiegazione guardai l'unica persona di cui mi importava l'opinione.
- Tu sei pazzo, completamente pazzo - borbottò Hermione per poi andarsene nella sua temporanea stanza.
La guardai sparire nel corridoio e mi arrivò uno schiaffo dietro al collo che mi fece sussultare.
Mi voltai incontrando lo sguardo cupo di Percy.- Va, ha bisogno di te - mi disse - Devi farle sapere che andrà bene, deve saperlo da te o non funzionerà -
- Non ha bisogno... - mi fermai - ...E comunque perché vuoi che lei mi consegni al Ministero? -
Mi fece un sorriso tirato.
- Non devono sapere che quella ragazza per te conta qualcosa e io ti voglio lucido e pronto a reagire se dovesse andare storto il piano -
Poi mi diede una spinta verso il corridoio e mi fece l'occhiolino per invitarmi ad andare....
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Indelebile
FanfictionConoscete tutti la storia in cui Draco Malfoy è costretto a far parte dei Serpeverde a causa della famiglia...ma dopo cosa è successo? Qual'è stata la conseguenza delle sue scelte? Ad Hogwarts è l'ultimo anno e il Ministero della Magia ha deciso di...