In fin dei conti...sei importante

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Hermione's pov

Era frustrante, mi faceva incazzare...dopo quella fatica, dopo quello che avevo fatto e non, dovevano mandarmi al diavolo tutti gli sforzi.

Questa era la verità, quello che mi faceva incazzare più di tutto. Non aveva nulla a che fare con quello stupido di un Malfoy o del fatto che stavo per rischiare la sua vita, non mi importava affatto di quello che gli avrebbero fatto.

E la parte peggiore era che non potevo oppormi, non potevo farci nulla, Percy era forte, lo avevo sospettato e ne avevo avuto la conferma, mettermi contro di lui non era poi così saggio.
Forse l'unica cosa che mi dava un minimo di speranza era che proprio perché Percy era forte, forse non sarebbe successo nulla a Draco.

E fu proprio quest'ultimo ad entrare nella mia stanza senza bussare.

Malfoy si chiuse la porta alle spalle e mi guardò di sfuggita, imbarazzato.

- Non...mh...non abbiamo avuto modo di parlare di quello che è successo...ma non penso sia il momento - disse accigliandosi.

Scossi il capo.

Non era decisamente il momento e lo sapeva benissimo però...

...forse non avremmo avuto modo di parlarne in futuro.

Draco sospirò.

- Quello che sto cercando di dirti è che...forse Percy ha ragione ed è più sveglio di quello che pensiamo - disse decidendo di avvicinarsi a me - Insomma, mi devi consegnare tu...-

- È una pessima idea...non posso farlo - dissi interrompendolo - Ho promesso che non ti sarebbe successo nulla e che il Ministero non ti avrebbe preso, l'ho promesso alla McGranitt e non deluderei mai quella donna -

Vidi un lampo di delusione attraversargli gli occhi, ma fu solo un attimo che scomparve poco dopo, rimpiazzato da un sorriso beffardo che mi faceva saltare i nervi.

- Ovvio...la prima della classe non deluderebbe mai la professoressa - fece - Ma tanto non mi succederà nulla...diciamo che in qualche modo mi fido della abilità di Percy, tu no? -

Storsi la bocca alla sua affermazione che sapeva tanto di scherno ma non potevo ribattere, glielo avevo servito su un piatto d'argento dopotutto.

- È una tua convinzione Malfoy - risposi acida.

Lui alzò le mani in aria e sbuffò.

- Sei sempre stata abituata a fare di testa tua! A ragionare tu, a fare la mente del gruppo e non sei capace di fidarti degli altri - mi disse - Ok non fidarti delle abilità di Percy e i suoi amici perché non li conosci ma me? Non ti fidi di me, delle mie abilità? Sai che in fin dei conti non sono male come mago -

Mi ero soffermata un pó troppo sulla parte dove mi insultava per ragionare a mente lucida e a collegare cervello e bocca.

- Fidarmi di te? Non ti affiderei nemmeno il mio gatto figurati la mia vita! Non sei il massimo dell'affidabilità Malfoy - sbottai.

Mi ero avvicinata al suo corpo senza rendermene conto durante la sfuriata e vidi il suo volto contorcersi per la rabbia.
Mi afferrò con una mano per la nuca e con l'altra dietro la schiena, mi costrinse ad indietreggiare e sbattei contro il comò.
Sgranai gli occhi, ero di nuovo intrappolata dal suo corpo.

- Sono inaffidabile ma quando ti ho baciato ogni centimetro di corpo, quando sono entrato dentro di te e ti ho preso contro il materasso non sembravi così diffidente - mi disse con voce roca e tagliente.

Deglutii.

- È...un discorso diverso - borbottai.

Mi ignorò e piantò le sue labbra sulle mie, di nuovo e di nuovo non riuscii a resistergli, a fermarlo.

Entrò prepotente con la lingua nella mia bocca e lo lasciai entrare, lasciando che cominciasse a giocare con la mia, mi affondò le mani nei capelli e mi spinse la schiena facendo scontrare i nostri bacini.
Il mio corpo reagì subito al suo contatto, alle sue mani. Mi era bastata una leggere spinta, una pressione per riconoscere quel corpo e quel tocco che avevo avuto modo di toccare e assaporare solo un'altra volta.

Si staccò da me e mi guardò con rabbia, indietreggiando.

- Sei incoerente Granger, oltre che bugiarda - mi disse dandomi poi le spalle e fece per uscire dalla stanza - Attieniti al piano e basta, io voglio seguire il piano di Percy, non causare problemi che non sono necessari -

Poi se ne andò lasciandomi scioccata, sia per le sue parole che per il bacio bollente che mi aveva dato poco prima.

                              ***

Percy's pov

Draco entrò in cucina con la faccia scura e l'aria di uno che stava combattendo la sua guerra interiore.

E io personalmente ne sapevo qualcosa, di guerre interiori e di scelte pesanti. E lui stava affrontando la stessa cosa e il problema principale era lo stesso mio in questi casi: una ragazza.

- Non ti ha dato retta? - chiesi.

- Non è quello...solo...forse mi importa di lei più di quanto dovrei - mi rispose sedendosi alla sedia di fronte a me - Comunque io ci sto con o senza la Granger, mi sono rotto di fare il ricercato -

- Come vuoi - dissi e mi trovai costretto ad aggiungere - Se lei non parteciperà al piano farò in modo che non le succeda nulla, così starai più tranquillo -

Annuì leggermente ma non era poi tanto convinto, glielo leggevo in faccia.

Sospirai.
Dovevo essere sicuro al cento per cento che fosse con me, che fosse convinto di quello che stava facendo, se era pronto. Se fosse stato distratto, se non era in grado...potevo rischiare il completo fallimento del piano, ed era una cosa che non avrei tollerato.

- Sei con me o no, Draco Malfoy? - chiesi.

- Ti ho detto... -

- Guardami negli occhi e dimmi che ci sei altrimenti non ti credo -

Alzò lo sguardo e puntò i suoi occhi chiari nei miei e, stranamente, una cosa che gli diedi atto, sostenne il mio sguardo.

Rilassai i muscoli, era pronto, potevo fidarmi di lui.


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