1. JACE

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Casa mia è piena di deficienti.
E come se non bastasse, si tratta di deficienti mascherati. Cosa che mi rende ancora più difficile riconoscere metà delle persone che vorrei rimproverare per le loro cazzate. A partire dai bicchieri lasciati su ogni ripiano della cucina fino alle ciotole di patatine rovesciate ovunque sul tappeto e sul divano. Il mio fottuto divano.

Le luci sono così basse e i neon talmente colorati che non posso evitare di andare a sbattere contro un paio di tavolini prima di raggiungere l'imbecille mascherato numero uno della festa.

«Uno di questi giorni ti farò pulire il pavimento con la lingua così a fondo da farlo brillare» dico al mio migliore amico, a mo' di saluto «Vedremo se ti verrà ancora voglia di gocciolare per terra» ringhio, appoggiandomi all'arco della cucina e guardando il suo bicchiere lasciare una fastidiosa pozza d'acqua ai suoi piedi.

Taylor scoppia a ridere, alzando gli occhi al cielo e leccando il bordo di plastica del suo bicchiere. Come se quel semplice gesto potesse sostituire l'utilizzo di uno straccio.

«Ciao anche a te raggio di sole» la benda nera sul suo occhio si sposta appena quando mi rivolge un sorriso beffardo, leccando nuovamente quel dannato pezzo di plastica «Visto? Tutto risolto»

Faccio una smorfia «Non che io non abbia fiducia nelle abilità della tua lingua, ma dubito fortemente che quello...» commento, indicando la sua bocca «... Sia sufficiente»

Piegando la testa di lato, Taylor si apre in un ghigno malizioso «La mia ragazza non la pensa così»

Un colpo di tosse attira la mia attenzione proprio mentre Hailey compare al suo fianco, l'espressione fintamente disgustata sotto il trucco da pirata. Perfettamente coordinato a quello del mio amico. «La tua ragazza la pensa decisamente in modo diverso» dichiara, lanciandomi uno sguardo tagliente «Per quanto detesti essere d'accordo con lui»

Ricambiando lo sguardo, mi stringo nelle spalle. Io ed Hailey stiamo ancora cercando il modo di fare conversazione senza saltarci alla gola, e per il momento si può dire che siamo ancora ben lontani da quell'obbiettivo. Anche se devo riconoscere che ultimamente abbiamo fatto diversi passi avanti. Non ci piacciamo ancora, questo è palese, ma Taylor è pur sempre il mio migliore amico, quindi sto provando a fare del mio meglio.

«Sentimento reciproco tesoro, come sempre» commento secco.

Ok, forse non sempre del mio meglio.

Taylor alza gli occhi al cielo, abitudine fastidiosamente acquisita dalla sua ragazza, e la benda da pirata si sposta ancora più in alto.

«È una festa Jace, smettila di fare la donna di casa» ribatte con uno sbuffo, afferrandomi una mano e posizionando con forza il suo bicchiere tra le mie dita «Ubriacati e fai baldoria. Alle pulizie potrai pensare domani»

Alzo un sopracciglio «Baldoria?» ripeto sarcastico, osservando il liquido chiaro galleggiare sotto il mio sguardo «Sul serio?»

«Sul serio» risponde senza esitazione, gli occhi scuri che mi invitano a fare come dice.

Trattenendo una risata di fronte alla sua determinazione, scuoto la testa e mi scolo il drink misterioso in un colpo solo. Non batto ciglio nemmeno quando il bruciore dell'alcool mi risale la gola, scaldandola velocemente e regalandomi un senso di pace istantanea.

Il sorriso di Taylor si apre ancora di più quando mi appoggia una mano sulla spalla «Meglio?»

Rilasciando un sospiro di sollievo, sorrido a mia volta «Meglio»

«Voi due avete dei seri problemi» la voce di Hailey sovrasta la musica mentre torna nel mio campo visivo, i capelli ramati una massa di onde morbide sulle spalle «Ora che abbiamo ristabilito l'ordine mondiale possiamo andare a fare rifornimento?» chiede, girandosi verso Taylor con aria impaziente «Jace non è l'unico ad aver bisogno di bere questa sera»

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