5. JACE

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«Cosa vuoi mangiare?»

Taylor apre la credenza e comincia a frugarci dentro, come se potesse comparire magicamente del cibo sugli scaffali ormai mezzi vuoti.

Ieri avremmo dovuto fare la spesa, ma ce ne siamo completamente dimenticati.

O meglio, lui se n'è dimenticato.

Per quanto mi riguarda io faccio già la mia parte pulendo la casa in continuazione dalle loro schifezze, costantemente sparse ovunque.
La cucina è il regno di Taylor e ricordarsi di fare la spesa dovrebbe essere il suo compito. Io pulisco e lui cucina. Semplice.

Luke e Dean beh... devo ancora capire quale sia il loro contributo qui dentro a parte fare casino e spazzolarsi tutto quello che trovano in frigo.

«Mmm... pasta?» propongo, sedendomi su uno degli sgabelli della penisola di marmo. Nel farlo, mi tolgo il cellulare dalla tasca e lo metto sul tavolo.

«Finita» dichiara, spostando vari contenitori per guardare meglio.

Appoggiando i gomiti sul marmo freddo, provo a pensare a qualcos'altro.

«Cotoletta?» chiedo, grattandomi la guancia «È tanto che non mangiamo un po' di carne»

Taylor emette un sospiro «Non c'è»

«Riso in bianco?»

Chiudendo l'antina della credenza, Taylor scuote la testa e si gira verso di me.

Non posso fare a meno di sbuffare «Senti, cosa me lo chiedi a fare se non c'è niente?»

A questo punto, non riesce a trattenere una risata «Beh, non proprio niente» dichiara, voltandosi di nuovo e aprendo uno dei cassetti in basso per l'ennesima volta «Abbiamo una scatoletta di tonno e... dei cerali al cioccolato» dice con una smorfia, tornando a guardarmi.

Piego la testa di lato, inorridito al solo pensiero di quell'abbinamento «Il pranzo dei campioni» commento schifato.

Taylor scoppia di nuovo a ridere ed io alzo gli occhi al cielo.
Dio, detesto l'idea di aver preso questa fastidiosa abitudine da lui ed Hailey.

Sto per chiedergli di mandare un messaggio a Luke con la lista della spesa quando il mio telefono prende a vibrare sul tavolo, poco distante da me. Lo schermo si illumina, portando alla luce una foto di me e mio padre in montagna, nel bel mezzo di una nevicata.

Accetto la videochiamata e mi porto il telefono all'altezza del viso, in modo da inquadrarmi perfettamente.

«Ciao papà'» non appena mio padre compare sullo schermo mi accorgo che non è da solo «Ciao mamma» dico con un sorriso, sistemandomi meglio sullo sgabello.

Da quello che posso vedere sono entrambi seduti sul divano, cosa parecchio inusuale per loro. Di solito durante il giorno sono in giro per affari o a fare delle visite agli hotel, ma oggi sembra che siano in totale mood relax.

«Ciao tesoro» è la mamma a parlare per prima «Come stai? Le lezioni tutto bene?» domanda, avvicinandosi allo schermo per vedermi più chiaramente.

«Il solito, tutto bene» dico, non riuscendo a dire altro prima che Taylor mi sovrasti con la sua voce.

«Salve signori Evans!»

Mio padre lo riconosce subito, e un sorriso si fa velocemente strada sul suo volto «Taylor, che piacere!» esclama divertito, non appena il mio amico mi raggiunge per salutarli di persona «Come vanno gli allenamenti? Sempre sul pezzo spero»

«Certamente» dichiara lui solenne, mettendomi una mano sulla spalla «Continuo a fare il culo a suo figlio se è questo che vuole sapere»

Mentre i miei scoppiano a ridere, mi scrollo la sua mano di dosso e gli lancio un'occhiataccia «Nei tuoi sogni forse» ribatto, guardando Taylor allontanarsi dall'inquadratura per andare di nuovo verso il lavandino «Lascialo stare papà', deve ancora mangiare» dico a mo' di spiegazione «Quando ha fame gli vengono le allucinazioni»

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