Dopo aver guardato l'ora per la sesta volta nel giro di cinque minuti, mi alzo dal divano e comincio a camminare avanti indietro. Controllo persino il calendario sul telefono, per essere sicuro che il giorno sia oggi. E lo è.
Ma allora dove diavolo è finita?
Ho detto ad Alex di presentarsi al mio appartamento per le cinque, ma di lei ancora nessuna traccia. I ragazzi staranno fuori al massimo per un'ora e mezza, quindi le conviene darsi una mossa o mi toccherà riorganizzare l'incontro per un altro giorno. Cosa che mi scoccerebbe parecchio.
Dio, se non si trattasse della migliore amica di Hailey potrei fare tutto alla luce del sole. Mi chiuderei in camera mia e fingerei che si tratti di una semplice scopamica. Invece mi tocca fare tutto di nascosto, per evitare che quella rossa maledetta mi si rivolti contro come una cazzo di lince con la rabbia.
Per non parlare di Taylor. Gli ho detto di aver trovato un'altra ragazza, scartando totalmente l'idea di chiedere ad Alex.... Cosa che ovviamente è una bugia bella e buona. Se mi scoprisse sono certo che me la farebbe pagare cara, e non ho intenzione di mettere alla prova la sua indole vendicativa. Quando vuole ci si sa mettere fin troppo bene.Ad ogni modo, da quello che ho capito, anche Alex vuole tenere tutto segreto. Del resto, tra il suo odio per me, e quello che penserebbe Hailey se lo venisse a scoprire, capisco perfettamente perchè abbia il mio stesso interesse ad occultare tutta questa storia.
Guardo ancora il telefono e impreco di nuovo. Dove stracazzo è?
Sto per mandarle un messaggio e dirle di non venire, quando due colpi si abbattono sulla porta e rimbombano nel salotto deserto.
Raggiungo l'entrata con due falcate ed apro la porta, l'espressione dura come la pietra.«Sei in ritardo» dico, prima che possa anche solo pensare di aprire bocca.
Alex storce il naso e si porta il polso davanti agli occhi. Il piccolo orologio d'acciaio luccica sotto le luci bianche del soggiorno «Sono le cinque e zero sei»
«E l'appuntamento era alle alle cinque in punto» ribatto secco, dandole le spalle e dirigendomi verso il divano. Mi ci lascio cadere sopra e la fisso, ancora in piedi sul pianerottolo «Non possiamo rischiare di essere scoperti, e lo sai» le faccio notare con stizza «Quindi la prossima volta vedi di arrivare in orario»
«Primo» sentenzia la bionda, alzando una mano nella mia direzione «Non sono in ritardo. Sono sei cazzo di minuti, quindi vedi di darti una calmata» dichiara con una smorfia di puro fastidio, entrando in casa e chiudendosi la porta alle spalle «E secondo» aggiunge, tornando a guardarmi dritto in faccia «Dammi ordini un'altra volta e ti faccio pentire di essere nato»
Ricambio lo sguardo di fuoco e mi stringo nelle spalle «Non potrei mai pentirmi di una cosa del genere» affermo, affilando un sorriso malizioso «Quel giorno è stata una vittoria per tutto l'universo femminile»
Alex spalanca la bocca, e per un attimo credo di averla lasciata senza parole. O persino di averla indispettita. Invece, con mia grande sorpresa e rammarico, scoppia a ridere. Una risata fragorosa e di tutto cuore.
«Sai una cosa?» dice ironica «Penso proprio che te lo lascerò credere» ride ancora «D'altronde, sarà quello stesso universo a prenderti a calci in culo un giorno»
Alzo gli occhi al cielo. Se la crede decisamente troppo questa qua. E se lo dico io...
Quando non rispondo Alex scuote la testa, la coda bionda che oscilla da una parte all'altra, e io la osservo meglio.
Oggi indossa una semplice canotta bordeaux e dei jeans chiari, appena scoloriti sulle ginocchia e sfilacciati all'altezza delle caviglie. Le converse sono dello stesso colore della maglia, abbinandosi perfettamente al resto dell'outfit, mentre l'orologio d'acciaio riprende la cavigliera che spunta da sotto i jeans. È come se, perfino quando si tratta di un abbigliamento casual, Alex si rifiutasse di lasciare tutto al caso.
Si sa vestire, questo glielo devo. E credo sia l'unica cosa che abbiamo in comune.
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PROVA AD ODIARMI
RomanceJace Evans è il playboy per antonomasia. Biondo, occhi azzurri come il ghiaccio e stella della squadra di Hockey della scuola. Uno schiocco delle dita e qualunque ragazza cade ai suoi piedi, estasiata di provare l'esperienza migliore della sua vita...