PROVA AD ODIARMI

14. ALEX

Durante l'ora di biologia faccio del mio meglio per ascoltare il professor Stewart, ma la mia mente vaga in continuazione, impedendomi di restare concentrata.

L'evento di sabato è andato bene alla fine, nonostante la notizia bomba che ha quasi rischiato di farmi cadere la mascella sull'impeccabile pavimento di marmo. Jace è ricco. E non come la maggior parte dei ragazzini "puzza sotto il naso" di questa scuola. No, la sua famiglia possiede un'intera catena di Hotel di lusso. E anche se sono passati ormai due giorni dall'evento, faccio ancora fatica ad elaborare la cosa. Le domande che mi girano in testa sono molte, ma le principali penso siano solo due: perché Jace non vuole che nessuno sappia della sua condizione economica? E perché cavolo Hailey ne era a conoscenza e non mi ha detto niente?
Insomma, questo è proprio quel genere di segreto che devi giurare di non dire a nessuno e poi correre dalla tua migliore amica a raccontarglielo.
Ad ogni modo, sono comunque obbligata ad accantonare la delusione e la curiosità. Jace mi ha fatto promettere di non dirlo a nessuno, e se ne parlassi con Hailey si chiederebbe di sicuro come io faccia a saperlo. Non farei altro che insospettirla, ed è proprio quello che devo evitare.

Scuotendo la testa, decido di pensare a qualcos'altro. I genitori di Jace sono stati carinissimi con me. In effetti, mi chiedo proprio cosa centrino Robert ed Eveline con loro figlio, perchè per quanto mi riguarda non vedo alcuna somiglianza. Ad eccezione dei tratti fisici, ovviamente. I capelli biondissimi e gli occhi azzurri sembrano accumunare tutta la famiglia, così come la bellezza da togliere il fiato e il gusto nel vestire. Sono rimasta davvero colpita quando, una volta salita sulla macchina di Jace, ho notato il suo outfit. Se fino a quel momento avevo il dubbio che fosse stato lui a scegliere il mio Versace, non appena ho posato lo sguardo sul suo completo impeccabile, l'incertezza è sparita del tutto. Ogni cosa nel suo look, a partire dalla giacca scura, fino ai gemelli tirati a lucido sui polsini della sua camicia firmata Hugo Boss, gridava classe allo stato puro. E a meno che non tenga una personal stylist chiusa dentro all'armadio, deve aver fatto tutto da solo. Ammetto che sia stato un mezzo shock vederlo così diverso dal solito. Così elegante e posato, i capelli chiari spettinati ad arte con un pizzico di gel opaco... Sarebbe stato tutto perfetto se solo non avesse deciso di aprire bocca, ricordandomi il perché del mio odio nei suoi confronti. Odio che per la precisione, non è rivolto ad un altro biondino dall'aria tutt'altro che detestabile.

L'incontro con suo fratello è stato così caotico che per un attimo ho preso in considerazione l'idea di togliermi una scarpa e lanciargliela addosso. Fortunatamente non l'ho fatto, perché quando mi sono girata, la visione del suo volto è stata così inaspettata e piacevole da farmi quasi perdere i sensi. E non scherzo. Nate è di una bellezza disarmante. Di quelle che ti fanno tremare le gambe... o che te le fanno aprire all'istante.

Il telefono prende a vibrarmi nella borsa, interrompendo i miei pensieri sconci e riportandomi bruscamente alla lezione di biologia. Con un sospiro, allungo una mano all'indietro e afferro il cellulare praticamente senza guardare. È un messaggio di Hailey.

Hailey: I ragazzi danno una festa venerdì, ti va di venire?

Senza pensarci, digito subito la risposta.

Io: Passo grazie, devo proprio studiare

Sto per rimettere via il telefono quando vibra di nuovo, segnalandomi un nuovo messaggio.

Hailey: Di venerdì sera?

Sospiro. Era ovvio che non se la sarebbe bevuta.

Io: Se voglio rimettermi in pari, devo usare qualsiasi momento a disposizione

A quanto pare, Hailey deve detestare la sua lezione quanto me in questo momento, perché le sue risposte arrivano più tempestive delle notifiche degli sconti da Sephora.