03||COMPAGNI DI STANZA

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Mi ero svegliato prima del previsto, Matteo dormiva ancora, non vedevo l'ora di vederla, ero già pronto per gli allenamenti, non avevo intenzione di fare colazione, appeno il mio compagno di stanza si sarebbe svegliato lo avrei trascinato nel campo insieme a me, volevo passare un po' di tempo con lei prima che sarebbero arrivati gli altri.                               
Gli occhi del mio migliore amico si aprirono lentamente e finirono subito puntati su di me << Già sveglio? Come mai ? >> disse alzandosi, squadrandomi e notando che ero già pronto << Non dirmi niente, lascio stare, di prima mattina poi, l'amore... l'amore >> si lamentò dirigendosi in bagno, si affacciò cinque secondi dopo << Immagino che stai aspettando me sennò saresti già andato >> annuii, mi conosceva veramente bene, lo invitai a sbrigarsi, stavo fremendo dalla voglia di rivederla ma non sapevo che quel giorno avrebbe ritardato.
Sul momento Matteo fece storie perché gli stavo facendo saltare la colazione, il pasto più importante della giornata, come avrebbe fatto ad allenarsi senza, come avrebbe fatto a sopravvivere, risi e allora capì che non c'era storia, si vestì e mi accompagnò in quello che lui chiamò follia per tutto il tragitto dalla nostra stanza al campo. Non c'era nessuno, non era ancora arrivata, aspettai tutta la mattina, il campo iniziava a riempirsi ma di lei nessuna traccia, ci pensai anche durante l'allenamento e se le fosse successo qualcosa? Il mio amico cercò di rassicurarmi << Magari non riusciva a dormire stanotte perché pensava ad una certa persona e poi la mattina ha fatto tardi >>. Anche lei pensava a me, no non era possibile, mi vedeva come un amico. Mi girai verso l'entrata del campo e la vidi entrare, era venuta veramente, mi sorrise e mi salutò con la mano, io feci lo stesso. Si andò a sedere nel suo solito posto e prese il cellulare, non mi guardò per tutto l'allenamento se non qualche volta di sfuggita in risposta a un mio sguardo, era concentrata sul suo telefono.
Durante la pausa mi avvicinai a lei << Ciao, sei arrivata tardi oggi. Come mai? Sai mi hai fatto preoccupare >> era stato come togliere un peso << Mi dispiace, non volevo farti stare in pensiero, avevo avvisato mio padre che avrei fatto tardi ma effettivamente non ve l'ha detto, non riuscivo a dormire stanotte, mi capita spesso ma non mi capita quasi mai di svegliarmi tardi >> aveva ragione Matteo, era incredibile, non le chiesi il perché, la pausa finì e tornai ad allenarmi. Non volli dire a Matteo che aveva ragione, non mi piaceva dargli ragione.
Durante la pausa si era avvicinato anche Matteo a lei, voleva tanto sapere cosa stesse guardando sul suo telefono, non lo dovevo fare ma mi affacciai per vedere il suo schermo, che stava mostrando a Matteo dopo che aveva insistito e le aveva assicurato di non commentare e di non dirlo a nessuno, stava guardando delle mie foto, delle MIE foto, no forse le stava guardando per caso, era capitato, distolsi lo sguardo, feci finta di non aver visto niente.
L'allenamento era finito, posò il telefono vedendomi venire verso di lei << Oggi si fa una cosa diversa, ti faccio vedere l'hotel dove stiamo, così conosci meglio tutti >> gli proposi, mi sorrise << Non vedo l'ora >> stavolta fui io a sorridere. Mi cambiavo direttamente in camera e fu il primo luogo dove la portai << Ok, questa è la mia camera, la condivido con Matteo >>. Aprii la porta << Ciao >> disse imbarazzata anche avendo già avuto una conversazione con lui, Matteo le sorrise, li lasciai da soli, mi andai a cambiare, non so cosa si dissero ma appena tornai a petto nudo da loro Matteo fece una strana espressione verso Beatrice. Chiesi a lei di aspettarmi fuori, mi misi la maglietta e la giacca e parlai con il mio caro amico sicuro che avesse combinato un disastro << Che le hai detto? L'ho vista quell'espressione sai >> mi guardò confuso << Ehi ehi calma, non è successo niente, abbiamo semplicemente parlato o sei geloso >> rise ma io no << Facciamo che mi fido di te, andiamo non la voglio fare aspettare >> lo spinsi verso la porta << Voi andate, io arrivo >>. Era ancora lì, mi aveva aspettato.

~Beatrice's pov ~

Mi ritrovai Matteo davanti che mi sorrideva, colui che sapeva il mio piccolo segreto, Manuel ci aveva lasciato soli, io mi accomodai sul letto << Allora vogliamo parlare di quel segreto? >> mi invitò << No, solo amici, è questo che siamo >> chiarii << Non era questa la mia domanda ma comunque mi sembra meglio cambiare argomento >> mi raccontò dei momenti più divertenti passati con Manuel, era veramente simpatico quel ragazzo, capivo perché fosse il miglior amico di Loca, come lo chiama lui. Smisi di ridere quando lo vidi a petto nudo, mi intimó di aspettarlo fuori e io lo feci. Poco dopo lo vidi uscire << Scusami se ti ho fatto aspettare, vieni ti faccio conoscere gli altri anche se so che non faranno la stessa impressione di Matteo >> mi porse la mano, mi colpì come parlò di Matteo, dovevano essere molto amici. Mi fece conoscere tutti ma mentre parlavano riuscivo a guardare solo lui e le nostre mani unite. Erano una grande famiglia, ognuno aveva un ruolo preciso, una sua importanza e unicità in mezzo agli altri, mio padre aveva scelto bene, io ero molto contenta di farne parte.
Rimasi a cenare con loro, ero seduta tra Federico e Manuel, approfittai della situazione per conoscere meglio la persona alla mia sinistra mentre quella alla mia destra mi stringeva la mano ed era impegnata in una conversazione con l'amico Matteo, parlai con Fede tutta la sera, si può dire che eravamo diventati amici, scherzai con Matteo, anche lui diventato mio amico e parlai un po' con Manuel stringendo la sua mano per tutta la sera. Avevamo finito di cenare quando Manuel mi fece segno di andare fuori con la testa prima  di uscire, mi congedai da Federico e lo seguii, lo trovai fuori disteso su una coperta, appena avvertì la mia presenza si mise seduto e mi fece segno di accomodarmi, lo feci, mi sdraiai, lui invece rimase seduto, mi guardava, poi si distese e fece scivolare la sua mano sulla mia, passammo parecchio tempo così, ad osservare il cielo, le stelle che lo popolavano. Poi mi girai a guardarlo e lui fece lo stesso << Non ci sono molte stelle oggi vero? >> si avvicinava sempre di più, io mi limitai a sorridere. Eravamo sul procinto di baciarci quando arrivò un messaggio a Manuel, si girò per prendere il telefono << È Matteo, vuole sapere che fine ho fatto, non voglio farlo preoccupare, è meglio rientrare >> si stava per alzare quando lo fermai<< Restiamo un altro po', è così bello qui, rispondigli o si preoccuperà >> si distese nuovamente di fianco a me << Va bene, restiamo >> io ero impegnata a guardare il cielo e lui invece era nella stessa posizione di prima rivolto verso di me, gli girai la testa in modo che guardasse il cielo ma si girò di nuovo sorridendo appena lo lasciai. Presi il telefono per vedere che ora fosse, era tardissimo << Si è fatto tardi, dovrei andare >> mi alzai << È meglio se rimani qui visto l'orario, potremmo chiedere a tuo padre di farti rimanere a dormire qua >> si stava preoccupando per me << Va bene lo chiamo, tu inizia ad entrare, vai da Matteo >> cercai il numero di mio padre nella rubrica << No no, rimango qui finché non sono sicuro che avrai un posto dove dormire, se mai non potessi restare qui ti accompagno io a casa >> mi fece un sorriso e io ricambiai con un sorriso più grande. Chiamai mio padre e ovviamente accettò la nostra proposta, ci aspettava all'ingresso dell'hotel, io e Manuel rientrammo e scorgemmo subito la figura di mio padre una volta entrati << Eccovi, bene visto che le stanze sono tutte da due potremmo fare aggiungere un letto in qualsiasi >> mi guardò, aspettava una mia risposta forse, ma poi continuò << Vedo che ti trovi bene con Manuel, aggiungeremo il letto nella sua stanza >> l'idea non mi dispiaceva << Grazie papà >> lo abbracciai << Domani mattina presto passo da casa tua e ti porto i vestiti che ti possono servire >>. Manuel mi accompagnò nella loro camera, aveva già posizionato il letto, proprio di fianco a quello suo, salutai Matteo e andai in bagno, Manuel nel frattempo gli spiegò la situazione, li sentii anche ridacchiare, chissà cosa si erano appena detti. Uscii e li ritrovai già a letto, così mi stesi anch'io ma per quanto ci provassi non riuscivo proprio a prendere sonno.

~Manuel's pov ~

Appena rientrato in camera avevo raccontato tutto ciò che era successo in quella serata stellata al mio migliore amico e mi ero steso a letto, tranquillo e felice mi addormentai subito, prima di poterle dare la buonanotte. Mi svegliai subito, la sentii muoversi, mi girai nella sua direzione << Non riesci a dormire ? >> il suo sguardo si posò su di me, fece cenno di no con la testa << Dai vieni qua >> gli feci spazio nel mio letto e gli feci cenno di accomodarsi, lei si alzò << Come mai sveglio tu ? >> mi disse sussurrando, non volendo svegliare Matteo << Sai non sei poi così silenziosa >> scherzai mentre lei si sdraiava di fianco a me. Gli cinsi le spalle con il mio braccio, lei mi avvolse in un caldo abbraccio e posizionò la sua testa sul mio petto. Alzò leggermente il capo per guardarmi << Grazie >> mi diede un bacio sulla guancia, l'attimo dopo le nostre labbra si sfiorarono, avemmo entrambi paura che l'altro non lo volesse e tornammo alle posizioni di prima. Si addormentò subito, io la guardai un altro po' consapevole che tutto questo sarebbe finito, le baciai la fronte e mi addormentai abbracciato a lei.
Mi svegliai e ritrovai gli occhi di Matteo puntati su di me, cioè puntati su di noi, Beatrice dormiva ancora perciò non mi mossi dalla mia posizione, non volevo svegliarla. << Allora? >> chiese curioso il mio compagno di stanza << Non è successo niente di nuovo, non riusciva semplicemente a dormire >> gli spiegai << Se lo dici tu >>. Beatrice si svegliò.     

                      - Beatrice's pov ~

Aprii gli occhi e mi ritrovai il suo bel viso di fianco << Buongiorno >> mi salutò << Buongiorno Bella Addormentata >> la testa di Matteo fece capolino, << Buongiorno >> salutai entrambi. Liberai Manuel dal mio abbraccio ma non si alzò subito, lo vidi allontanarsi verso il bagno. << Preparati, andiamo a fare colazione, qualcuno me l'ha fatta perdere il giorno prima >> durante l'ultima parte alzò il tono della voce come se lo volesse sottolineare . Mi alzai, era stata la notte più tranquilla della mia vita, presi i vestiti poggiati sul mio letto, aspettai che Manuel uscisse ed entrai in bagno per cambiarmi, solo dopo realizzai, mio padre ci aveva visto dormire insieme...

M.L. Finalmente tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora