La mattina dopo mi risvegliai con un forte mal di testa e una strana sensazione, faticosamente e lentamente aprii gli occhi a causa della luce che penetrava dalla finestra aperta, solo dopo aver preso pienamente coscienza di dove mi trovassi capii di non aver dormito da sola. Mi voltai leggermente, lasciando andare la mano di Manuel, per poter osservare il suo viso, gli lasciai una carezza sulla guancia e mi alzai cercando di non svegliarlo, qualche minuto dopo avevo già lasciato Coverciano.
Solamente quando arrivai alla soglia di casa mi scontrai con la realtà fin ad allora nascosta dal dolce risveglio, Lorenzo eri lì ad aspettarmi ed era talmente sovrappensiero che sembrò non accorgersi della mia presenza, tanto che pensai perfino di andarmene e lasciarlo lì ad aspettare qualcuno che probabilmente non sarebbe arrivato << Bea >> la sua voce mi risvegliò dai miei pensieri e non accorgendomene accennai un sorriso << Mi dispiace davvero per ieri, non avrei dovuto >> la sua voce si arrestò non appena avvertì le mie braccia attorno al suo corpo, lo abbracciai, lo abbracciai perché sapevo di aver sbagliato, sapevo di averlo tradito, sapevo di averlo ferito << Entriamo >> dissi staccandomi e stringendogli la mano, ripesando per un momento alla mano che avevo tenuto nella mia per tutta la notte << Beatrice, noi dobbiamo parlare >> sospirò entrando, mi limitai ad annuire avviandomi verso la cucina << Era da anni che non ne avevo uno >> confessai dandogli le spalle tornando con la mente alle parole di Manuel 'Non potrai saperlo se non provi a parlargli' << Eppure ieri sono tornati improvvisamente, io non so dirti perché >> continuai cercando di controllare il tremore che alterava la mia voce << So già tutto Bea, non sono qui per questo >> mi voltai confusa asciugando una lacrima che era sfuggita incontrollata alla mia apparente tranquillità << Voglio parlare di noi >> aggiunse guardandomi dritto negli occhi e in quelle orbite marroni scorsi qualcosa che prima non avevo notato, qualcosa che mi confuse << Mi sento uno stupido, mi sento uno stupido a non averlo notato, eppure era lì davanti ai miei occhi >> disse disorientandomi ulteriormente << Vorrei che tu sia sincera con me. Sei innamorata di lui, Bea? Se tra voi non fosse finita noi non saremmo mai esistiti? >> percepii che stava per arrivarne un altro, proprio davanti al suo sguardo, e questa volta ne conoscevo benissimo il motivo: avevo paura, avevo paura di fargli del male, avevo paura di dimostrare nuovamente che ciò che credevo di me stessa fosse vero, che starmi alla larga fosse la giusta decisione, che amarmi fosse dannatamente complicato e significasse rimanere feriti. << Mi dispiace >> sussurrai mantenendo l'autocontrollo << Non devi scusarti, so che non hai nessuna colpa, non si può decidere di chi innamorarsi, insomma guardami io ne sono la prova, ed è ora che tu lo ammetta anche a te stessa, è di lui che hai bisogno, è da lui che corri quando tutto sembra andare per il verso sbagliato, è a lui che pensi quando siamo insieme ed è lui che vedo nei tuoi occhi >> si avvicinò sfiorando con la mano il mio volto << Ti voglio un gran bene Lorenzo >> dissi sinceramente sorridendo << Lo so >> mi rassicurò ricambiando il sorriso << Ed è per questo che devo lasciarti andare, Bea >> lo strinsi velocemente in un abbraccio, era la seconda volta che cercavo riparo tra le sue braccia << Non voglio perderti Lollo >> sussurrai nel suo orecchio, lo avvertii sorridere appena per il soprannome che ero solita usare quando eravamo due bambini << Non mi perderai, sono qui, non vado da nessuna parte >> rispose accarezzandomi la schiena << Sai credo che ci sia un motivo dietro il nostro incontro, il destino ha voluto darci una seconda possibilità >> confessò facendo un passo indietro << Lo credo anch'io >> concordai ripensando alle intere giornate di molti anni fa trascorse insieme << Ci stiamo lasciando? >> domandai dopo una breve pausa, schiarendomi la voce << Bea, non siamo mai stati veramente insieme >> rispose voltandosi e dirigendosi alla porta, non so con quale intento lo fermai << Lorenzo, se magari me lo avessi detto prima saremmo potuti essere qualcosa >> lui scosse violentemente il capo << No, Bea, sono sicuro che tu e Manuel in un modo o nell'altro vi sareste incontrati e tu ti saresti innamorata di lui proprio come adesso >> il destino, eh, lo stesso destino che ci aveva fatto rincontrare ora ci separava << Io, Lorenzo, io... non so cosa dire >> balbettai abbassando lo sguardo << Addio, Bea >> un attimo dopo ero di nuovo da sola.Bea, dove sei?
Mi ha lasciato
Cosa? Bea, stai bene?
Si, non è di me che devi preoccuparti Teo
Vuoi che venga da te?
No, no, voglio soltanto che Manuel non sappia nulla di tutto questo
Va bene, non ho alcun motivo per dirglielo quindi nessun problema
Matteo
Si?
Pensi che sia io il problema, che sia io ad allontanare tutti?
Bea, per favore, non dire così
Teo, ho fatto soffrire anche lui, anche Lorenzo sta male a causa mia
Vuoi spiegarmi esattamente cos'è successo e smetterla di darti la colpa di tutto
Ha detto che si sentiva uno stupido a non aver capito prima che io fossi ancora innamorata di Manuel, che noi due non eravamo mai stati veramente insieme, che il destino ci aveva fatti rincontrare ma non per questo motivo
Beh, penso proprio che lui abbia semplicemente capito come stanno le cose e si sia fatto da parte, non ce l'ha con te, Bea
Dovrebbe, lui dovrebbe avercela con me
Lui è innamorato di te e il fatto che tu non lo sia non cambia i suoi sentimenti, è una bella cosa quella che ha fatto, ha pensato soltanto a te e alla tua felicità
Ecco, lo sapevo, sono un'egoista
No, Bea, no, non sei innamorata di lui e non puoi fare nulla per questo
Lo so
Io devo andare, ti chiamo più tardi
No, ci vediamo direttamente lì
Ok, ciao
Ciao ciao
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M.L. Finalmente tu
RomanceManuel e Beatrice si conoscono già da quattro mesi ma non si sono mai conosciuti veramente. Beatrice Mancini è la figlia del grande allenatore Roberto Mancini che la farà entrare nella famiglia della nazionale. Tra i due ragazzi ci sarà solo un rapp...