19|| IL MIO INCUBO PEGGIORE È PERDERTI🤍

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Aprii leggermente gli occhi e mi tastai le gambe per controllare se Beatrice fosse ancora lì, non c'era. Li aprii completamente e notai che uno sguardo era fisso su di me. Mi girai sorridendo << Buongiorno. Ti sei addormentato >> mi disse sussurrando e accarezzandomi i capelli << E tu sei sveglia >> mi girai del tutto per guardarla meglio << Diciamo che abbiamo fatto a turno. Oh siamo arrivati >> il treno si fermò. Ci toccava l'ultima tappa ed entrambi eravamo esausti << Inizia a scendere tu, prendo io la valigia >> mi alzai e mi spostai per farla passare << No no, ti aspetto >> sorrise << Ma la valigia la prendi tu >> ridemmo entrambi. Prese le valigie scendemmo dall'autobus, le nostre mani si sfiorarono come in quel primo " appuntamento " ed ovviamente finirono per stringersi, aggrapparsi l'una all'altra ma la sua stretta era diversa, non ero più quella di una semplice amica, quel gesto che ormai per noi era un'abitudine aveva assunto una grossa importanza, come se tutto quello che fosse successo prima, le mille occasioni perse, le discussioni, i baci mancati, la gelosia, la lontananza non esistesse più, eravamo solo io e lei, tutto questo glielo lessi nello sguardo che mi riservava e che ornava con un bel sorriso.
Nell'autobus cedetti il posto al mister e mi sedetti accanto al mio migliore amico << Ne avete parlato? >> mi chiese subito Matteo << Non so proprio da dove iniziare, si le ho già detto cosa provo e l'ho baciata ma non le ho chiesto di essere la mia ragazza non in maniera esplicita ma io lo voglio, lo voglio tantissimo, voglio passare ogni giorno con lei non che lo faccia già ma adesso è diverso, non credi? Ma non so proprio che dire, non sono bravo a fare queste cose, calciare il pallone è tutta un'altra storia e direi che mi viene anche più facile >> lasciai andare un sospiro dalla mia bocca osservando la mia quasi ragazza << Sei diventato logorroico amico mio. Ah l'amore >> mi diede una pacca sulla spalla << Devi fare soltanto quello che ti senti, anche se penso che lei abbiamo già inteso tutto, è una ragazza intelligente, sai? Siamo diventati amici fin da subito e le voglio davvero un gran bene. Trattala bene, se la farai soffrire, se la tradirai, se farai un passo falso è con il suo migliore amico che te la dovrai vedere >> la sua faccia era tornata seria << L'unica cosa che voglio è renderla felice >> dissi perdendomi nella sua vista, spostai lo sguardo sul centrocampista di fianco a me << Non pensi che la tua posizione sia un po' complicata? Sei anche il mio migliore amico >> il migliore che abbia mai avuto << Quello che ho detto per lei vale anche per te Manuel, tu puoi anche farcela da solo, sei forte ma lei no, lei ha bisogno di te, promettimelo Manuel, promettimi che non la farai mai piangere, voglio vedere soltanto il suo miglior sorriso che solo tu sei riuscito a tirar fuori >> lo abbracciai di colpo, difatti non se lo aspettava e rimase bloccato, solo in un secondo momento prese parte a quella dimostrazione d'affetto << Te lo prometto, te lo prometto amico mio. Grazie Matteo, voglio vedere pure te felice così però >> lo mollai << Vado da lei, vediamo se il mister me la lascia >> gli feci l'occhiolino e poi andai per la mia strada che portava dritta al mio cuore, giusto in tempo visto che ormai eravamo arrivati all'hotel.
I momenti successivi un grande caos, avevamo vinto anche questa partita e ai miei compagni la voglia di festeggiare non mancava, ma io e Beatrice eravamo stanchissimi e ci ritirammo in camera ognuno sostenuto dall'altro con la stessa scusa.
Aprii la porta della camera << Eccocci qua >> la liberai dalla stretta del mio braccio sulle sue spalle e si andò a buttare sul letto più vicino << Io vado a cambiarmi, capisco che tu non ne abbia tutta questa grande voglia ma dobbiamo >> mi avvicinai al letto e le porsi la mano per aiutarla ma lei non voleva proprio alzarsi << Dai vieni qui >> la presi di peso << Manuel sei pieggio di una madre >> riuscì a sussurrare tanto stanca che era << Grazie per il complimento ma sei particolarmente sudata e ti ammaleresti se dormissi così >> la lasciai andare sul pavimento e lei provò subito a scappare per fiondarsi nel letto << Ehi dove vai? >> la cinsi dolcemente con le mie braccia << Va bene, hai vinto tu, ci mettiamo il pigiama >> mi piaceva quel suo essere bambina << Sei davvero una bambina capricciosa Beatrice Mancini >> scherzai << Ogni riccio è un capriccio e sulla tua testa ce ne sono in abbondanza >> rispose scrutandomi la nuca << Il pigiama è nella valigia? >> le domandai tralasciando gli scherzi << Dove dovrebbe essere sennò >> si sedette sul letto << Ok vado a prendertelo io >> andai verso la valigia, mi chinai per aprirla << Dobbiamo parlare Bea >> mi girai verso di lei. Dormiva, alla fine era riuscita a fregarmi, chiusi la finestra in modo che non prendesse freddo, poi mi avvicinai al suo letto, le baciai la fronte, andai in bagno a cambiarmi e poi tornai da lei. Mi stesi di fianco, la osservai per un po' e le misi apposta qualche ciocca di capelli che le copriva il viso, chiusi gli occhi e mi addormentai abbracciato alla donna della mia vita.
Chiusi gli occhi e vidi tutto nero, no no vedevo lei in lontananza, solo lei, l'unica cosa illuminata in tutto quel buio, mi avvicinai per vederla meglio ma c'era già qualcuno con lei, qualcuno che le stava stringendo la mano, mi avvicinavo sempre di più ma non riuscivo a vedere la sua faccia fin quando

...

Mi svegliai di soprassalto, mi girai, Beatrice era ancora lì e dormiva, nessuno me l'aveva portata via. Era da molto che non facevo degli incubi, beh da quando avevo iniziato a giocare a calcio, adesso tornavano. Voleva dirmi qualcosa? Qualcuno mi aveva battuto sul tempo? Riguarda quel nessuno ? Preso dai pensieri non riuscii più a prendere sonno.

~ Spazio autrice ~
Nei capitoli dal primo bacio in poi nel titolo sarà presente questo cuore bianco, sarà il simbolo della loro relazione.
Manuel avrà capito il riferimento dell'incubo? Riusciranno a chiarire la situazione? Beatrice troverà il coraggio di raccontargli ciò che è successo?
Sta per arrivare il capitolo più importante della storia, quello che sconvolgerà ogni cosa ma con i suoi tempi.
Scusatemi per l'attesa ma ho avuto numerosi impegni.
Spero che il capitolo vi piaccia.

M.L. Finalmente tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora