33|| LA MIA STORIA FRA LE DITA

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<< Pensi che abbiamo sbagliato? >> dissi all'improvviso non volendo una vera risposta, al che lui si girò su un lato per guardarmi << A fare cosa? >> mi chiese abbastanza confuso << Non lo so >> affermai sbuffando e tornando a guardare il soffitto, forse non esisteva una risposta alla mia domanda ed ero una stupida a pretendere che lui mi capisse, non mi capivo nemmeno io<< Sai, penso che non sia stato inutile stare insieme a te >> iniziò a canticchiare dopo un lungo silenzio e in quelle parole ritrovai ciò che volevo sentirmi dire << Ok te ne vai, decisione discutibile ma si, lo so, lo sai >> continuò quasi dimenticandosi della mia presenza << Almeno resta qui per questa sera ma no che non ci provo, stai sicura >> cercò di emulare un acuto e mi fece scoppiare a ridere << Può darsi già mi senta troppo solo >> mi misi a sedere continuando a ridere  << Perché conosco quel sorriso di chi ha già deciso >> alzò il busto e mi indicò << Quel sorriso già una volta mi ha aperto il paradiso >> intonammo insieme << Si dice che per ogni uomo c'è un'altra come te >> si alzò e mi porse la mano << E al posto mio quindi >> ci guardammo negli occhi e mi scappò quel solito sorriso << Tu troverai qualcun altro, uguale no non credo io >> mi alzai seguendo il suo tocco, abbassai lo sguardo avendo la sensazione che stesse pensando a ciò che era successo pochi momenti prima << Ma questa volta abbassi gli occhi e dici >> fece in modo di incontrare il mio sguardo << Noi resteremo sempre buoni amici >> canticchiai io << Ma quale buoni amici maledetti, io un amico lo perdono mentre a te ti amo >> ecco erano questi i momenti in cui non riuscivo più a capire cosa si nascondesse dietro quegli occhi, dietro quel sorriso, dietro i suoi gesti << Può sembrarti anche banale ma è un istinto naturale >> le sue mani finirono sui miei fianchi e le mie intorno al suo collo, lo abbracciai non riuscendo a guardarlo negli occhi, lui iniziò a dondolare cercando di ballare << E c'è una cosa che io non ti ho detto mai, i miei problemi senza te si chiaman guai >> una delle sue mani mi accarezzò i capelli e la sua spalla si mosse facendomi segno di guardarlo << Ed è per questo che mi vedi fare il duro in mezzo al mondo per sentirmi più sicuro. E se davvero non vuoi dirmi che ho sbagliato, ricorda a volte un uomo va anche perdonato e invece tu, tu non mi lasci via d'uscita e te ne vai con la mia storia fra le dita >> mi staccai non riuscendo a sostenere più questa situazione, la scelta di quella canzone non era casuale, mi afferrò la mano << Ora che fai, cerchi una scusa, se vuoi andare vai. Tanto di me non ti devi preoccupare, me la saprò cavare >> mi fece fare un giro e ritornò nella posizione precedente << Stasera scriverò una canzone per soffocare dentro un'esplosione, senza pensare troppo alle parole, parlerò di quel sorriso di chi ha già deciso, quel sorriso che una volta mi ha aperto il paradiso >> appoggiai la mia fronte sulla sua  chiudendo gli occhi e cercando di recuperare la lucidità che stava iniziando a mancarmi << E c'è una cosa che io non ti ho detto mai, i miei problemi senza te si chiaman guai ed è per questo che mi vedi fare il duro in mezzo al mondo per sentirmi più sicuro. E se davvero non vuoi dirmi che ho sbagliato, ricorda a volte un uomo va anche perdonato e invece tu, tu non mi lasci via d'uscita e te ne vai con la mia storia fra le dita >> riaprii gli occhi, mi accarezzò la guancia sorridendomi, gli attimi dopo tutto si fece più confuso.

M.L. Finalmente tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora