Rimosse la chiave e con qualche indecisione scese dalla macchina, si fermò a guardarmi dopo aver chiuso lo sportello << Vieni, è meglio entrare, ho bisogno di sedermi >> la invitai, mi seguì non distogliendo mai lo sguardo dalla mia figura. Una volta arrivati in camera chiusi la porta in modo che ciò che ci saremmo detti sarebbe rimasto tra noi.
<< Dobbiamo parlare >> dissi deciso prendendo posto sul letto << Lo so >> si limitò a pronunciare, aspettai qualche secondo sperando volesse aggiungere altro e poi presi la parola << Perchè non me lo hai detto prima? Perché me lo hai voluto tenere nascosto? >> sbottai, mi ero ripromesso di restare calmo ma la circostanza evidentemente non me lo permetteva. Abbassò lo sguardo non rispondendomi << Perchè non riesci a fidarti di me? >> ripresi con tono più dolce provando ad alzarmi << Ho bisogno di saperlo >> la pregai << Il problema sono io, Manuel, non continuare a torturarti dandoti la colpa >> finalmente rispose, avanzai verso di lei e notai che il dolore alla caviglia andava affievolendosi ma quel sospiro di sollievo, quell'attimo di pacata felicità lasciò posto alla più completa disperazione, era proprio vero che la felicità era solo momentanea e appena te ne accorgi forse non esisterà nemmeno quell'attimo di sospensione << Eppure noi due non funzioniamo, non funzioniamo insieme Beatrice. Forse abbiamo sbagliato, forse ci vogliamo solo un gran bene e lo abbiamo scambiato per qualcos'altro o forse è vero, almeno per me, quello che proviamo, sta a te dirmelo. È vero quello che hai scritto nella lettera? È vero che mi ami? >> chiesi speranzoso cercando il suo sguardo << Non so più cosa pensare >> pronunciò dopo attimi interminabili di silenzio in cui l'unico rumore che ci accompagnava era quello dell'erba fresca a contatto con il pallone o il frastuono provocato dalle potenti parete nello specchio della porta, forse era quello che stavo cercando di fare io, parare quel colpo o scansarlo completamente, la linea di margine fra le due sembrava così evidente ma in realtà era davvero facile sbagliare e prendersi anche questo colpo. Decisi allora di non darle nemmeno l'occasione di calciare togliendole la palla << Mi ero promesso di farti credere di essere soltanto buoni amici e che tutto ciò che abbiamo condiviso fino adesso fosse sbagliato ma l'unica cosa che vorrei dirti adesso è che ti amo, che ho perso completamente la testa per te e sarei pronto a ricostruire ogni minima parte della mia vita pur di continuarla a vivere con te. Ma so ciò che invece voglio sentirmi dire e che penso che tu debba fare, non posso farmi così del male e non è per il bacio, per la lettera e per la tua confusione, è perché devo lasciarti libera e devi farlo anche tu. Ho visto come lo guardavi ed è stato la prima persona che tu abbia cercato >> mi interruppe << Non è così Manuel, io stavo venendo da te >> questa volta mi guardò negli occhi << Così complichi la situazione Bea, per favore rendimela il più facile possibile >> le presi le mani << Tu non sei più sicura di quello che provi per me ed io riesco a percepirlo. Io non posso stare con una persona che non sa quello che vuole veramente e che mi spinge fuori dalla sua vita come se tra noi due non fosse successo niente >> tolse di scatto le mani dal mio contatto e andò verso la porta << Sai Manuel, forse hai ragione tu, non sono innamorata di te >> sentendo queste parole che avrei tanto sperato dicesse cinque minuti fa qualcosa in me cambiò riaccogliendo la sensazione di rabbia precedente << Bene >> le dissi deglutendo e facendo un finto sorriso << Vai da Federico, vai >> stava tornando il Manuel che non ero, che poteva soltanto stare solo, l'unica parte forse che era riuscita a lasciarla andare pienamente, la parte che provava le più cattive emozioni ed era abituata a soffrire e ad essere abbandonata. Lasciò la stanza e con essa tutto ciò che eravamo stati, per un attimo sperai che tornasse da me ma l'attimo dopo mi stesi sul letto ed esternai ciò che mi portavo dentro dall'inizio di quella orribile giornata. Era meglio così pensai. Nel mio futuro non vedevo più nulla, era un grande buco nero senza di lei, presto si sarebbe riempito anche se mai di quella breve storia d'amore.~ spazio autrice ~
spero che il capitolo vi sia piaciuto come a me è piaciuto scriverlo anche se una delle parti più tristi ma al contempo importanti della storia. Mi piacerebbe sentire i vostri commenti...
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M.L. Finalmente tu
RomanceManuel e Beatrice si conoscono già da quattro mesi ma non si sono mai conosciuti veramente. Beatrice Mancini è la figlia del grande allenatore Roberto Mancini che la farà entrare nella famiglia della nazionale. Tra i due ragazzi ci sarà solo un rapp...