39|| PROVARCI

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Ci incamminammo verso l'esterno dell'edificio per raggiungere il nostro campo da gioco che ospitava ormai dall'inizio di questa avventura i nostri innumerevoli scontri a ping pong. Quando passammo davanti l'ufficio del mister la porta si aprì, per un attimo sperai di ritrovarmi faccia a faccia con Beatrice e avere la conferma che Matteo non mi avesse deliberatamente mentito, ma non ne uscì nulla che potesse rassicurarmi. << Ragazzi >> ci richiamò il nostro allenatore << Avete visto Beatrice? >> mi girai di scatto verso Matteo aspettando una sua risposta e un'adeguata spiegazione << È in camera, sta facendo la doccia e penso che poi riposerà, è molto stanca >> come poco prima il suo volto aveva assunto una diversa espressione e nel pronunciare quelle parole aveva iniziato a grattarsi la nuca come per cercare una risposta plausibile. << Va bene, grazie ragazzi >> il mister si congedò chiudendosi la porta alle spalle. Osservai per qualche altro secondo Matteo che al contrario faceva di tutto per non incontrare il mio sguardo << Mi hai detto solo ca**ate >> presi a camminare velocemente << Aspetta Manuel >> cercò di fermarmi, standomi dietro. Il mio moto si arrestò di colpo, mi passai in modo frustato una mano sul viso, mi girai verso di lui che adesso era a pochi passi da me << A che gioco stai giocando Matteo? Prima mi dici una cosa poi ne fai un'altra. Non mi avevi mai mentito prima d'ora ed io pensavo che non sarebbe mai successo >> lo guardai dritto negli occhi in modo che non riuscisse più a nascondermi nient'altro << L'ho fatto per te Manuel, se te lo avessi detto saresti corso da lei >> cercò di giustificarsi << L'hai fatto per me o per lei? So che non avresti mentito se non te lo avesse chiesto lei. Lei non è soltanto il mio punto debole, è anche il tuo >> abbassò lo sguardo forse trafitto dalle mie parole affilate << Se dici questo significa che non mi conosci abbastanza, anche se me lo avesse chiesto lei avrei valutato se fosse stato un bene per te o un ulteriore dispiacere. Hai sofferto troppo amico mio, ti ho visto crollare e non sono mai riuscito a fare qualcosa di realmente utile se non incasinare ulteriormente la situazione, volevo provarci oggi, volevo vederti per una volta sorridere non pensando a Beatrice ma a quanto pare come sempre ho sbagliato tutto. Quindi si, hai ragione, l'ho fatto per lei ma ho pensato anche a te e in quel momento mi è sembrata la soluzione migliore. Mi dispiace, mi dispiace che io sia finito a questo, a doverti mentire pur di farti distrarre. Ti sembra facile per me questa situazione? Non lo è per niente, te lo assicuro >> mi sentii improvvisamente in colpa, stava facendo di tutto per me, eppure io continuavo ad allontanarlo da me con questo atteggiamento schivo che mi ritrovavo << Scusa Matteo, perdonami. Penso troppo ed ogni pensiero è un crescendo di emozioni negative però tu sei sempre rimasto qui accanto a me nonostante molto spesso non me lo meritassi. Non provare mai più a mentirmi ed è meglio se per un po' ci disinteressiamo entrambi alla questione Beatrice >> vidi il suo viso rilassarsi a quella mia affermazione e un sorriso farsi largo << Ma non adesso, ho ancora un conto in sospeso. Devo chiarire un paio di cose, sai benissimo come me che se aspettasi un passo da parte sua forse non arriverebbe mai >> aggiunsi dopo qualche secondo << Dov'è? >> domandai con determinazione << Non posso farlo Manuel, tradirei lei e te >> scosse più volte il capo << Matteo >> mi limitai a dire << Sei sicuro di volerlo sapere? >> annuii in risposta << Lasciami provare, ho paura di farmi male ma senza provarci di sicuro non starò mai bene >> quasi lo pregai << È a casa, doveva fare una cosa importante >> andai velocemente verso l'esterno appena apprese le seguenti informazioni. Appena arrivato davanti la macchina mi arrivò un messaggio da Matteo.

Matte⚽️😎
Come credi di partire senza le chiavi?😂😂

Alzai gli occhi al cielo sentendomi stupido. << Menomale che ci sono sempre io a rimediare alle tue stupidaggini >> sentii la voce di Matteo a pochi metri, veniva verso di me sventolando le chiavi dell'auto. << Grazie >> ritirò la mano prima che potessi afferrarle << Promettimi di non combinare disastri >> si assicurò prima di vedermi annuire, consegnarmi le chiavi e osservarmi lasciare il parcheggio di Coverciano per raggiungere casa di Beatrice.

M.L. Finalmente tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora