16|| NERVI TESI

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<< La cosa che ha ingrandito il problema è stato il fatto di aver passato una giornata fantastica con Manuel e di aver sprecato un'occasione >> conclusi il mio racconto << Di che stai parlando? Non dire che hai fatto quello che penso >> si alzò nuovamente in piedi << Io e Manuel stavamo per baciarci e io mi sono tirata indietro, ha detto che sono soltanto un'amica, non volevo confondere le sue idee in questa situazione, devo prima risolvere tutto con Fede anche se è l'ultima cosa al mondo che vorrei fare. Per questo motivo non devi dirgli niente, so che è il tuo migliore amico ma non deve saperlo da nessun altro se mai dovesse succedere qualcosa tra noi due. Non posso andare lì di punto in bianco e dirglielo >> lessi nei suoi occhi il tentativo di dirmi qualcosa che però si ricacciò dentro << Va bene, non saprà niente >> stavolta si buttò sul letto << Chi non saprà niente? >> sentii la sua voce alle spalle, non mi girai, era più facile mentirgli non guardandolo in faccia per quanto sia allo stesso tempo sbagliato nei suoi confronti << Nessuno >> rispondemmo all'unisono << Lo stesso nessuno di cui parlavi ieri? >> non gli risposi << È meglio se vado, ci vediamo a pranzo >> mi alzai dal letto, diedi un ultimo sguardo a Matteo, presi le mie cose, la camicia e i pantaloni di Manuel e andai verso l'auto. Passai davanti l'ufficio di mio padre e non ce la feci a non tornare indietro ed entrare << Buongiorno, dormito bene? >> nel suo tono capii che sapeva già tutto << Si, dormito bene. Sono solo passata a salutarti, vado a casa, per pranzo mi troverete già qui >> dissi tutto d'un fiato << Vi ho visti rientrare stamattina, state davvero bene insieme, sei felice in sua compagnia ma non è successo niente tra voi, vero? >> ritornò sul discorso Manuel << Le cose sono più complicate del previsto >> mi limitai a rispondere << Dopo pranzo partiamo, dobbiamo arrivare presto per poterci allenare, non fare tardi. Spero che la tua valigia sia pronta >> cambiò argomento << Farò il primo possibile. A dopo papà >> uscii senza aspettare la sua risposta.

Era più facile scappare per quanto sia cordardo, il coraggio mi mancava, mi mancava il coraggio di dire tutto quello che provavo a Manuel o di baciarlo, mi mancava il coraggio che aveva Federico, di rischiare il tutto per tutto per ciò che si ama, mi mancava il coraggio  di Teo, di mentire al proprio migliore amico e infine mi mancava il coraggio di seguire quello che mi aveva detto mio padre, mi aveva invitato a rischiare e io scappavo, scappavo dai miei sentimenti, dai malintesi, dalle mie responsabilità, dalla mia famiglia, sì stavo proprio scappando dalla mia famiglia, da mio padre, dal mio migliore amico, da Manuel e da Federico, eppure anche se mi ero accorta di tutto ciò continuavo a farlo. " È meglio così Beatrice " mi continuavo a ripetere " Ci saranno altre occasioni per avere coraggio " e se mi mancasse anche allora?
Volevo tanto aver già sistemato tutto invece di accorgermi solo adesso che la mia vita è un completo disastro pieno di tante piccole cose belle ma di grossi problemi.

                        ~ Manuel's pov ~

<< Sei geloso, Manuel? >> mi chiese Matteo subito dopo che Beatrice si chiuse la porta alle spalle << Dovrei esserlo? >> rigirai la domanda << Penso di no, se non è nessuno non ha molta importanza per lei >> era ridicolo essere geloso di qualcuno che magari neanche si conosceva? << È la seconda volta che lo nomina. Non è il fatto di essere geloso qui, è che Bea mi sta nascondendo qualcosa >> si girò per guardarmi negli occhi << Senti amico, qui le cose si stanno facendo più complicate, è arrivata l'ora di giocare a carte scoperte, se lo farai tu sono sicuro che lei starà al gioco >> avevo capito benissimo cosa intendeva << Pensi sia arrivato il momento? >> si alzò e si mise proprio davanti a me << Penso che tu lo abbia già perso ma che non è ancora troppo tardi >> lo sentii sospirare qualcosa in seguito ma non ci feci molta attenzione. Il mio amico aveva ragione, avevo aspettato fin troppo tempo, il momento era arrivato.

All'allenamento avevo dato il mille per mille e questo mi fu ricompensato nella formazione della partita, avrei giocato anche questa ed iniziai ad essere nervoso, Beatrice ancora non si vedeva, la partenza era vicina e domani ci sarebbe stata la partita. In tutto questo dovevo anche pensare al modo in cui avrei giocato la mia partita a carte scoperte o meglio a cuore aperto, era davvero difficile concentrarsi con tutta quella pressione.
Sentii la sua voce alle mie spalle e all'improvviso tutto ebbe meno importanza, mi girai e la osservai nei suoi movimenti delicati ma decisi << Ecco a te, la tua camicia e i tuoi pantaloni, puoi metterli in valigia, è già pronta vero? >> me li porse e io li afferai << Pensavo non saresti più tornata, grazie comunque >> adesso che ero deciso a fare quel passo tutto sembrava diverso << Non mi sarei mica persa una vostra partita. Vado a completare le ultime cose >> si incamminò verso la camera << Aspetta Bea, devo parlarti >> le mie parole andarono al vento, nessuno le ascoltò.

Salimmo tutti quanti sull'autobus, con mia iniziale sorpresa Beatrice si sedette accanto a me come al nostro solito ma nonostante la sua presenza al mio fianco la mia gamba non smetteva di muoversi ed era visibilmente percepibile la mia tensione, mise fine a questo poggiando la sua mano sulla mia gamba << Sta tranquillo, sono sicura che andrà benissimo >> misi la mia mano sulla sua e le nostre dita si intrecciarono, poi lei l'avvicinó alla bocca e le bació per meglio confortarmi, lasciò un bacio caldo sulla mia mano fredda. Non era quello il momento, me lo sentivo, lì seduti sui sedili di un autobus davanti a un'intera squadra tra cui anche suo padre, Gianluca, un po' come suo zio, e Federico << Grazie Beatrice >> le dissi semplicemente e sinceramente << E per cosa? >> mi domandò spostando le nostre mani << Per credere sempre in me >> le spiegai << C'è un'intera squadra che crede in te ma il primo che lo deve fare devi essere tu >> io credevo in me stesso? << Non mi interessa degli altri mi importa di te >>.

M.L. Finalmente tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora