06|| AMICIZIE NOTTURNE

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Dopo la festa ero veramente stanca tanto che appena entrai in camera, mi buttai sul letto e mi addormentai, ebbi soltanto il tempo di sussurrare un buonanotte ad entrambi i miei compagni di stanza. Avevamo brindato alla partita del giorno dopo, io ovviamente non aveva bevuto. Mio padre, i suoi collaboratori e Giorgione, il nostro capitano, avevano voluto fare un discorso, era la prima partita, da qui iniziava tutto, poi il nostro DJ, Lollo, aveva messo inizio alla vera festa, cantammo per tutta la sera e io ballai con Manu, Teo e Fede e ebbi l'occasione di entrare più in confidenza con gli altri, ogni giorno mi sentivo sempre più parte di quella famiglia allargata, ero sicura che la partita sarebbe andata benissimo con un gruppo così in campo, oltre al loro rapporto, decisamente importante, si erano allenati duramente ed erano pronti.
Mentre dormivo sognai una conclusione diversa a quella serata, ero stata io ad evitarlo la prima e le altre due volte eravamo stati interrotti, ma forse era meglio così, all'inizio di tutto mi ero promessa di non correre troppo, mi svegliai nel cuore della notte, erano le 04:30, Manuel dormiva, invece il letto di Matteo era già fatto e sopra c'era una valigia ma lui non avevo idea di dove fosse, mi alzai, mi avvicinai al letto di Manuel, mi abbassai e gli diedi un bacio sulla fronte, la porta del bagno si aprì << Scusa, non ti volevo svegliare >> era ancora buio, non vedevo bene ma non poteva essere altro che Matteo << No no, non é colpa tua >> lo guardai << Ma tu che ci fai sveglio a quest'ora? >> si avvicinò così da potermi vedere meglio << È la tensione della partita e poi devo ancora fare la valigia >> andò verso il suo letto << Allora, mi aiuti? >> mi propose << Beh, ormai sono sveglia quindi credo che potrei ma non sono sicura che voglia >> giunse le mani al petto << Ti prego >> risi << Ma certo che ti aiuto >> non mi piaceva poi così tanto fare la dura e poi adoravo quel ragazzo, riusciva sempre a farmi ridere, come potevo dirgli di no. << Bene, mettiamoci all'opera >> gli diedi il batti cinque << Sei sempre nervoso prima di una partita? >> volevo conoscere meglio l'uomo che era al mio
fianco che mi porgeva ciò che dovevo mettere in valigia << Tutti sono nervosi prima di una partita, per esempio Manuel anche se sta dormendo come un angioletto credimi è agitatissimo e quest'emozione si scaricherà dopo, quindi stai pronta >> il mio sguardo passò sulla persona di cui aveva appena parlato << È ancora più bello quando dorme >> oh no stavo pensando ad alta voce, mi maledissi, Teo si girò di scatto e mi guardò divertito, trattenne una risata << Cioè insomma è più tranquillo non è che, che .... >> provai a sistemare il pasticcio che avevo appena combinato ma non sapevo proprio che scusa inventarmi tanto valeva dire la verità, lui annuiva ad ogni parola che fuoriusciva dalla mia bocca ma in fondo sapevo che non stesse credendo neanche ad una sola << Ok ok va bene, mi piace Manuel, era inutile girarci intorno, promettimi che non lo dirai a nessuno neanche a lui per nessuna ragione al mondo, mi vergognerei troppo >> stavo parlando fin troppo, era l'agitazione, mi potevo fidare di lui, era il secondo segreto che condividevo con lui e del primo non ne era uscito niente, mi ero sdraiata nella parte libera del letto sfinita, lui spostò la valigia e si sedette accanto a me, mi girai verso di lui << Lo avevi già capito, vero? >> annuì << Si vede davvero così tanto? >> era già la seconda persona che lo aveva notato, si sdraiò anche lui << Non disperarti, di solito i ragazzi interessati non lo capiscono e dalla mia bocca non uscirà niente promesso >> mi porse il mignolo e io lo strinsi, avevamo sottoscritto la nostra promessa. Prese il cuscino e mi colpì << Ehi così non vale >> rise, andai a prendere il mio cuscino e lottammo per una buona ora, in quel lasso di tempo mi ero accorta di quanto gli volessi bene e quanto fosse importante per me, era stata la prima persona che avevo conosciuto dopo Manuel e ci eravamo trovati bene fin da subito ma se me lo aveste chiesto qualche ora prima non avrei detto che fosse mio amico e adesso non avrei detto che fosse soltanto questo, era il mio migliore amico. << Tregua? >> mi domandò ormai con il poco fiato che gli restava e porgendomi la mano in segno di pace, la strinsi ma lui mi spinse sul letto << Eravamo in tregua >> protestai << Non avevi ancora veramente acconsentito >> si giustificò, gli feci spazio sul letto e lui si sdraiò circondandomi le spalle con il suo braccio << Che intenzioni hai con il mio migliore amico? >> mi disse scherzando << Non lo so, lascio che sia il tempo a decidere, quando sarà il momento qualcosa succederà >> dissi io più seria << se è questo quello che vuoi sappi che io ti appoggerò >> gli sorrisi e lui mi diede un bacio sulla fronte, lo abbracciai, adesso sapevo che avevo una persona su cui contare e che lui ci sarebbe stato per me e avrebbe accettato qualsiasi scelta facessi ma mai esitando a dirmi la sua opinione, avevo bisogno di una persona così al mio fianco e ora sapevo di averla trovata.
<< Vuoi divertirti? >> mi sussurrò all'orecchio, ancora abbracciato a me, mi staccai << Dici che è già arrivata l'ora di svegliarlo? >> avevo capito subito le sue intenzioni, si girò per guardare l'orologio << Beh, sono le sei, c'è un po' di caldo, ci vorrebbe una bella rinfrescata >> si alzò << Cos'hai in mente? >>. Riempimmo una bacinella d'acqua, ci schizzammo tra di noi mentre aspettavamo che si riempisse del tutto e poi la buttammo addosso alla nostra vittima, ridemmo entrambi a crepapelle, Manuel aprì subito gli occhi e capì che era stato vittima di un brutto scherzo, si alzò leggermente mettendosi a sedere << Da quando voi due siete coalizzati contro di me? >> non riuscimmo a rispondere ancora impegnati a ridere. Manuel si alzò e mi diede un bacio sulla testa e mi diede il buongiorno e fece per abbracciarmi << Manuel, Manuel, no >> non feci in tempo, mi aveva già stretto a lui, adesso anche io ero tutta bagnata << Sei proprio un disastro Manuel >> si staccò e rise, mi girai verso Matteo, rideva anche lui << Teo, tu non eri dalla mia parte? >> lo guardai male ma lui continuò a ridere << Visto che sono un gentiluomo lascio che vada prima tu al bagno >> mi disse Manuel, aprendo la porta << Dovrei dire grazie? >> dissi entrando, restai comunque attenta a ciò che si dicevano.
Da quando siete così amici?
Che succede? Sei geloso?
Smettila di fare lo stupido
Entrambi ci siamo svegliati prima del solito
Non è che ti piace?
Non ti preoccupare, è una ragazza fantastica e le voglio veramente un modo di bene ma è tutta tua amico, non mi metterei mai in mezzo
Non ascoltai più niente ero già abbastanza confusa da quello che avevo sentito. Nella mia testa continuavano a ripetersi geloso, è tutta tua amico, non mi metterei mai in mezzo.

M.L. Finalmente tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora