Wade Wilson❤️

1K 21 1
                                    

«Waaade, apri questa cazzo di porta, ci riesci?»

Passati dieci minuti da quando hai iniziato a bussare, che a te sono sembrati molti di più, Wade finalmente ti apre.

«Ero sotto la doccia, Y/n, hai portato la pizza?»

«No, io ho portato le birre, dovevi prenderla tu la pizza»

«Allora c'è un problema» indica un altro pacco da sei sul tavolo, due delle quali sono già bevute.

«Eddai, dovevi fare solo una cosa» lo guardi con indosso solo l'asciugamano e le immancabili Crocs ai piedi. Ti avvicini osservandogli il volto e gli accarezzi un pettorale ancora umido «Ehi, quel dottore ha fatto miracoli»

«Trovi?»

«Sì, sembra che l'incidente non sia mai avvenuto» poggi le birre che hai portato accanto a quelle già presenti «Mettiti qualcosa di decente, io chiamo la pizzeria»

«Sei mitica Y/n, poi ti pago lo prometto»

«Lo credo bene, ti ho preso il portafogli che era buttato lì»

«Ecco perché siamo amici» sghignazza e va a cambiarsi.

Una volta ordinato da mangiare ti siedi sul divano, ti scoli già mezza lattina ed accendi la televisione sul canale della partita.

«Wade!» urli per farti sentire.

«Sono qui»

Ti giri di scatto trovandolo dietro di te, gli dai un pugno nello stomaco per averi fatta spaventare.

Si siede accanto a te. Ridete e parlate di cose a caso, quando arriva il fattorino un pacco di birra è già andato, e il primo tempo non è stato clemente con i giocatori della vostra squadra.

«Se segna nei prossimi cinque minuti mi bevo tutta la lattina d'un fiato» ridi già più che alticcia.

Mangiate tutta la pizza e al goal preannunciato mandi giù l'ennesima birra bagnandoti anche i vestiti.

«Questa non va più via» dice lui, guardandoti.

«Me ne farò una ragione. Non vengo mai vestita bene da te» indossi un top super aderente e dei jeans strappati.

L'arbitro annuncia un rigore per la squadra avversaria, Wade gli inveisce contro e tu ridi.

Inizi a sentire caldo, così per legarti i capelli, sistemi la lattina mezza vuota tra le tue gambe, Wade pensando fosse finita la toglie di scatto bagnandoti per la seconda volta.

«Guarda qui, sono tutta bagnata»

«Lo vedo» risponde lui.

Ormai ubriaca inizi a ridere senza un motivo apparente, lui ti poggia una mano sulla coscia e fa un sorriso ebete.

Vi avvicinate fino a far toccare le vostre labbra, vi baciate in maniera tutt'altro che casta. Lui inizia ad esplorare il tuo corpo mente tu fai lo stesso, passato qualche minuto di queste smancerie ti stacchi ansimante «Non possiamo di nuovo» dici guardandolo.

«Perché no?» ti domanda per poi baciarti il collo e passare una mano sul tuo fianco.

Fa salire le mani fino a palparti il seno, poi ti toglie il top, ti guarda per un istante e tira il reggiseno con i denti. Ridi mentre gli sfili la maglia, gettandola via.

Non ricordi come sia successo però un attimo dopo ti trovi legata al suo letto con delle corde che ti impediscono di compiere qualsiasi movimento.

Lo cerchi con lo sguardo, ti raggiunge con in mano un aggeggio rosa «Ti piacerà da morire» poggia l'arnese sulla tua intimità «Pronta?»

Annuisci. Il giocattolo inizia a vibrare, di conseguenza ti mordi un labbro. Wade ti guarda ansimare e contorcerti, e si gode lo spettacolo toccandosi.

Quando ormai si è divertito a sufficienza, si disfa del vibratore e procede personalmente. Lo senti dentro di te, caldo e duro. Urli.

Inizia a muoversi e da lì non ti è chiaro più nulla, solo di una cosa sei certa: non vuoi che si fermi.

L'angusta stanza si riempie di gemiti ed imprecazioni, dall'esterno proviene il suono di qualche pattuglia di polizia.

Ti morde un capezzolo e continua con più decisione. Senti di non poterne più e sul culmine del piacere ti lasci andare ancora di più.

Lo guardi affaticata e dispiaciuta di aver già finito, anche se, a guardarlo bene non sembra affatto intenzionato a fermarsi.

Wade ti slega in fretta e ti fa girare, obbligandoti a stare a novanta dinnanzi a lui. Ti sorreggi sugli avambracci, mentre lui con una mano ti tiene i capelli, e con l'altra stringe il tuo bacino.

Ti pieghi quanto più riesci, spingendo il petto sulla coperta morbida, per far sì che la sua visuale sia il più appetibile possibile.

È la prima volta che concedi a qualcuno la possibilità di profanare anche quella entrata. Però con lui è diverso, o perlomeno, è di questo che ripetendo all'infinito ti sei convinta.

Ti lubrifica per bene ed inizia con il secondo round. O terzo, a seconda dei punti di vista.

All'inizio senti parecchio dolore, che poi si trasforma gradualmente in piacere. Il letto cigola sotto di voi, e la spalliera sbatte sempre più forte contro il muro.

Continuate a darvi da fare per tutta la notte, sperimentando molte posizioni che nemmeno conoscevi.

Marvel || ImmaginaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora