Marvel || Immagina

Bucky Barnes💛

Sei seduta nel retro di un furgone, non hai capito bene cosa è accaduto e te ne stai lì tranquilla finché non arriverete a destinazione, ovunque essa sia.

Ti sei ritrovata nel posto sbagliato al momento sbagliato, di questo ne sei certa, e adesso questa sorta di agenzia segreta vuole farti qualche domanda. Sei stata accondiscendente, anche se il nome ti ha lasciata un po' interdetta.

Al termine della corsa ti ritrovi in un ufficio. Un agente di nome Coulson ti spiega perché non puoi andartene in giro da sola dopo ciò che è accaduto e ti informa che sarà necessario affiancarti una guardia.

Sbuffi, fai qualche breve domanda a riguardo, del tipo: quanto è pericolosa la situazione in sé, che mansioni avrà questo fatidico protettore, e per quanto tempo sarà. Ti viene detto che la protezione testimoni durerà un mese e che nel frattempo sarebbe preferibile non avere contatti con l'esterno.

«La state facendo più complicata di quello che è» commenti. Anche se non ne sei sicura del tutto. Forse un bodyguard è necessario.

L'uomo esce dalla stanza lasciandoti sola per qualche istante. Ti guardi attorno con fare annoiato.

Ti alzi, impaziente. La tua sicurezza è importante ma non ne puoi più di essere trattenuta.

Esci, o almeno ci provi. Ti ritrovi davanti agli occhi il petto un ragazzo. Indietreggi e noti al suo fianco ancora Coulson.

«Lui è il sergente Barnes» ti guarda «Ci penserà lui a te»

Non ribatti, non ce n'è bisogno in fondo.

Il ragazzo moro ti guarda, ha degli occhi chiari, di ghiaccio, ed un espressione rilassata ma al contempo tesa. Non la sapresti descrivere.

Lui ti fa strada, e senza dire una parola guida sino alla casa in cui starete per il mese successivo.

Sistemi le poche cose che ti hanno concesso di portare.

Ti siedi sul divano e provi ad accendere la televisione.

L'appartamento è carino, poco arredato, ma sicuramente accogliente e pulito.

Sbatti il telecomando. Lo vedi raggiungerti e posare un fucile.

«Non penso sia necessario quello»

«Io invece penso che sia necessario inserire la spina per accendere il televisore»

Schiudi le labbra. Ecco che hai fatto la prima figuraccia. Almeno per questa volta avresti preferito evitare.

Finalmente, però, hai potuto sentire la sua voce calma, gli si addice alla perfezione.

Infili la spina e torni al tuo posto. Scuoti un altro po' il telecomando e senza premere alcun pulsante lo poggi lì di fianco.

«Dico davvero, hai già le pistole, e quelli sembrano dei pugnali, credo sia troppo anche quella cosa»

«È un fucile di precisione, per la cronaca»

«Quello che è, non te lo portare sempre dietro, mi mette ansia»

«E se dovessimo subire un attentato?»

«Ma chi vuoi che faccia degli attentati. Ho solo assistito ad una rapina»

«Ho letto il fascicolo»

«Leggere il fascicolo non equivale a viverlo» dici

«Ad ogni modo sono un cecchino, ho più probabilità di successo con questo genere di equipaggiamento»

«Fai come credi» concludi andando a controllare cosa c'è nel frigo.

«Ehi caporale, bisogna fare la spesa»