Johnny Storm💛

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Sei fidanzata con Johnny da diversi mesi ormai, all'inizio vi divertivate soltanto, pensavi di essere una delle sue tante conquiste e ad entrambi andava bene procedere con un qualcosa di non troppo serio, però a questo punto siete davvero affiatati.

Lui è partito più di una settimana fa in un viaggio spaziale con sua sorella ed altri tre scienziati. Hai pensato a lui costantemente.

Non vedevi l'ora di poterlo riabbracciare, sfortunatamente hai dovuto aspettare qualche giorno in più perché la squadra è stata trattenuta per degli ulteriori controlli.

Sei nel vostro appartamento molto concentrata a giocare ad un videogioco quando all'improvviso te lo trovi davanti.

«Non ti ho sentito!» esclami e gli salti addosso.

Vi scambiate parecchie effusioni per tre quarti d'ora, gli domani com'è andata, com'è stato, se ti ha pensato, quando improvvisamente deve correre in bagno.

Lo aspetti aldilà della porta chiedendo se sta bene. Quando esce ti rendi conto che scotta

«Sei bollente»

«Lo so babe»

Ridi «Intendevo che bruci, hai la febbre?»

«No, non credo» ti risponde.

«Siediti» gli dai dell'acqua e lo guardi preoccupata «Chiamo... Chi chiamo? L'ospedale?»

Sgrani gli occhi e gli lanci l'acqua che stava bevendo addosso.

«Ma che fai?»

«Andavi a fuoco, lo giuro» lo tocchi, la temperatura è aumentata «C'è decisamente qualcosa che non va, prova a farti una doccia fredda»

«La fai con me?»

«Non questa volta, forza, fila»

Lo aspetti con ansia e non appena l'acqua cessa di scorrere bussi «Allora?»

«Sono tiepido»

«Pensi la missione centri qualcosa? C'è stata qualche anomalia?»

Ti raggiunge «Ora che mi ci fai pensare, sì»

Vi riunite con gli altri tre, dato che il capo spedizione Doom non era rintracciabile.

«Credevo di essere l'unica» quasi urla sua sorella Sue «Guardate» mette una mano sul tavolo al torno al quale siete tutti seduti. La mano in questione sparisce sotto lo sguardo di tutti

«A me è peggio» commenta Reed deformando il proprio torace a piacimento.

«E quello zuccone di Ben?» domanda il tuo fidanzato.

«Ha detto che si vergognava» spiega Reed.

Richards, il genio del gruppo, si rende conto che l'evento va studiato e per questo inizia a fare dei test su tutti. In queste settimane cerchi di renderti utile, provi anche a calmare i battibecchi tra Ben e Johnny.

Gli argomenti principali tra te e lo spumeggiante biondino sono se Sue e Reed torneranno insieme e come affrontare questa situazione.

Intanto per forza di cose i quattro amici astronauti sono diventati una sorta di squadra di supereroi, i Fantastici quattro. Perché bisogna ammetterlo, c'è del fantastico dietro.

Tu e Johnny, a distanza di un mese da quella sera siete in camera che parlate. Tutti e cinque convivete per rendere le cose più semplici.

«Com'è andata la giornata?»

«Bene, ho salvato uno scuolabus ed evitato una rapina, per non parlare dell'incendio, sai, è facile entrare in un edificio in fiamme quando tu sei una fiamma» a quella parola le sue mani sprigionano due fiammate, tu gli ricordi che non vuoi che ci giochi in casa, per questo ripronuncia la suddetta parola spegnendosi e continua il racconto «Alla fine delle ragazze pazze di me volevano per forza combinare un appuntamento ma io ho detto "ehi, ho una ragazza bellissima che mi aspetta a casa" e loro si sono arrese»

Ti accoccoli a lui domandandoti di quanto abbia ingigantito il tutto.

«Tesoro»

«Dimmi»

«Mi aiuti a trovare un nome figo così Ben smetterà di chiamarmi fiammifero?»

«Ben non smetterà mai di chiamarti fiammifero» gli accarezzi il petto «E poi per colpa tua lo chiamano tutti Cosa, non è carino»

«Forse hai ragione»

«Johnny, credi sia di troppo?» domandi ad un tratto.

«Certo che no, perché pensi una cosa del genere?»

«Voi siete i Fantastici quattro, e io sono la quinta»

«Adesso ti faccio sentire inclusa»

Fate l'amore.

Al mattino non c'è, il biglietto sul cuscino dice solo che è uscito.

Ti metti una sua t-shirt e vai a giocare a quel videogioco.

Torna dopo un paio d'ore, sembra sfinito, ma non ci fai troppo caso

«Ben tornato, cucciolo. Mattinata pesante?»

Si butta accanto a te sul divano «Avrei bisogno solo di una cosa in questo momento»

«Una dormita? O magari una doccia»

«Di te» inizia a baciarti la guancia e il collo ma tu non gli presti minimamente attenzione perché devi completare il livello.

«Mi ignori?» mormora abbracciandoti. Si infila sotto la maglia e ti bacia l'addome «Ma che sorpresa, qui sotto ci sono solo gli slip» dice sghignazzando e tirandoli, facendo in modo tale che struscino sui punti sensibili.

«Ti prego non adesso» ti lamenti sofferente.

Lui si posiziona in ginocchio tra le tue gambe ed inizia a baciarti il seno.

«E se tornano gli altri?»

Lecca i capezzoli e ti palpa «Non credi che questo renda tutto più eccitante?»

Ti mordi il labbro.

Alla fine non hai potuto più resistere, hai ceduto alle sue tentazioni.

«Sai, il tuo cognome è proprio azzeccato, sei una tempesta»

Marvel || ImmaginaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora