Clint Barton💚

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Stai ascoltando i Queen a tutto volume mentre cucini, quando senti bussare lievemente alla porta. Metti la playlist in pausa, rendendoti conto che la bussata non era poi così leggera e vai ad aprire. Vedi davanti a te un ragazzo tendente al biondo con indosso dei jeans e una felpa lilla con un bersaglio disegnato al centro. Ti guarda per un momento ed in quell'istante ti ricordi che sei vestita solo con una maglia extra large, ma ormai è troppo tardi.

«Finalmente!» esordisce «Insomma, pensi di essere ad un concerto?»

Lo guardi corrucciando la fronte. È il tuo vicino, venuto direttamente dal suo appartamento, infatti la porta di fronte è ancora aperta e lui non porta le scarpe, ma dei calzini bianchi come i tuoi.

«Il volume?» domandi

«Sì, il volume è troppo alto, io ho i turni di notte e il giorno ho bisogno di riposarmi. Saranno venti minuti che busso» sembra indispettito, ma non arrabbiato

«Posso... Farmi perdonare? Vuoi del caffè?» provi a dire. Non sai bene come scusarti, non ti eri resa conto di aver esagerato. Ma in tutta sincerità speri non accetti per startene tranquilla.

«Va bene»

Lo fai accomodare al tavolo dove c'è ancora il tagliere sporco che stavi usando.

«Cosa cucinavi?» usa un tono più calmo stavolta

«Le Buffalo wings, sai sono ali di pollo fritte e immerse nel condimento»

«Sembrano buone» commenta

«Non sono poi così brava a cucinare, però se vuoi restare per cena faccio anche delle patatine»

«Non me lo faccio ripetere due volte» sorride.

Non è da te invitare persone in casa però lui sembra davvero un bravo ragazzo*.

*(spoiler: era un serial killer)

Iniziate a cenare, sei stata abbastanza brava per essere la prima volta. Conversate per un po' seduti sul divano, e ti rendi conto che è un tipo gioviale e divertente.

«E dimmi, che lavoro fai?»

Ti guarda per un secondo prima di rispondere «Lavoro d'ufficio» si gratta la nuca. 

Ti domandi in quale ufficio serva un fisico come il suo.

«All'inizio non mi eri simpatica»

«Poi però ti ho conquistato con le patatine»

Ride «Sì»

«Funzionano sempre» ammicchi

«E io ti ero simpatico?»

«Sto ancora aspettando il momento in cui lo diventerai» ti alzi e prendi del prosecco «Ho solo questo, ne vuoi?»

Rifiuta gentilmente e ti guarda mentre torni accanto a lui.

«Perché hai un bersaglio lì? Qualcuno ti ha centrato?»

«No, no» ridacchia «Tiro con l'arco»

«Sembra figo»

«Sai, non capisco perché non ci siamo mai incontrati prima»

«Perché tu fai turni strani e io evito le persone come la peste»

Sorride «Approposito di turni strani, devo proprio andare» si alza e lo accompagni alla porta «Se... Se non sei impegnata, della serie che non hai di meglio da fare, potrei portarti a tirare con l'arco domani, che ne dici?»

Sai già che sarà un disastro ma accetti comunque «Mi sembra una splendida idea»

-

«Allora Y/n» Clint si posiziona dietro di te «Ti ho fatto vedere come si fa, credi di esserne in grado adesso?»

«Non lo so, vediamo come va, Francis»

«Aspetta un attimo, come fai a saperlo?»

«Mi arriva sempre la tua posta»

Fa aderire il petto alla tua schiena e ti sorregge il braccio con cui tendi l'arco «Rilassa i muscoli, simpaticona»

«Sto tirando troppo?»

«Stai tirando troppo poco. Respira. Ecco così»

Lasci la presa e la freccia fa solo qualche metro per poi impiantarsi miseramente nel terreno.

«Non ti avevo detto di lasciare»

«Scusa, ho sbagliato»

«Fa niente, riproviamo» si mette nella stessa posizione di prima, questa volta, forse, anche più vicino «Più su» sussurra al tuo orecchio «E, vai»

Scocchi la freccia che vola fino ad arrivare nella zona esterna del bersaglio «Quanti punti ho fatto?»

«Non sono mica le freccette» ti mette le mani sulle tempie costringendoti a stare dritta «La prospettiva è importante, ma la mira di più» ti guarda da dietro «Vuoi provare ancora?»

Annuisci «Poi però voglio vedere te che li becchi tutti» tendi l'arco troppo di scatto e finisci per dargli una gomitata sul mento «Ecco lo sapevo, era solo questione di tempo» ti avvicini a lui preoccupata «Come stai Clint? Ti ho fatto male?»

«Ho passato di peggio» si massaggia la zona appena colpita «Forse un bacio potrebbe aiutarmi a stare meglio»

Ridacchi «Va bene, vieni qui» lo tiri giù per la maglietta e ti avvicini per dargli un bacio sul mento, ma proprio all'ultimo si sposta e ti bacia sulle labbra. Fai un piccolo scatto perché non te lo aspettavi ma poi ricambi chiudendo gli occhi. Lui ti circonda con le sue braccia e ti tiene stretta a sé.

«Adesso sì che ho fatto centro» mormora con il viso a pochi centimetri dal tuo

«Mi... Mi dimostri di essere un bravo arciere?»

Senza staccarsi da te impugna l'arco e fa tre centri consecutivi senza guardare «Li ho presi?»

«Non lo so, pensavo ad altro» dici e ti metti sulle punte per baciarlo di nuovo.

Marvel || ImmaginaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora