XVIII ~ Terzo anno

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Ryan

L'atterraggio non fu dei migliori: Ryan e Maya erano saltati giù da una finestra al primo piano, poiché la stanza in legno in cui si trovavano stava andando a fuoco.

Mentre Ryan veniva torturato, Maya aveva schiantato l'Ignis, che era andato a sbattere contro la porta, che era di legno... e la testa dell'Ignis, per una simpatica coincidenza, era fatta di fuoco.

Ryan riuscì ad atterrare agilmente sul pavimento di quella zona deserta di Hogsmeade, ma Maya non fu così abile.

Atterrò di peso sulla caviglia sinistra, che le si piegò in un modo del tutto innaturale.

Cacciò un urlo più acuto di qualsiasi ultrasuono esistente; per fortuna, quella zona povera e malmessa di Hogsmeade era vuota, ma Ryan era più che certo che l'avesse sentita più o meno tutto il villaggio.

Subito, il ragazzo si chinó verso di lei, mentre un ricordo non troppo lontano riaffiorò nella sua mente.

Il suo primo giorno ad Hogwarts, anche Sally Fortesque si era fatta male alla caviglia... Ryan l'aveva sollevata di peso, facendola poi cadere molto male.

Quel giorno, Ryan si era sentito terribilmente in colpa. Non odiava Sally Fortesque per un motivo specifico, per come fosse o altro, ma la odiava perché sapeva da cosa erano collegati loro due.

Il primo giorno ad Hogwarts, sul treno, lui si era trovato uno scompartimento assieme a due ragazzini: un tipo fanatico del Quidditch e un rosso dalla faccia antipatica, che si erano poi rivelati essere Oliver Wood e Percy Weasley.

Suo padre lo aveva sempre messo in guardia dai Weasley, sostenendo che fossero la feccia dei Purosangue.

Ma non era stato condividere lo scompartimento con il Weasley, il problema: il problema era stato condividerlo con Sally Fortesque.

Era entrata poco dopo, accompagnata da una grassona con lunghi capelli castani scuro, ovvero Tess Fires.

E subito, Ryan aveva provato a scacciare le sue nuove arrivate, insultando la Fires per la sua obesità.

Sally infatti, offesa per la sua amica, aveva subito suggerito di andarsene... ma Tess non aveva voluto.

E Ryan si era fatto il viaggio con quella bamboccia rossa di fronte, consapevole del loro legame, e del dolore che vi era dietro.

Per un sacco di mesi aveva provato ad allontanare la Fortesque, prendendo in giro lei e i suoi amici, ma non ci era riuscito.

Per quanto loro due potessero odiarsi, erano collegati da un filo sottile ed invisibile, ma quasi indistruttibile: la Maledizione di Sally.

«Ti muovi a farmi qualcosa?» lo spronò Maya, la faccia contorta in un'espressione di dolore.

«Io... Emh, sì.» Ryan si sveglió dai suoi pensieri, e puntó la bacchetta contro la caviglia di Maya.

Pronunciò l'incantesimo, e subito il dolore sparì.

«Come fai ad essere così bravo? Fai delle magie che sono da mago adulto!» Maya lo guardò con gli occhi neri scintillanti, e Ryan sorrise orgoglioso.

LA BAMBINA DI NESSUNO 2 - La Fiamma IngannatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora