Ryan
Oh, la faccia di Percy Weasley era stata qualcosa di veramente troppo divertente: si era separato dalla Fortesque, correndo in bagno a vomitare.
Ryan se ci pensava ancora rideva, anche se ormai i ragazzi delle altre Case se ne erano andati – per fortuna – , poiché la "festa" era finita, e lui si trovava nella sua Sala Comune ormai vuota.
«Perché l'hai fatto?» domandó una voce femminile, e voltandosi Ryan si trovò Maya, in pigiama e con un pacchetto di patatine in mano.
Si erano dati la buonanotte poco prima, ma a quanto pareva la bionda aveva deciso di scendere invece che coricarsi.
«Perchè ho fatto cosa?» Ryan aggrottò le folte sopracciglia nere.
«Hai fatto vomitare Weasley con un incantesimo,» parlò Maya a bocca piena, «poco prima che baciasse la Fortesque.»
«Non voglio che quegli stupidi Grifondoro si sbaciucchino nella mia Sala Comune.»
«Hai ragione. Ma... è solo per questo?»
«Sì, Maya, non andare a pensare cose strane.» Ryan alzò gli occhi al cielo, «la Fortesque è un cesso a pedali. Io punto ad... altro.»
Il ragazzo lanciò un'occhiata significativa alla sua amica, che però non si accorse di nulla: aveva deciso di pulirsi gli occhiali con la manica del pigiama proprio in quel momento.
«Immaginavo. Solo a della gente come i Weasley può piacere una come la Fortesque.» Maya inforcò nuovamente i suoi grossi occhiali neri, «ma ora... abbiamo altro a cui pensare.»
«Ma tu non doveva andare a letto mezz'ora fa?» Ryan roteò gli occhi.
«Sì, ma mi è passato il sonno. E poi abbiamo un quesito urgente da risolvere: tua madre.»
«Ho un quesito urgente, Maya. Non abbiamo. Lei è mia madre. E ci sono io dentro questo guaio, non tu. Non stare a rovinarti per...-» Ryan si interruppe, perché Maya non lo stava ascoltando: aveva iniziato a sussurrare il suo folle piano, e Ryan si costrinse suo malgrado a sentire cosa avesse in mente.
Sally
Sally era abituata ai sensi di colpa, ma non ricordava che fossero così dilanianti.
Era tornata con i suoi amici nella Sala Comune di Grifondoro, poiché la "festa" di Simon Trouillefou era finita, e dunque Sally si era subito rintanata nel bagno della sua camera.
Osservava il suo riflesso allo specchio, ma per quanto si trovasse brutta esteticamente, sapeva di esserlo molto di più dentro.
Aveva quasi baciato Percy.
Il suo migliore amico, ma soprattutto il fratello del suo ragazzo.
Dire che si sentiva in colpa era riduttivo.
Per fortuna, non erano riusciti a baciarsi, perché lo stomaco di Percy aveva avuto la geniale idea di fargli rimettere anche l'anima proprio un istante prima che le loro labbra si toccassero del tutto.
Ma si erano sfiorate, Sally lo ricordava benissimo.
E si sentiva uno schifo.
Il senso di colpa le scivolava dentro, facendosi spazio tra i suoi organi come un orrendo animale munito di denti aguzzi, che la mordeva e la faceva sentire malissimo.
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LA BAMBINA DI NESSUNO 2 - La Fiamma Ingannatrice
FanficSaga: "La Bambina di Nessuno" ✨ SECONDO LIBRO • Trama: Il terzo anno ad Hogwarts si prospetta ricco di opportunità per Sally, che si sta godendo a pieno il consiglio di Albus Silente: sii serena, finché qualcosa non andrà storto. Il Signore dei Vamp...