XLI ~ Terzo anno

268 25 308
                                    

Ciao figli! È passato tantissimo tempo dall'ultimo capitolo, ma eccomi qui! Vi consiglio, prima di leggere questo capitolo, di rileggere ALMENO l'ultimo capitolo, così da rinfrescarvi la memoria. I più intrepidi potranno anche rileggere gli ultimi cinque capitoli, così da rinfrescare ancora di più la loro memoria. Ovviamente fate come volete, il mio è solo un consiglio. Buona lettura!

Tim

Tim non ci voleva credere. Il suo cervello faticava ad elaborare quel che era successo, come se la verità fosse troppo dolorosa per essere apertamente accettata.

Eppure, era successo.

Ivan era morto.

E si era sacrificato per lui.

Tim non stava badando a ciò che succedeva attorno a lui; ricordava di essere in infermeria con i suoi amici, e che era arrivato Silente... ma non aveva seguito quel che era successo dopo.

Non sapeva da quanto tempo era disteso nel letto di Ivan, a piangere contro il suo petto scolpito, che ora ospitava un cuore che aveva smesso di battere.

Nonostante fosse in infermeria, nessuna cura avrebbe potuto salvare Ivan.

La Maledizione Mortale lo aveva colpito in pieno.

«Tim.» una voce femminile lo chiamó, e Tim si costrinse ad alzare la testa. Roxanne lo fissava con il volto rigato di lacrime.

Stordito dal dolore, Tim si guardò attorno.

Ivan era in un letto; Roxanne in piedi attorno a quest'ultimo.

Nel letto di fronte a quello di Ivan, Sally giaceva con gli occhi chiusi e una flebo infilata nel braccio. Seduto sul suo letto, Talbott piangeva, e Penelope lo guardava triste. Per lo meno, la sua gamba era guarita.

Anche Talbott stava meglio; appena arrivato in infermeria era svenuto, ma Madame Pomfrey lo aveva subito fatto riprendere con un incantesimo.

Mark era sparito; conoscendolo, Tim immaginava che si fosse isolato... faceva sempre così quando stava male.

Poi c'era Percy, nel letto di fianco a Sally, anche lui svenuto. Dormiva a petto nudo, con un enorme cerotto dove si trovava la bruciatura.

Oliver sedeva sul letto di Percy, accarezzandogli amorevolmente i ricci, come se nessuno lo stesse guardando.

Il cuore di Tim si fermò di colpo.

Talbott piangeva per Sally, il suo amore... ma Sally, presto o tardi, si sarebbe risvegliata.

Oliver piangeva per Percy, ma anche Percy presto si sarebbe svegliato.

E lui, Tim, piangeva per Ivan. L'unico tra i suoi amici che non avrebbe mai più riaperto gli occhi, che non avrebbe mai più camminato, sorriso, parlato, vissuto...

Un urlo straziato uscì dalla bocca di Tim prima che se ne fosse reso conto, ma non gli importava.

Si accasciò ancora contro il petto di Ivan, piangendo fino ad addormentarsi.

Roxanne

No, non poteva essere vero. Tutto quel che era successo doveva essere un brutto sogno, uno scherzo del fato, un errore...

LA BAMBINA DI NESSUNO 2 - La Fiamma IngannatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora