XXXVIII ~ Terzo anno

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Giugno 1990

Quella mattina, Sally si svegliò stranamente tranquilla, nonostante avrebbe dovuto affrontare la terza prova del Torneo dei Quattro Fondatori.

Non era in ansia; ultimamente, le giornate era tutte uguali.

L'unica cosa positiva degli ultimi giorni era il fatto che Talbott avesse ripreso a parlarle, nonostante non fosse proprio un chiacchierone: balbettava frasi incomprensibili e si agitava parecchio.

Sally non capiva il perché, ma non le importava: il suo cervello era ancora troppo impegnato a soffrire per Charlie per pensare ad altro.

Stava trascurando qualsiasi cosa: la scuola, il Quidditch, gli esami imminenti, il trasformarsi in umana, il prepararsi per la terza prova...

Così quando arrivò il giorno, non era nemmeno agitata. Sapeva solo che doveva duellare contro Simon e la sua squadra.

Lei e i suoi compagni invece non si erano allenati quasi per nulla.

Ed ora si trovava lì, sul campo da Quidditch, assieme alla sua squadra.

Ai ragazzi era stato chiesto di vestirsi solo con camicia e gonna (pantaloni per i maschi), ma Penelope era venuta comunque con la divisa di Corvonero.

Sally a stento ci fece caso.

Gli spalti dello stadio erano pienissimi: tutta la scuola era venuta a guardare la terza prova, con l'aggiunta di alcuni uomini del ministero e una squadra di Auror.

Sally si trovava in campo, vicino a Percy, Oliver, Talbott e Penelope.

Di fronte a loro, a circa venti metri di distanza, c'era la squadra di Serpeverde, composta da Simon, Mark, Ivan, Tim e Roxanne.

«Praticamente dobbiamo duellare contro i nostri amici.» aveva detto Oliver, ma Sally lo aveva ignorato.

Il suo sguardo era concentrato sui due uomini in campo, in mezzo alle due squadre: Albus Silente e Barty Crouch discutevano animatamente tra di loro.

Ad un certo punto il Preside si separò dall'uomo, e venne verso la squadra di Sally.

«Legati al collo queste, ragazzi. Sono il simbolo della vostra squadra.» Silente porse a Sally e agli altri cinque fiocchetti rossi.

Dall'altra parte del campo, Barty Crouch stava dando alla squadra di Serpeverde cinque fiocchi uguali, ma verdi.

«Se qualcosa dovesse andare storto, slegatevi il fiocco dal collo e tirate entrambi i lati. È incantato, e noi correremo al vostro soccorso. Ma la prova si terrà qui, al campo di Quidditch, quindi vi vedremo lo stesso se sarete in difficoltà.»

Sally annuì, e i suoi amici pure.

Percy era visibilmente agitato, mentre Oliver pareva tranquillo, ma allarmato: guardava il terzo Weasley come se avesse paura di vederlo morire da un momento all'altro.

Sally sorrise spontanea: anche nei momenti di difficoltà, Oliver si preoccupava più di Percy che di se stesso.

Penelope anche era agitata, mentre Talbott stranamente no: Sally non sapeva che Penelope gli aveva di nuovo messo il tranquillante nella colazione, come durante la prima prova.

«Siete pronti?» domandó Sally ai suoi compagni di squadra; si sentiva in dovere di dire qualcosa per animarli.

«Mai stato più pronto.» rispose subito Talbott, e Sally si stupì: era raro vederlo sicuro e non sentirlo balbettare.

«Anch'io.» Oliver smise di guardare Percy e si voltò verso Sally.

«Voi due?»

«Anche noi.» rispose Penelope, e Percy annuì.

LA BAMBINA DI NESSUNO 2 - La Fiamma IngannatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora