Capitolo 57

79 20 3
                                    

Bianca's Pov
Dopo una morbosa giornata di scuola uscì dall'edificio e vidi Logan appoggiato sulla sua moto mentre aveva uno sguardo tra l'indifferente e l'infastidito.

"È da più di cinque minuti che ti aspetto. Dov'eri finita?" domandò dopo che fui davanti a lui.

"Mi scusi se ho dovuto fare due rampe di scale e oltrepassare almeno trecento adolescenti morti viventi e sono arrivata cinque minuti in ritardo" ironizzai.

"Sali forza" mi diedi il casco in mano dopo aver alzato gli occhi al cielo, e sbuffai per la sua impazienza, mi misi il casco per poi salire su quella che ritengo una trappola infernale.

"Sappi che se osi solo provare a-" non riuscì a concludere la frase che senza ascoltarmi mise in moto e partì senza preavviso e fortunatamente mi aggrappai a lui appena in tempo, prima che potessi cadere all'indietro dalla moto.

"Mi stavi quasi per far cadere, idiota!" urlai cercando di farmi sentire per via del rumore che provocava il vento a causa della velocità della moto.

"Vedila così. Magari se tu ti aggrappassi senza fare storie non risecheresti di rimanere schiacciata sull'asfalto come un vecchio chungam."

"Magari se tu andassi un po' più piano anziché sembrare uno di quelli che sta cercando di suicidarsi non rischierei di cadere e rimanere schiacciata sull'asfalto come un vecchio chungam" commentai ironicamente.

"Vogliamo stare qui a commentare su questo per il resto del viaggio oppure mi lasci guidare in pace?"

"Io opterei per l'opzione, mi lasci scendere e uso le mie amate gambe per arrivare a casa mia."

"Io invece opterei per l'opzione, resti in silenzio finché non arriviamo a casa mia" sbuffai per il suo ordine.

"Bene, dato che insisti tanto parlerò per il resto di tutto il viaggio. Da dove posso iniziare? Ci sono, dall'inizio. Quindi preparati, ti racconterò tutta la mia vita in ogni singolo dettaglio" dissi perfidamente.

"Va bene, va bene, ho capito. Parla quanto vuoi, ma non iniziare a raccontarmi la tua vita in ogni singolo dettaglio, l'ho già sentita diciassette volte in una settimana ed è sufficiente" disse in tono di supplica.

"Le hai contattate?" chiesi stranita.

"Sì, visto che non facevi altro che raccontarlo per liberarti di me" sbuffò.

"Non è colpa mia se per sbarazzarmi di uno a cui non piace Draco Malfoy devo utilizzare questi metodi" incrociai le braccia al petto, ma poco dopo mi dovetti riaggrappare a lui alla velocità della luce visto che stavo per cadere una seconda volta.

"Ma questa persona la stai abbracciando" restai ammutolita alle sue parole e lo sentì ridere dal divertimento, sbuffai e non dissi più una parola. Restammo in silenzio per tutto il resto del viaggio fin quando non spense il veicolo essendo arrivati davanti a casa sua.

"Io non ci salgo più su quel coso!" strillai appena scesi dalla moto.

"L'hai detto anche l'ultima volta eppure vedo che ci sei salita ancora" scese dal moto e si tolse il casco per poi passare una tra i suoi capelli spettinandoli più del dovuto.

"Se tu guidi come un forsennato non è colpa mia" lo aggredì e lui alzò gli occhi al cielo prendendo dalle mie mani il casco che avevo precedentemente tolto.

"Io non guido come un forsennato" borbottò dopo aver messo i caschi al loro posto.

"Hai ragione. Guidi come il bad boy quando sta facendo una gara clandestina" incrociai le braccia al petto non pensando a quello che stavo dicendo.

A UN PASSO DAL FINALE PERFETTO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora