Capitolo 58

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Una settimana dopo...

Bianca's Pov
Guardai Logan di fianco a me chiacchierare allegramente con River e poco dopo guardai le nostre mani intrecciate e nel mio viso spuntò un piccolo sorriso. Ma poco dopo guardai di fronte a me vedendo lo sguardo di Charlotte puntato su di me e il mio sorriso si trasformò in una smorfia involontaria.

"Posso parlarti?" interruppi senza pensare la conversazione tra Logan e River.

"Certo" abbozzò un sorriso e aspettò che parlassi.

"In privato" feci cenno a qualche metro più in là da noi e ci alzammo arrivando a qualche tavolo più avanti di dov'eravamo seduti prima.

"È successo qualcosa?" domandò con aria visibilmente preoccupata.

"No, non è successo niente" scossi la testa e cercai di parlare, ma mi precedette.

"Ho fatto qualcosa di male?" sui suoi occhi c'era della paura e preoccupazione, che aumentava ogni secondo che passava.

"No Logan, stai tranquillo non hai fatto niente" sorrisi per le paranoie che sicuramente si starà facendo in questo momento.

"Allora... Stai male?" questa volta la sua espressione diventò confusa, sicuramente non capendo cosa volessi dirmi.

"No, io sto benissimo, ma dovrei dirti una cosa" scossi la testa, ancora sorridendo.

"Mi vuoi lasciare? Non puoi lasciare Bianca, se ho fatto qualcosa di mal-" la mia risata del tutto involontaria lo fece fermare, mentre mi guardava confuso.

"Non ti voglio lasciare, voglio solo parlarti di una questione" presi parola quando finalmente avevo smesso di ridere.

"Dimmi pure, sono tutto a orecchie" aspettò con pazienza che parlassi e presi un respiro profondo prima di prendere parola.

"Non so come dirtelo m-" la mia frase fu interrotta da una voce che lasciò nel volto una smorfia di disgusto.

"Logan, ti stavo cercando. Devi vedere una cosa" mi ignorò completamente e guardò Logan con aria di finta preoccupazione.

"Ti dispiace se parliamo dopo?" Logan puntò lo sguardo su di me, e cercai con tutta me stessa di reprimere la smorfia che avevo impressa sul viso.

"Assolutamente, vai pure" sorrisi falsamente e lo vidi allontanarsi insieme a Charlotte parlando di qualcosa. Appena entrambi furono abbastanza lontani il mio sorriso falso si spense lasciando il posto ad una smorfia. Mi girai andando nella direzione opposta alla loro e camminando con lo sguardo perso nel vuoto.

"Guasta feste. Per una volta che avevo trovato il coraggio di dire tutto, arriva lei e rovina tutto. Stronza e-" quando stavo insultando Charlotte in tutte le lingue, una voce mi fece girare di scatto.

"Che fai? Parli da sola?" guardai le braccia incociate al petto e il sorriso di provocazione che aveva impresso nel volto.

"Christine, da quando sbuchi all'improvviso?"

"Meglio sbucare all'improvviso che parlare da sola come una deficiente."

"Quando avrai la mia età capirai cosa significhi" alzai gli occhi al cielo.

"Ho già la tua età, vecchietta" mi ricordò usando un nomignolo.

"Grazie tanto per il soprannome, ma questa vecchietta se ne va a fare qualcosa per la sua età."

"E cosa?"

"Mangiare per sostenere la mia povera schiena malata" mi toccai la schiena con finto malessere.

A UN PASSO DAL FINALE PERFETTO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora