𝑪𝒉𝒂𝒑𝒕𝒆𝒓 𝑻𝒉𝒊𝒓𝒕𝒚-𝑻𝒉𝒓𝒆𝒆

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She loves him, more than he'll ever know and he loves her, more than he'll ever show.
What a tragedy


Eleonor

“vi lascio da soli” afferma Narcissa, alzandosi dal divano mentre nella mia mente pregavo con tutta me stessa che non se ne andasse e che non mi lasciasse sola con lui. Perchè sapevo, che una volta aperta la porta, mi sarei ritrovata di fronte alle iridi che mi hanno provocato dolore.

Le sue iridi.

Non appena la sua immagine mi si fa chiara davanti agli occhi e Narcissa esce definitivamente dalla stanza, il mio cuore perde un battito.

Mi fissa, ma rimane fermo sulla soglia della porta.

Dannazione, sto iniziando a tremare. Un nodo alla gola mi impedisce di respirare regolarmente e il mio sguardo si incolla al pavimento, piuttosto di incontrare il suo.

“Vuoi vedere una cosa?” mi propone.

Annuisco e lo seguo su per la scala a chiocciola, che porta al piano superiore e che si trova nell’angolo del suo studio. Non ho la più pallida idea di dove portino tutti questi gradini, ma decido comunque di seguirlo, di fidarmi nuovamente.

Le parole di Narcissa, erano state un’arma a doppio taglio. Da una parte, mi avevano dato quel briciolo di forza di cui avevo bisogno, spingendomi a continuare a lottare. Dall’altra parte, mi avevano ricordato quanto fosse diventata complicata la mia vita, da quando la mia strada e quella di Draco si erano incrociate inspiegabilmente.

Quello che mi ritrovo davanti agli occhi, una volta arrivata alla fine della scala, è qualcosa di incredibile. È una piccola stanza, circolare, probabilmente una delle torri di Malfoy Manor. Il soffitto è completamente di vetro, al centro della stanza, puntato nella volta celeste c’è un telescopio, mentre infondo un divanetto di fronte ad un ampio camino. Ai piedi di esso, un tappeto che ricopriva quasi l’intera superficie del pavimento.

Mi guardo intorno meravigliata, non penso di aver visto mai niente di più bello in vita mia. Punto il mio sguardo in alto, stanotte, il cielo è costellato da milioni di stelle.

“Ti piace?”

Annuisco, continuando a guardarmi intorno, come una bambina in un negozio di caramelle.

“È il mio posto sicuro, dove vengo quando voglio stare da solo”

“Ma ora hai portato me”

“Perchè non voglio stare da solo” confessa. “Il tuo anello…” osserva, notando che non porto più al dito l’anello con chi mi ha chiesto di sposarlo.

Inspiro ed espiro, incrociando le braccia al petto e abbassando lo sguardo.

“Eleonor…” inizia a dire.

“Eleonor cosa?” domando bruscamente, per poi aggiungere “dimmi Draco, sei venuto qui per ripetermi che non c’è mai stato niente e che non ho il diritto di stare male?”

“Io n-non…” si blocca.

“Tu non?” insisto per conoscere la sua risposta, ma lui sembra voler continuare a stare in silenzio “Dio Draco per una volta nella tua vita, parla!”

Mi alzo dal divanetto e mi avvicino alla finestra, dandogli le spalle.

“come stai?” mi domanda da un momento all’altro.

Corrugo le sopracciglia sconvolta. Che senso ha chiedermi come sto?

“tanto anche se te lo dico, a te non importa” mormoro sottovoce.

Silenzio, che viene interrotto pochi istanti dopo dal rumore dei suoi passi che si avvicinano. Istintivamente, mi stringo nelle spalle come per proteggermi, come se avessi paura che potesse distruggere gli ultimi frammenti rimasti del mio cuore.

“Mi dispiace” afferma, con voce bassa, torturandosi le dita.

“Ho baciato Caladar” confesso, contemporaneamente a lui.

L’espressione sul viso di Draco cambia improvvisamente, si incupisce e poi, la rabbia prende il sopravvento su di lui, impedendogli di ragionare lucidamente.

“Tu cosa?!” domanda sconvolto, per poi aggiungere alzando la voce “Sei completamente impazzita?!”

Draco sembra fuori di sè dalla rabbia, le sue pupille si sono allargate al punto di somigliare a due grandi pozze di petrolio. Mi afferra per le braccia, facendo scivolare il suo sguardo carico di odio su di me.

“Tu non c’eri mai! Sei sparito. Hai promesso che non mi avresti mai più lasciata da sola e poi due settimane fa tu…” vengo interrotta dalle sue labbra che si posano sulle mie e che mi impediscono di continuare la frase.

Draco, con quel bacio mi stava togliendo il fiato e contemporaneamente prosciugando l’anima. Ero nuovamente succube di lui, ero nuovamente burro sotto i suoi occhi…

Le sue mani sono incatenate sul mio viso. Ci stacchiamo per riprendere fiato e i nostri sguardi si attraggono come calamite, bramando di combaciare alla perfezione. Pochi istanti dopo, torna a far unire le nostre bocche ed io lo assecondo.
Mi era mancato il sapore delle sue labbra e della sua pelle a contatto con la mia. Mi era mancato lui e anche se era sbagliato, non ho saputo resistere alla tentazione.

Il mio cuore batteva ancora per lui ed io non potevo ignorarlo.

Le sue mani si fecero strada sul mio corpo, mentre le sue braccia mi stringevano fortemente a sè. Senza mai staccarci, ci diressimo verso il camino, lasciandoci cadere sul tappeto.

“Dimmi se devo fermarmi” sussurra sulle mie labbra. Il respiro affannato e la fronte contro la mia.

“non farlo” affermo.

I vestiti scivolano presto via ed io mi ritrovo a cavalcioni su di lui.

Quella notte, abbiamo fatto l’amore, forse più di una volta. Il tempo che ci aveva tenuti separati, aveva congelato la nostra passione. Desideravo essere un tutt’uno con lui, più di me stessa.

Ho lasciato che Draco assaporasse la mia pelle, con baci umidi. Ho lasciato che Draco disegnasse i contorni del mio corpo con la lingua. Ho lasciato che Draco mi facesse sua, che mi facesse sentire bene.

Apro gli occhi, è notte fonda. Il fuoco nel camino si è quasi spento e la stanza è circondata dall’oscurità. Sono sdraiata sul tappeto, con addosso una coperta e il braccio di Draco che mi stringe a sè.

Mi volto nella sua direzione, gli accarezzo i capelli e lo guardo dormire pacificamente. Decido di godermi questi ultimi istanti insieme a lui, prima di alzarmi, recuperare il mio vestito e sistemarmi.

Mi avvicino alla scrivania, prendo carta e penna ed inizio a scrivere:

Caro Draco,
il mio passato è complicato e forse il nostro incontro ha contribuito a complicare il mio presente. Ma nonostante ciò, ho scelto di amarti, sempre e comunque. Insieme o separati, avrai in eterno un posto nel mio cuore. Non so che cosa accadrà d’ora in poi, ma una Guerra Magica è alle porte ed io non posso stare ferma a guardare. Devo andare dalla mia famiglia, quella vera, stare al loro fianco e lottare per il bene.
Molte vite si spezzeranno, molte anime verranno prosciugate, ed io, devo fare la cosa giusta, schierarmi dalla parte giusta.
Mi rincuora aver passato un’ultima notte insieme, come una volta, quando ancora tutta quest’oscurità non ci toccava, ma, qualcosa tra di noi si è spezzato, ed io, ho bisogno di pensare, di stare da sola.
Ti ho amato e continuerò a farlo, ovunque tu sarai e ovunque saremo.
Addio.
Ti Amo amore mio.
Tua, per sempre, Eleonor.

Piego il biglietto che ho scritto, lo poso di vicino alla sua mano ed esco definitivamente da Malfoy Manor, lasciandomi alle spalle un futuro che non era il mio.

Non era il nostro futuro.

Into The Darkness || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora