Un giorno infernale

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Arrivata al cancello mi guardai intorno, era tutto come sempre non era cambiato niente, l'unico cambiamento era nella mia vita, senza di Mike; nel cortile incontrai un gatto, nero, come la notte, come il buio o come la paura, "Ciao..." Le dissi accarezzandola, era simpatica, forse anche lei era scappata dalla solitudine, mi seguiva ovunque andavo ma non poteva entrare nella scuola così gli lasciai del cibo fuori nel cortile. Entrata in classe le ragazze mi videro con una faccia di chi aveva pianto per tutta la notte, e così corsero verso di me "Perché hai pianto?" Mi chiesero, non gli risposi, mi andai a sedere al banco e per tutte e due le lezioni rimasi lì ferma, Mike non c'era, forse non era venuto per non incontrarmi; finita la scuola uscii ed incontrai di nuovo la gatta "Vuoi venire a casa mia?", lei si strusciò addosso a me e lo presi per un si, così la presi in braccio e me la portai fino a casa, per strada incontrai Tom "Chiara!" Mi disse venendo verso di me, non lo salutai, stavo accarezzando la gatta "E quel gatto?" "È più gentile di voi ragazzi" Dissi irritata "Ti ho fatto qualcosa?...mi sembri arrabbiata" "Ho solo voglia di restare sola!" Urlai scappandomene verso casa, arrivata portai la gatta in camera, facendola mettere sul letto "Fai ciò che vuoi...questa sarà la tua nuova casa..." Le dissi accarezzandola sul letto, mi caddero due lacrime che lei mi leccó "Grazie, saremo buone amiche noi giusto?" Mi miagoló forse era un si; più tardi le diedi da mangiare dei croccantini per gatto che avevo chiesto di comprare a mia madre "Buon appetito Moon" la chiamai così perché era tutta nera e aveva gli occhi celesti.
Mi arrivò un messaggio da Tom "Chiara possiamo parlare al parco?" Io non sapevo che rispondergli, ma accettai comunque, così verso sera andai al parco, Moon mi seguì perchè ovunque andavo io lei c'era "Tom...che c'è?" Gli dissi appena arrivata "Mi racconti il perché sei così oggi?" "Non posso..." "Perché non puoi?" "Non posso punto!" Dissi irritata "Almeno dimmi chi è che ti ha fatto piangere tutta la notte..." "Mike..." Dissi sedendomi sotto l'albero "Mike?...cos'è successo" "Non posso dirtelo! È stato Mike basta!" Urlai, Moon mi venne vicino, voleva essere coccolata "Ma lei è la gatta di prima..." Disse Tom accarezzandola "Si...si chiama Moon" "Moon? È un bel nome" disse Tom sorridendo, io mi appoggiai alla sua spalla e piansi...la frase di Mike mi gironzolava nella testa distruggendomi dall'interno "Chiara..." Tom mi accarezzó il viso asciugandomi le lacrime, e poi mi diede un bacio sulla testa, voleva confortarmi ma non ci riusciva, per me Mike valeva tanto e non volevo perderlo per una litigata stupida!. Rimasi con Tom per due ore, sotto l'albero a guardare le stelle, poi tornai a casa insieme a Moon e ci addormentammo insieme nel letto, forse quella notte sarei riuscita a dormire più serenamente con lei accanto a me.

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