Capitolo 20

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La musica, le coreografie, le canzoni e le performance in generale stavano tutte venendo eseguite nella maniera più egregia possibile. I volti dei ragazzi su quel palco erano tutti colorati da meravigliosi sorrisi a trentadue denti, sorrisi che mascheravano la fatica e l'impegno che in quei mesi preparativi avevano regnato nei loro corpi giorno e notte. Sorrisi che con orgoglio mostravano al pubblico.

Il musical non era iniziato da molto, ci trovavamo ancora alla fine del secondo quadro quando, per la prima volta, Sandy sarebbe entrata a scuola e Giorgia per la prima volta sarebbe salita su di un palco nelle vesti di cantante e non di ballerina.
Le gambe le tremavano e la voce aveva paura potesse scomparire da un momento all'altro; la bionda si trovava giusto sul pelo del palco, pronta a fare il proprio ingresso.

Ariana era dall'altra parte che con dei gesti e con lo sguardo tentava in tutti i modi di rassicurare la sorella minore ed infondere in lei la tranquillità e serenità che necessitava per salire su quel palco infuocato dall'arte. La ragazza più grande era sicura e convinta che Giorgia e Lauren insieme erano state capaci di svolgere un ottimo lavoro e difatti non aveva esitato un'instante quando la sua migliore amica le aveva detto con sicurezza "tua sorella farà scintille su quel palco".

Lauren era un'ottima cantante ed eccellente artista, metteva anima e corpo nella musica sempre e per tale motivazione Ariana non aveva dubitato mai che la corvina non sarebbe stata in grado di portare sua sorella al punto di infuocare e rendere magica una performance.

Giorgia di rimando sorrideva alla sorella maggiore lasciandole comprendere che i suoi messaggi telepatici le stessero arrivando forti e chiari, solo che per quanto la Grande potesse essere sempre stata per la piccola italiana un punto fermo, un faro nel mare ed una casa, adesso ella necessitava qual un'altro al suo fianco, qualcuno che fino a qualche istante prima le aveva promesso di non abbandonarla mai dietro a quel palco e che adesso invece sembrava essere scappata in Egitto con il tappeto di Aladdin o qualche strano strumentopolo di topolino.

La bionda continuava a lasciare che le immagini di lei in camerino con Lauren le invadessero la mente e si impadronissero dei sui ricordi. Pensare alle labbra candide di Lauren sulle sue le faceva provare una sensazione di estasi e quasi scintille inspiegabili tramite le parole ed i gesti; nel suo cervello erano ancora tante le domanda che scalpiciavano al fine di riuscire ad ottenere, una prima dell'altra, una risposta valida ed esaustiva, ma non ve ne era una sola alla quale Giorgia potesse effettivamente rispondere con cognizione e consapevolezza, era tutta confusione per lei e proprio per questo tutto era ancora più complicato e meno nitido.

Sapeva che stare con Lauren, anche solo per qualche minuto in maniera più intima, quella sera l'aveva fatta stare bene, ma di certo non voleva rinunciare nemmeno a Justin. Il biondo canadese le piaceva, fisicamente L'attraeva ma sentiva come se egli scarseggiasse di qualche caratteristica quale invece faceva parte di Lauren, non aveva idea quale fosse il tassello mancante del puzzle ma chiaramente era percepibile la sua assenza.

Giorgia era sovrapensiero e non si rendeva conto di ciò che in quel momento le stava accadendo intorno, talmente tanta era la paura e agitazione di salire su quel palco dal quale cani e porci avrebbero potuto vederla, valutarla e magari anche giudicarla. Quasi non faceva caso alle persone che la circondavano e mancava talmente poco al suo ingresso in scena; l'ultima cosa che la ragazza era riuscita a distinguere lucidamente era stata la figura di sua sorella Ariana che dalla sua posizione dietro al palco si era spostata e che prima di farlo le aveva fatto segno con la mano per farglielo capire.

-" Ehy "- improvvisamente la piccola sentí il peso di una mano poggiassi sulla sua spalla sinistra. Pensò fosse sua sorella. Di colpo si voltò incontrando però quei meravigliosi occhi verdi di cui già sentiva la mancanza.

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