Capitolo 53

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-" Grazie mille Las Vegas, vi amo "- Ariana urlando salutò il suo pubblico prima di scendere definitivamente dal palco e concludere la prima tappa del suo tour.

I fan non avevano smesso per un attimo di acclamarla, le loro voci si mescolavano con la sua e non vi era pezzo dove la ragazza cantasse da sola. I loro occhi pieni di lacrime di gioia avevano fatto provare ad Ariana l'emozione più bella del mondo, vedeva loro e vedeva la sua essenza, scendeva dal palco con le lacrime ogni singola volta.

L'arena era stracolma di persone e tutta la sua maestosità iniziale era stata camuffata dalla loro presenza, non vi era un posto che non fosse stato occupato ed anche fuori, la gente era tantissima.

-" Grande Ari! Hai fatto un concerto spettacolare"- Ally si congratulò con Ariana non appena questa era tornata nel suo camerino.
Lei e le altre ragazze avevano assistito da lì allo show tramite uno schermo che vi era posizionato all'interno. Si erano godute lo spettacolo ballando e cantando tutte le canzoni della loro amica provando i brividi ad ogni suo acuto.

-" Grazie Ally "- la ringraziò l'altra, aveva il fiatone ma non le importava, la felicità che sentiva era maggiore.

-" Spero che domani diano a noi la stessa accoglienza che stanno dando a te altrimenti ci rimarrei male "- disse Dinah ridendo, successivamente si congratulò con l'amica per il fantastico show.

-" Ma mia sorella ? "- chiese Ariana accorgendosi dell'assenza della sorellina, era convinta si trovasse lì con Lauren ed invece non c'era.

La corvina fu la prima ad allarmarsi, lei dal canto suo, era sicura invece che Giorgia fosse dietro le quinte con Ariana. Immediatamente prese il cellulare e fece per chiamarla ma prima che lo potesse fare la porta del camerino di Ariana si spalancò lasciando entrare proprio Giorgia insieme a Roshadi. L'uomo la teneva per un braccio e mentre sul suo volto vi era una brutta espressione, su quello della minore regnava un ghigno.

-" Ariana lo fai capire tu a tua sorella che io non posso inseguirla dappertutto ? Non sono più un giovanotto "-

Lasciò andare il braccio a Giorgia che ancora ridendo sotto i baffi fece il suo ingresso in stanza.

-" Che hai combinato ? "- le chiese Ariana quasi rimproverandola.

La più piccola si andò a sedere su uno dei divani lì presente e prese dalle mani a Dinah la monster che stava bevendo rubandogliene un sorso.

-" Ho solo fatto fare a Roshadi un po' di attività fisica, niente di che "- rispose alzando le spalle come se il conto non fosse il suo. Lauren la guardò ammazzandola con lo sguardo, era sicura ne avesse combinata una delle sue.

-" Attività fisica ? Ti ho inseguita per tutto il backstage come un pazzo "- replicò l'uomo alzando il tono -" Sapete che ha fatto ? "- si rivolse poi alle altre -" Ero nel bel mezzo del mio pisolino e mi ha cosparso la faccia con la nutella, mi sono svegliato con l'odore del cioccolato "-

Si lamentò. A tutti i presenti scappò una risata immaginando la scena di Roshadi con tutta la nutella sul volto; non volevano mancargli di rispetto ma quell'uomo era la reincarnazione dell'orso tipico dei cartoni animati e faceva morire da ridere.

Non si arrabbiava mai e quando lo faceva non era nemmeno troppo serio, ad Ariana gliene passava di ogni tipo e sicuramente sarebbe stato pronto a farlo anche con Giorgia in futuro, solo temeva che con la minore sarebbe stata molto più tosta e sicuramente gli sarebbero servite le bombole di ossigeno ed una buona dose di meditazione quotidiana.

-" La nutella è buona, hai perso più tempo a toglierla quando potevi mangiarla "- Giorgia scosse la testa.

A volte era proprio una bambina, faceva i dispetti come tale ma ragionava come una donna matura; il suo modo di cambiare personalità era incredibile ed era questo che aveva fatto innamorare Lauren. Quel suo lato bambinesco unito alla sua intelligenza a momenti alterni la faceva impazzire; il fatto di dover a volte proteggerla ed altre farsi proteggere la mandava in delirio. La bionda sapeva essere aggressiva quando voleva e sapeva prendere posizione ancora meglio di una ragazza già matura e donna, lei non si creava problema a dire ciò che non le stava bene, non si preoccupava di rispondere a tono o di far notare quando qualcuno non rientrava nei suoi interessi. Ma allo stesso tempo era capace di fare un casino dietro l'altro, di essere più dispettosa di una scimmia e più stupida di un bebè.

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