Capitolo 56

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Ormai era certo, non aveva più dubbi e mai più ne avrebbe avuti: Simon era pudico, Simon era malefico, Simon era la persona più disgustosa che avesse mai incontrato in 19 anni di vita; le faceva rimpiangere di aver fatto quel dannato provino ad xfactor, le faceva rimpiangere di aver dato retta a Camila assecondando la sua richiesta di fare un tentativo nella speranza di coronare un sogno che poi si era trasformato in un incubo. Lauren si era resa conto di come avrebbe preferito continuare a vivere nella miseria nascosta dietro l'immagine di una semplice adolescente frustrata piuttosto che tutta quella farsa da persona famosa senza problemi, avrebbe rinunciato adesso a quella corona da principessina d'america che aveva portato via la libertà degli gli anni più belli della vita di una ragazza, una ragazza che tale non era mai stata perché già a 14 anni doveva fare la donna.

Tornò in camerino con un nodo che le bloccava il respiro in gola, le lacrime ferme sotto gli occhi e le mani che tremavano. Sapeva che una volta li avrebbe dovuto confrontarsi con Giorgia ma non aveva idea di quali potessero essere le parole corrette da usare in una circostanza simile; non poteva di certo dirle 'Devo uscire con Brad che probabilmente vorrà scoparmi ed io non posso dire di no'; era convinta che a prescindere Giorgia non le avrebbe fatto pesare alcunché ma che dentro di se si sarebbe sentita morire così come Lauren si sentiva quando vedeva la bionda anche solo in compagnia di qualcuno che non fosse lei.

In quel momento ciò che il suo cuore le dettava di fare era di entrare in quella stanza, prendere la sua ragazza per mano, trascinarla fuori da quel luogo e guidare fino a quando la benzina nel serbatoio non fosse finita, ma poteva ? No.
La sua faccia era talmente tanto nota che chiunque l'avrebbe riconosciuta ed anche se fosse stata al Polo Nord qualcuno sarebbe andata a riprenderla.

Quando entrò in stanza, Giorgia era sdraiata sul divano in pelle lì presente, tra le mani teneva ancora lo smartphone che aveva regalato a Lauren e probabilmente fino a quel momento lo aveva impostato secondo quanto era il precedente, peccato che mentre lo faceva si era addormentata ed adesso i suoi occhi erano chiusi.
Lauren si prese dei minuti per guardarla mente dormiva, per focalizzare quell'immagine che tanto amava guardare studiandone ogni punto: il respiro tranquillo, il petto che si alzava ed abbassava, le labbra socchiuse ed i capelli sul volto; quando al mattino si svegliava e Giorgia ancora dormiva, ciò che sempre faceva era rimanere ad osservarla per un po' prima di darle un bacio in fronte e scendere dal letto per prepararsi. Era il suo momento quello, l'istante in cui razionalizzava ciò che aveva esprimendo il desiderio muto di non perderla mai, rendendosi conto di quanto fortunata era ad averla e quanto bene portava nella sua vita.

Come poteva dirle qualcosa di simile ? Non avrebbe avuto la forza di fronteggiare il sorriso della minore spezzarsi sul suo stesso volto all'udire di quella notizia, ma allo stesso tempo non voleva mentirle poiché ciò l'avrebbe portata ad allontanarsi ed a non fidarsi più di lei così come quando era stato di Lucy. Giorgia era preparata ad un evento simile, Lauren glielo aveva spiegato ed Ariana con lei, entrambe lo avevano fatto tranquillizzandola il più possibile a riguardo, ma un conto è sapere, un conto è viverlo.

-" Amore .."- Lauren si avvicinò a lei inginocchiandosi e con delicatezza provò a svegliarla.

Le accarezzò la testa passandole una mano tra i capelli, poi le scosse leggermente la spalla.

-" Piccola svegliati "- sussurrò. Giorgia mugolò un qualcosa di poco comprensibile prima di muoversi ed iniziare a sgranchirsi le braccia con gli occhi ancora chiusi.

-" Ehi Lo, sei tornata "- disse non appena focalizzò la figura di Lauren davanti a se aprendo gli occhi. Rimase però sdraiata su un fianco tenendo le mani sotto la testa a mo di cuscino.

-" Non volevo svegliarti ma ti devo dire una cosa"-

Attraverso il modo con cui Lauren si era espressa Giorgia capì che di qualsiasi cosa si trattasse fosse estremamente seria, si tirò quindi su mettendosi a sedere. Lauren replicò il suo gesto accomodandosi a fianco a lei, dalle gambe la tirò più vicino a se facendo sì che i loro arti inferiori fossero gli uni sopra quelli dell'altra, nel frattempo le accarezzava le ginocchia lasciate scoperte dallo shorts che portava.

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