Non stava nemmeno respirando.
Correva e basta tra quei corridoi così tanto familiari di quella scuola talmente tanto immensa da sembrarle un labirinto. Eppure la conosceva bene.Aveva cercato Giorgia praticamente dappertutto, aveva aperto la porta di ogni singola aula di quello stramaledetto edificio. Era corsa pure all'ingresso andando a cercare nella bacheca della settimana quale fosse l'orario della classe della bionda così da poter andare a colpo sicuro e trovarla in una qualsiasi aula, ma guarda caso adesso avevano l'ora libera e ciò significava che Giorgia poteva essere ovunque in quel momento.
Diversi professori avevano bloccato Lauren in corridoio invitandola a non correre a meno che non volesse prendere una nota ma lei non se ne era curata minimamente, e persino la preside l'aveva fermata dicendole che se non fosse tornata in classe l'avrebbe sospesa. Ma indovinate ? Lauren aveva ignorato anche lei. Troppo presa a fare altro per interessarsi ad una possibile nota o ad una sospensione, tanto sapeva che non lo avrebbero fatto; era all'ultimo anno per cui nessun insegnante si sarebbe preso la responsabilità di farla arrivare all'esame finale con una nota sul registro.
Giorgia sembrava essersi dissolta perché la corvina aveva letteralmente girato ogni singolo angolo dell'edificio senza trovarla in alcun dove, era disperata. Diverse volte, durante la corsa, aveva provato anche a chiamarla al cellulare ma la bionda aveva volutamente ignorato tutte le sue chiamate.
Le chiamate di Lauren così come anche quelle di Shawn che seppur quando lei era corsa via le fosse andato dietro non era arrivato in tempo a vedere dove stesse andando, si era saputa nascondere davvero molto bene.Non voleva farsi trovare e questo era palese.
Non voleva farsi vedere da nessuno in un suo momento di debolezza mentre con le lacrime agli occhi girava intorno alla stanza trattenendosi dal lanciare un pungo al muro, consapevole che, non solo si sarebbe frantumata la mano, ma poi avrebbe anche dovuto dare spiegazioni.In quel momento era sull'orlo di una crisi di nervi; e questo non perché sua sorella le avesse vietato di uscire con Justin o perché aveva scoperto del calo della sua media ma perché non riusciva più a sopportare il modo di comportarsi di Lauren.
Faceva praticamente il fantasma: appariva e scompariva come se niente fosse andando a disordinare la vita della più piccola facendo perdere a quest'ultima il senso logico di essa e quasi il suo equilibrio. Voleva capire cosa effettivamente Lauren desiderasse da lei, quale fosse il suo obiettivo, il suo fine ultimo. Stava cercando di mandarla fuori di testa ? Bhe era sulla buona strada, buonissima a dire la verità.Giorgia stava perdendo la pazienza. Assecondava ogni suo cambiamento di umore, si allontanava da lei quando Lauren la respingeva e si avvicinava quando questa lo chiedeva, cosa doveva fare di più? A che gioco stava giocando la corvina ?
Anche Justin aveva te tanto diverse volte di chiamare la sua quasi ragazza per capire dove ella fosse; si erano dati appuntamento nel cortile mezz'ora prima e Giorgia non si era presentata, si stava preoccupando. La sapeva con Shawn ma di punto in bianco aveva visto il suo amico da solo alla disperata ricerca della stessa ragazza che lui stava attendendo.
Ripeto che però giorgia non voleva farsi assolutamente trovare da nessuno. Aveva saputo nascondersi talmente tanto bene che nemmeno una come Lauren, che di quella scuola conosceva ogni minimo angolo, aveva potuto intuire subito dove si trovasse, eppure le era praticamente passata davanti.
La bionda di trovava infatti nell'auditoriun della scuola, un luogo che Lauren aveva già ispezionato, solo non fino a fondo. Vi era una specie di cripta li, una sorta di scantinato destinato al deposito di luci, fari e microfoni, un posto dove difficilmente una persona possa andare diretto, eppure Giorgia lo aveva fatto.
Aveva scoperto quella piccola stanza un giovedì mattina durante la quale non si era presentata a lezione di letteratura perché era stanca di sentire la sua insegnante parlare solo ed esclusivamente dei suoi problemi. Per cui era rimasta in cortile ad ascoltare la musica e sarebbe entrata l'ora successiva, così come lei anche Jade West, una ragazza della stessa classe di Ariana che lei conosceva molto bene poiché anche una delle diverse storie da una notte di sua sorella. La ragazza aveva un comportamento abbastanza sospetto è si guardava intorno come a volersi mimetizzare, ad un tratto però l'aveva vista allontanarsi furtivamente e data la sua curiosità irrefrenabile l'aveva seguita a debita distanza; Jade era entrata nell'auditorium ed aveva salito le scale recandosi proprio nella piccola stanza dove adesso si nascondeva lei chiudendosi dentro, Giorgia l'aveva quindi aspettata e nel tempo in cui era rimasta fuori aveva sentito un odore forte, odore di erba. Aveva quindi capito che la ragazza sfruttava quel posto per fumarsi di tanto in tanto qualche sigaretta simpatica ed una volta che Jade era uscita l'aveva in qualche modo ricattata dicendole che se non voleva che dicesse nulla le avrebbe dovuto concedere di andare anche lei in quella stanza quando voleva allontanarsi. La ragazza più grande le aveva detto che quello era un posto suo e che nessuno apparte lei né usufruiva ma aveva abbastanza conoscenza della caparbietà delle sorelle Grande per lasciarsi convincere dalla bionda.
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Scared of happy
Fanfiction-" Tu non hai idea di come mi sento, non hai idea di come vorrei che tutto questo finisse. Vorrei non dovermi più nascondere da niente e nessuno, vorrei poterle tenere la mano senza dovermi creare dei complessi, vorrei poterla baciare davanti a tutt...