14/10/21
|HARRY'S POV|
La mattina seguente il mio risvegliò risultò diverso dai giorni precedenti, quello che mi stava attorno sembrava diverso: la brezza era pungente sulla pelle, le foglie cominciavano a diventare rosse, successivamente marroni e poi con un flebile tocco ondeggiavano a terra.
Oltrepassando quei particolari, i quali, avvisavano dell'arrivo della stagione autunnale, un altro dettaglio attirò maggiormente la mia attenzione : Zayn non era nel proprio letto.
Le uniche volte che restava fuori la notte, era solito, avvisarmi. Eppure ero certo di essermi addormentato in sua compagnia: il panico minacciò di salire, ma provai a tenerlo sotto controllo, cercai di prendere in mano la situazione.
Decisi di usare il telefono dopo un momento di riflessione: chiamavo, il telefono squillava, segno che non era staccato, ma la sua risposta era inesistente.
Lasciai svariati messaggi nella sua segreteria, e altrettante chiamate: la cosa che più mi faceva preoccupare era il fatto che non mi abbia detto nulla.
Frettolosamente mi vestii e passai in camera di Louis, pensai, che magari, c'era una piccola possibilità, di trovarlo lì.
Entrai, nessuna traccia di Zayn,l'unica cosa che si percepiva all'interno di quella stanza era l'acqua di colonia appartenente a
Lou."Hai per caso visto Zayn?" Gli chiesi piuttosto ansioso, sulla soglia della porta.
"Buongiorno anche a te, piccolo. No non l'ho ancora visto stamattina, non dovrebbe essere con te?" Mi disse sorridendo sulle prime parole, per poi, baciarmi dandomi il buongiorno.
"Buongiorno amore, è da stamattina che non riesco a trovarlo, ho provato a chiamarlo ma non risponde" Dissi appoggiando la testa sulla sua spalla, come sconfitto.
Cercò di tranquillizarmi lasciandomi dei baci tra i ricci, lasciando il suo tocco vellutato tra di essi.
"Vado a cercarlo, è un problema se non vengo a lezione oggi? Sai che ti amo tanto" Gli dissi cercando di convincerlo con le ultime parole.
"Va bene, Harry, anche io ti amo tanto" mi disse ridacchiando nella pronuncia di medesima frase.
Corsi fuori dalle stanze, mi ritrovai in poco tempo nel giardino scolastico: non avevo una meta, poteva ritenersi un problema ma non ci pensai in quel momento.
Girai nella parte esteriore della scuola per quasi tre ore, me ne rimaneva solo una, dopodichè, ero costretto a ritornare all'interno.
Suoni di baci, continui, mi peforarono le orecchie, mi esporsi un pochino all'aldilà del muro cementato.
Quello che vidi mi lasciò sorpreso: insomma, non me lo sarei mai aspettato.
Zayn era appoggiato ad un muro, sovrastato da un ragazzo castano: continuavano a far scontrare le loro labbra, non si confermavano.
Ci misi qualche istante a realizzare che il moro era proprio lui: Liam. Lo stesso ragazzo che settimane fa, Zayn, aveva fatto scappare a gambe levate.
Non intervenni, lasciai fare, io me ne ritornai con un sorriso da deficiente stampato in faccia, nella nostra stanza.
Tra un'ora sarebbe comunque ritornato, non credo che volesse finire in presidenza per, probabilmente, la quindicesima volta in due anni.
Come mia previsione quando mancava un quarto d'ora la serratura della porta scattò, fortunatamente era solo.
Le sue labbra erano di un rosso sangue, non aveva il suo solito profumo, infatti, l'odore di Chanel Coco invase la stanza con la sua persona.
Quando alzò la testa, i suoi occhi si incastrarono nei mio, pieni di paura, o perlopiù, sorpresa.
"H-Harry, perchè non sei a lezione?" Mi chiese togliendosi il leggerò giubbotto.
"Sai, non è stato piacevole non trovarti stamattina in camera, potevi basta avvisare" dissi guardandolo con occhio attento dalla testa ai piedi, per poi, affacciarmi alla finestra.
"Ah si, scusa mi sono dimenticato di avvisarti. Sono dovuto andare dal preside per il documento annuale scolastico" Le sue parole inciampavano una sull'altra, continuamente.
"Quello che stavi baciando non sembrava il preside" Le mie parole risultarono più taglienti del previsto, come strafottenti.
"Va bene, dovevo essere preparato a questo. Senti Harry, dai, cazzo, l'hai visto? Palestrato, abbronzato. Dio hai visto il suo sorriso?" Parlava con la luce negli occhi.
"No, mi basta Louis" gli dissi ridendo e accendendo la televisione.
"Ah, approposito. Tu sai perchè ha preso un permesso di due ore, questo pomeriggio, per uscire temporaneamente dalla scuola?" Mi chiese indossando vestiti maggiormente confortevoli.
"No, lo stronzo non mi ha nemmeno detto niente" dissi prendendo in mano il telefono e digitando il suo numero.
Quella era per caso la giornata 'non diciamo nulla a Harry', perchè anche se non fosse stato così, mi stavo incazzando parecchio.
Rispose dopo esattamente sette suoni prolungati, cosa, che mi fece infastidire ancora di più.
"Piccolo, tutto apposto? Hai ritrovato Zayn?" Mi disse aprendo la chiamata.
"Si, se la stava facendo con uno. Poi ti spiego. Ti va se ci vediamo oggi pomeriggio?" Gli chiesi, volevo solamente capire se mi avrebbe mentito o meno.
"Amore, possiamo vederci stasera? Oggi pomeriggio sono fuori per due ore, non preoccuparti, consigli di classe" Era stato piuttosto vago, ma sembrava sincero, inoltre mi aveva detto la verità, gli credetti.
Parlammo un altro po', fino a quando, lui non dovette riattaccare una volta giunto a destinazione, a me sconosciuta.
Zayn si era addormentato mentre io parlavo, probabilmente quella mattina, aveva scelto un orario strategico, per sgattailoare fuori dalla stanza.
Approfittai della calma momentanea per immergermi nei miei pensieri: quanto miei quanto riguardo Louis.
Mi sentivo estremamente fortunato ad averlo, capii che c'era qualcosa di speciale in lui quando mi venne automatico fidarmi di lui.
Questo succedeva con pochissime persone, o forse non era mai successo, ma fui contento che il mio cuore abbia scelto proprio lui.
Mi lasciai guidare nel sonno, quel pomeriggio sognai Louis e i suoi occhi che avrebbero fatto invidia al mare.
STAI LEGGENDO
I'm complicated
FanfictionLouis Tomlinson, professore di lingua francese, verrà assunto nello stesso liceo linguistico dove, due anni prima, si è iscritto Harry Styles. Harry Styles, si trova al secondo anno di liceo linguistico, ragazzo molto sicuro di sè, che però fa fatic...