I was afraid of losing him

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19/10/21

|HARRY'S POV|

La sera precedente, come ormai maggior parte del tempo, mi fermai a dormire in camera di Louis: non prima che lui mi avesse fatto promettere di non toccare mai più una sigaretta.

Quella mattina mi svegliai lentamente, le palpebre erano pesanti, il mio corpo era stranamente sudato e, cosa che mi insospettì particolarmente, sentivo caldo, cosa alquanto improbabile date le temperature esterne.

Le mie tempie pulsavano come seguendo un ritmo, non mi concentrai su questo punto, piuttosto prestai attenzione al quanto da fare.

Mi avvisi verso il bagno cercando di non provocare nessun rumore, dato che Louis giaceva addormentato, solo in quel momento guardai la sveglia, mancavano solo dieci minuti all'inizio effettivo della giornata scolastica.

Cercai il termometro in tutti i piccoli mobili del bagno, per poi scoprire, che si trovasse semplicemente davanti a me: lo accesi e mi misurai la temperatura.

36.9: ero cosciente del fatto che in poche ore si sarebbe alzata notevolmente, ma nonostante questo, decisi di non prpferirne parola con Louis per quanto tempo possibile.

Quando uscii dal bagno si stava già vestendo e preparando i libri per la giornata, depositati, come ogni giorno, nella sua borsa marrone.

"Buongiorno, piccolo. Dormito bene?" Mi chiese con voce ancora leggermente impastata da sonno, il quale, era stato interrotto solo pochi minuti prima dal suono strillante della sveglia.

"Dormito benissimo, c'eri tu a tenermi caldo" dissi appoggiando la testa sulla sua spalla, cercando di fargli dimenticare l'avvenimento della serata precedente.

"Piccolo, hai gli occhi lucidi, sicuro di sentirti bene?" Mi chiese prendendolo tra le sue braccia e sedendosi sul letto posto dietro di lui.

Annuii cercando di scampare quella conversazione, non potevo fare ulteriori assenze, ne avevo già fatte molteplici.

Dopo esserci vestiti uscimmo dalla stanza, e dopo aver fatto colazione, andammo nelle rispettive classi: le mie prime due ore erano occupate da spagnolo, e solo nelle ultime due ore, avrei avuto la possibilità,  di rivedere Lou.

Il professore sprecò la sua prima ora a parlare della propria famiglia, e no non stava parlando in spagnolo, quindi si, era decisamente un'ora persa.

Il mal di testa si svagò nel tempo, le tempie smisero di provocare dolore e le mie temperature corporee si regolarizzarono.

La seconda ora di lingua spagnola non passò diversamente, il professore continuò a raccontarci di sua figlia, della scuola che faceva e altre cose, che sinceramente, non ascoltai con particolare attenzione.

Quando suonò la campanella ad annunciare l'inizio delle ultime due ore giornaliere tirai un sospiro, non ne potevo davvero più di sentirlo blaterare su argomenti totalmente a suo piacere, quanto scollegati dalla materia stessa.

Louis, appena entrato si avviò verso il mio banco, il quale, era sempre posto di fianco a quello di Zayn, che mi tirò un'occhiata beffarda.

"Harry, ti senti bene?" Disse alludendo al mio aspetto precedente, posando una mano sulla mia fronte accertandosi che io non avessi la febbre.

Anuii con il sorriso, sorpreso, ma soprattutto, addolcito dal gesto: insomma, non ero mai stato abituato a ricevere affetto ogni giorno, costantemente, fino a quando non è arrivato lui.

Scambiò ancora qualche parola sia con me che con Zayn, dopodichè la lezione dovette inziare, così, lui si avviò alla cattedra.

"Oggi discuteremo sulla situazione francese negli anni compresi tra il 1789 e il 1799, periodo nel quale si svolgeva la rivoluzione francese" Per quanto a massi Louis, certe lezioni, risultavano decisamente pesanti.

Zayn cominciò con le sue solite battute, le quali, erano soffocate da me in una risata, per non farci sentire, ma a quanto pare con scarsi risultati.

"Styles e Malik, se la mia lesione non vi interessa potete anche uscire dalla classe" Disse incrociando le mani davanti a sè, dimostrando estrema serietà.

Ci zittimmo ma solo apparentemente per un breve tempo, infatti, circa dieci minuti dopo io e Zayn ricominciammo a parlare e ridere.

"Styles e Malik, vedo che non vi è bastato il richiamo precedente. Fuori dalla classe, ora! Lasciatemi i diari sulla cattedra"disse sbattendo una mano su quest'ultima.

Quindi ci alzarmi, prendemmo i diari e andammo in camera, ridendo ancora per quello che era successo, non lo avevo mai visto così arrabbiato.

Solo dopo il pensiero che solitamente trascorrevo tutto il tempo in sua compagnia, quindi di conseguenza, mi sarei dovuto subire un ulteriore ramanzina, mi pervase la mente.

In poco tempo, dopo che le lezioni giunsero al termine, Louis si precipitò in camera nostra, sia io che Zayn ce lo aspettavamo, ma sicuramente non potevamo immaginare se fosse ancora estremamente incazzato.

"Che cazzo avevate oggi?!" Disse sbattendo la porta con violenza alle sue spalle, con talmente tanta forza, che per qualche secondo non capii come l'entrata fosse ancora intatta.

"Madonna Louis, non mi sembra il caso di incazzarsi in questo modo, stavamo solamente ridendo" disse Zayn, capii all'istante che questo infuriò ancora di più il nostro professore di francese.

"Senti ragazzino, modera i termini. Vi devo forse ricordare che sono anche un vostro professore? Soprattutto a te, non è che se mi coccoli dalla mattina alla sera puoi fare quello che vuoi" Disse  puntandomi un dito al petto.

I miei occhi si riempirono di lacrime: il pensiero che avesse insinuato il fatto che stessi traendo vantaggi dalla nostra relazione mi colpì più dolorosamente del previsto.

Ma mi resi conto che non era quello che voleva dire, semplicemente, voleva farmi capire che non dovevo perdere il rispetto nei suoi confronti, perché dopotutto ed pur sempre un mio professore.

"È no, con me oggi non attacca con le lacrime! Vieni da me solo quando ti sei calmato e quando hai capito il tuo errore" disse non degnandomi di uno sguardo prima di uscire.

E così mi trovai solo.

Completamente solo.

Non fisicamente.

Ma moralmente.

Come perso in un tunnel.

Con la paura di perderlo.

I'm complicatedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora