XI

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(Donovan Graves)

«I Graves hanno i manuali delle tecniche proibite?» chiese allibito a entrambi.

«Credo li abbia presi al Concilio moltissimi anni fa. Quando ero piccola non li faceva mai toccare a nessuno, erano il suo tesoro. Una volta sono entrata nel suo studio per guardarli e avevano delle pagine strappate. Penso che volesse tenere nascoste le tecniche agli altri della famiglia, Alex li rubava spesso. Non mi hai mai parlato di queste cose» commentai al mago, il quale sospirò spazientito.

«Sono tecniche maledette e sono proibite, l'appellativo dovrebbe dirti tutto» sminuì.

«Quindi sono vietate?» chiesi.

«Nessuna conoscenza è vietata nel nostro mondo, lo sono solo alcune pratiche. Comprendere le tecniche proibite non è un danno, è applicarle nel mondo che lo è. Le conoscenze di quei libri dovrebbero essere tenute sotto stretto controllo, non ero al corrente che Anselm Graves avesse rubato quei tomi» mormorò Wang assorto.

«E che il nuovo Concilio glieli abbia fatti tenere» finì Balthazar.

«Ovvio che sì, nessuno si sarebbe messo contro di lui all'epoca, non dopo quello sterminio. Di sicuro voleva apprenderle per sé. Cosa hanno di così malvagio queste tecniche?» mi intromisi.

L'uomo scosse la testa. «Non gliene hai mai parlato? Che razza di maestro sei?»

«Ne stiamo parlando ora, no?» soffiò il mago con nonchalance. «Ci sono tre tecniche proibite, dette anche magia maledetta e hanno tre livelli di pericolosità diverse. La prima è la modificazione dei chakra, dei flussi esterni al proprio.»

Corrugai la fronte. Nessun mago era in grado di attaccare i flussi di magia degli avversari, persino gli Antimaghi che assorbivano la magia altrui e i maghi che modificavano spazio e tempo non riuscivano a penetrare la barriera.

«Sembra una buona tattica in battaglia» feci, non capendo il problema.

«Attaccando il nucleo di chakra degli altri non blocchi il flusso di magia, ma lo rendi molto instabile. Ogni individuo ha lunghezze e frequenze diverse, per questo le aure sono uniche. Nel momento in cui crei uno squilibrio l'anima si spezza e ci sono danni al fisico e alla mente dell'altro. La persona vittima di questa aberrazione perde del tutto il controllo, il corpo muta o finisce in uno stato vegetativo perenne» definì Wang.

Strinsi le labbra. «Questo spiega perché è male farlo.»

«La seconda è il furto del mana perenne. Penso tu abbia già capito cosa sia dal nome. Si attacca il punto vitale dell'avversario, il chakra del Vuoto per gli Antimaghi e il Ventre per i maghi, quello che mantiene l'equilibrio e il controllo della magia. Rubi del tutto la magia dell'altro, lo svuoti come un vaso rotto. Gli rubi l'essenza» continuò.

Deglutii. «È orribile.»

«E pericoloso. Il flusso di magia che arriva all'ospite può risultare fatale, dato che sconvolge l'equilibrio del corpo stesso.» Un Antimago non aveva problemi ad assorbire la magia, ma non poteva trattenerla a lungo senza disperderla. Una grande quantità di energia improvvisa avrebbe distrutto il chakra del Vuoto e così il mana sarebbe esploso all'interno, in una morte molto dolorosa. «È una tecnica che possono fare solo gli Antimaghi, ma non ho mai visto uno farlo. Ci vuole un incredibile potere per controllare la propria magia e quella dell'altro senza esserne sopraffatti.»

Ebbi il loro stesso terribile pensiero, un presentimento sottopelle vivo e pulsante che mi fece rabbrividire. Mio padre aveva rubato agli anziani i grimori proibiti e aveva strappato alcune pagine, forse tentava di impararle per avere più potere. La cosa che mi spaventò fu il pensiero che stesse escogitando altri piani, eppure aveva tutto ciò che poteva desiderare; i clan lo rispettavano, il Concilio era ai suoi piedi, era ricco, potente e temuto.

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